L’Autorità per l’energia, con la delibera 517/2015/R/eel, in attuazione degli specifici criteri fissati nella legge Stabilità 2015 approvata a dicembre dell’anno scorso, ha definito la remunerazione riconoscibile alla porzione di reti elettriche in alta tensione oggi di proprietà di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. nel caso in cui venisse acquisita da Terna S.p.A., diventando così parte della Rete di Trasmissione Nazionale (Rtn). Il valore del capitale investito netto è stato fissato pari a 674 milioni di euro, cifra che rappresenta l’ammontare dei benefici per la comunità degli utenti elettrici italiani derivante dall’inserimento nella Rtn delle reti elettriche di Ferrovie.
Resta dunque confermato, anche nella valorizzazione effettuata dall’Autorità, il principio statuito nella Legge Stabilità 2015 che l’operazione di cessione a Terna venga effettuata “tenendo conto dei benefici potenziali per il sistema elettrico nazionale”, vale a dire nell’interesse ultimo del consumatore elettrico.
L’impatto sulle tariffe elettriche derivante dall’inserimento nella Rtn delle reti elettriche in alta tensione delle Ferrovie, qualora l’operazione di acquisizione da parte di Terna si perfezioni entro il 2015, sarà comunque graduale. Inoltre, ad invarianza dell’eventuale prezzo di cessione, l’impatto in tariffa dell’operazione potrebbe essere ancora significativamente ridotto con i possibili finanziamenti comunitari ottenibili grazie alle potenzialità di maggiore sviluppo di fonti rinnovabili che derivano dall’integrazione della porzione di rete.