Il blocco della cessione del credito per superbonus e altri bonus edilizi continua a danneggiare imprese e proprietà immobiliare. Secondo l’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, ogni miliardo di crediti bloccati tiene fermi circa 6mila interventi e, con effetto domino, provoca il fallimento di almeno 1700 imprese. Per questo motivo alcune Regioni hanno avanzato delle ipotesi e stanno intervenendo per sbloccare la situazione, predisponendo misure finalizzate all’acquisto dei crediti bloccati.
Un plauso all’iniziativa avviata da questi Enti arriva dall’Uncem, Unione nazionale Comuni, Comunità, Enti montani, con una nota: “Consideriamo positivo l’impegno delle Regioni per sbloccare i crediti di imposta connessi ai bonus edilizi. Auspichiamo che gli Istituti di credito e anche Poste Italiane possano sbloccare la cessione dei crediti, così da allineare i percorsi finanziari e dare pieno respiro ai committenti dei lavori”. “Dopo la Provincia di Treviso, si sono mosse le Regioni Calabria, Sardegna, Piemonte e altre seguiranno il percorso – aggiunge la nota dell’Uncen -. Si tratta di operazioni importantissime, a nostro giudizio, per imprese e cittadini”.
La Sardegna ha deciso di procedere all’acquisto dei crediti per i bonus edilizi dalle banche e di procedere al loro utilizzo in compensazione. Un emendamento alla finanziaria regionale, infatti, prevede un meccanismo per il quale la Regione Sardegna non dovrebbe sostenere costi finanziari, in quanto il programma di acquisto garantirebbe un rapido utilizzo in compensazione. Dovrebbe essere previsto, inoltre, un programma di garanzie per favorire la negoziazione dei crediti tra privati.
La Regione Piemonte, attraverso la sua finanziaria FinPiemonte, intende intervenire acquistando dalle banche e dagli intermediari finanziari crediti per un importo di circa 50 milioni di euro all’anno, che saranno utilizzati per compensare gli oneri fiscali nei confronti dello Stato. Il Presidente della Regione, Alberto Cirio, ha precisato che l’intervento non comporta rischi, in quanto verranno acquistati solo i crediti certificati dall’Agenzia delle Entrate. Non saranno invece acquistati i crediti dalle imprese private per evitare di dover condurre accertamenti e verifiche. L’operazione è prevista da un articolo del disegno di Legge di Stabilità 2023 messo a punto dall’assessore regionale al Bilancio, Andrea Tronzano, che deve essere esaminato dal Consiglio Regionale.
In Basilicata la Regione ha avviato una ricognizione per valutare la reale fattibilità dell’acquisto dei crediti riguardanti superbonus e altri bonus edilizi, con l’obiettivo di utilizzarli in compensazione.
In Campania, invece, è stata presentata una proposta di legge per l’istituzione di un Fondo di circolazione dei crediti per il quale è autorizzata, per ciascuno degli anni dal 2023, 2024 e 2025, una spesa di 100 milioni di euro.
La procedura per l’acquisto dei crediti del Superbonus è già in fase avanzata nella Provincia di Treviso, dove l’ente ha avviato l’acquisto dei crediti riguardanti i bonus edilizi, sempre per usarli in compensazione dei propri oneri fiscali nei prossimi anni. La Banca Popolare Sant’Angelo e la Banca di Credito Cooperativo di Cherasco hanno già ceduto crediti pari a 14,5 milioni di euro. Come comunicato in una nota, la Provincia di Treviso otterrà un risparmio in termini di spesa corrente pari a quasi 1 milione di euro, che sarà utilizzato per finanziare altre voci di spesa del bilancio.