Quanto costano, e quanto sono variate, le locazioni nei capoluoghi di provincia meno popolosi d’Italia nel corso dello scorso anno? Solitamente, complice anche il caro-affitti che in media si fa sentire in modo più evidente nelle città di maggiori dimensioni, quando si descrive il mercato degli affitti residenziali in Italia si prendono in considerazione le città più grandi, o i capoluoghi di provincia.
Ciononostante anche le città minori possono riservare spunti interessanti per comprendere la dinamica del mercato a livello nazionale.
L’Ufficio Studi di Locare ha deciso così di invertire la classica lista delle città, dalla più grande alla più piccola, considerando, per ciascuna regione e con l’esclusione di Valle D’Aosta e delle due province autonome di Trento e Bolzano, il capoluogo di provincia “più piccolo” in termini di popolazione e realizzando una stima del canone medio richiesto e della variazione rispetto allo scorso anno.
In ordine, dal più piccolo al più grande, ecco ciò che è emerso:
A Isernia la richiesta d’affitto media a fine gennaio 2024 è di 66 euro al metro quadrato per anno. Rispetto allo scorso anno, quando la richiesta era di 71 euro al metro quadrato per anno, nella città molisana si è assistito a un calo del 6,6%.
A Sondrio, in Lombardia, l’affitto medio richiesto è aumentato in 12 mesi da 92 a 104 euro all’anno per ciascun metro quadrato. L’aumento stimato a fine gennaio scorso rispetto all’anno precedente è quindi del 13%.
Il calo maggiore subito dal canone d’affitto richiesto per le città prese in considerazione è stato in Sicilia, nel comune di Enna. Qui si è infatti scesi da 54 a 49 euro al metro quadro per anno richiesti, con una diminuzione calcolata attorno al 9%.
A Carbonia, capoluogo provvisorio della provincia del Sud Sardegna, la situazione degli affitti residenziali è risultata praticamente stabile: il canone richiesto sia al 31 dicembre 2024 sia 12 mesi prima si aggira attorno ai 72 euro al metro quadrato per anno.
In discesa il livello di canone richiesto a Verbania, in Piemonte. Un anno fa la media degli annunci proponeva un affitto di 125 euro al metro quadrato per anno; oggi ne “bastano” 119, ossia il 4,5% in meno.
Sale, al contrario, la richiesta a Vibo Valentia, in Calabria, dove si è passati da un livello medio richiesto di 54 euro lo scorso anno alla cifra attuale di 57 euro al metro quadrato per anno (+5%).
Gorizia, in Friuli Venezia Giulia, è il “piccolo” capoluogo di provincia che fa segnare il rialzo maggiore per quanto riguarda gli affitti residenziali: +17% in un anno. Oggi la richiesta è di 97 euro al metro quadrato per anno, mentre a fine gennaio del 2023 era di 83 euro al metro quadrato per anno.
A Belluno il canone d’affitto richiesto sul mercato è passato da 92 a 104 euro per ciascun metro quadrato per anno di locazione. L’aumento nella città veneta è stato quindi positivo per il 13%.
Nelle Marche, in particolare nel comune di Fermo, il livello di costi d’affitto richiesti è cresciuto del 2,8% in 12 mesi, passando a 92,5 euro al metro quadrato per anno da 90 euro tondi.
A Imperia, il capoluogo più “piccolo” in termini di popolazione della Liguria l’affitto medio richiesto è di 112 euro al metro quadrato per anno. Un anno fa era di 102 euro al metro quadrato per anno. In 12 mesi l’incremento è stato del 10%.
Nel Lazio, nel comune di Frosinone, il canone medio richiesto è sceso rispetto alla fine di gennaio del 2023 del 5,9%, passando da 84 euro al metro quadrato per anno in media agli attuali 79 euro al metro quadrato per anno.
Costi degli affitti in calo anche a Chieti, in Abruzzo. Qui si è passati da fine gennaio 2023 a fine gennaio 2024 da 71 a 66 euro al metro quadrato per anno, con una diminuzione del canone medio richiesto del 7,6%.
Crescono invece i canoni medi di affitto ad Avellino dove, in 12 mesi, si è assistito a un aumento del 10%. La richiesta media era di 79 euro al metro quadrato per anno lo scorso anno, mentre è di 87 euro al metro quadrato per anno oggi.
In aumento anche le richieste di affitto per metro quadrato annuo anche in Toscana, a Siena, dove l’incremento rispetto all’anno precedente, quando la cifra richiesta era di 127 euro/mq/a, è arrivato al 14%, sino a raggiungere quota 145 euro/mq/a.
Trani, capoluogo assieme alle altre due città della provincia pugliese di Barletta-Andria-Trani, è il centro dove la richiesta media di affitto è cresciuta di più nel corso degli ultimi 12 mesi: quasi il 20%. L’affitto medio richiesto è infatti cresciuto da 113 euro al metro quadrato per anno di fine gennaio 2023 agli attuali 135 euro al metro quadrato per anno.
A Matera, in Basilicata, il canone medio d’affitto richiesto è passato da 96 a 104 euro al metro quadrato per anno, con un apprezzamento dell’8%.
Infine, le ultime due città della lista (rigorosamente in ordine crescente di popolazione) sono accomunate dal fatto che, lungo il corso di un anno, il canone d’affitto medio richiesto è rimasto invariato. In particolare a Piacenza, in Emilia Romagna, attorno ai 104 euro al metro quadrato per anno; mentre a Terni, in Umbria, attorno ai 78 euro al metro quadrato per anno.