HousingAnywhere, la più grande piattaforma europea di affitti a medio termine, rilascia il primo Rent Gap Monitor che illustra il divario registrato tra i prezzi degli affitti richiesti dal mercato e le aspettative che invece hanno gli inquilini alla ricerca di un alloggio.
In città come Colonia il divario è pronunciato, con un tasso di differenza del 47,1% in termini relativi e una discrepanza assoluta di 477 euro, mentre a Rotterdam, ultima città della classifica del Rent Gap Monitor, la discrepanza si attesta al 3,1%, per un valore di 47 euro.
Roma detiene il secondo divario più alto in termini relativi (35,2%) e il più alto in termini assoluti, dato che gli inquilini si aspettavano di trovare un appartamento a 521 euro in meno rispetto al prezzo medio di mercato.
Djordy Seelmann, CEO di HousingAnywhere: “In alcune città europee, la disparità tra i prezzi di mercato e le aspettative riposte dagli inquilini in termini di spesa è davvero significativa, e riflette le sfide che questi devono affrontare per trovare un alloggio a prezzi accessibili in mercati molto richiesti. Tuttavia, rispetto all’anno scorso, in 14 città su 23 abbiamo osservato una riduzione di questo divario. Insieme all’osservanza che i prezzi degli affitti sulla nostra piattaforma alla fine del 2023 hanno registrato l’aumento annuale più basso rispetto agli ultimi due anni, questo offre un barlume di speranza rispetto alla questione spinosa dei prezzi degli alloggi”.
Il Rent Gap Monitor di HousingAnywhere confronta il prezzo medio degli appartamenti (per lo più ammobiliati) elencati sulla piattaforma con il prezzo massimo medio impostato dagli utenti nel filtro di ricerca quando cercano una sistemazione in locazione. Il rapporto ha analizzato oltre 2,9 milioni di ricerche in 23 città europee negli ultimi trimestri del 2023 e del 2022.
Roma leader in numeri assoluti (521 euro)
Mentre il prezzo di affitto di un appartamento a Roma è attualmente di 2.000 euro, gli inquilini si aspettavano di trovare un appartamento a 1.479 euro, con un divario di 521 euro. In termini assoluti, Roma occupa la prima posizione nella classifica delle città con il più alto divario tra i prezzi di mercato e le aspettative degli inquilini.
Roma registra una differenza di prezzo del 35,2%, la seconda più alta della classifica europea (si posiziona alle spalle di Colonia, in Germania).
Anche Milano, Torino e Firenze presentano differenze di prezzo
A Milano per affittare un appartamento servono mediamente 1.800 euro, ma gli affittuari impostano ricerche per un costo mensile medio di 1.500 euro, attestando così un divario di 300 euro (delta del 20%). A Torino la differenza è del 18,8%. Se affittare un alloggio costa in media 950 euro, gli inquilini filtrano le soluzioni per un budget di 800 euro. Anche Firenze registra una certa discrepanza tra attese e offerte del mercato (differenza del 13,6%). In questo caso, il canone di affitto medio per un appartamento è di 1.600 euro, ma gli inquilini cercano soluzioni per 1.409 euro, segnando così una differenza di 191 euro.
Nonostante ciò, tutte le città registrano una minor differenza rispetto all’anno passato (20%, 18,8% e 13,6% rispettivamente).
I divari nell’affitto fuori dall’Italia
La Germania è in testa alla classifica per il divario tra affitto e aspettative di spesa dei locatari
Tra le 23 città analizzate, Colonia presenta la differenza di prezzo di affitto più significativa rispetto alle aspettative dei locatari, con un tasso di discrepanza del 47,1%. Mentre il prezzo medio dell’affitto di un appartamento a Colonia è di 1.490 euro, gli inquilini prevedono di trovare un alloggio a 1.013 euro, registrando così un divario di 477 euro. Anche altre città tedesche si posizionano in alto alla classifica, con Monaco e Amburgo che si piazzano rispettivamente al terzo e al quinto posto, con tassi di discrepanza del 35,1% e del 34,2%. Berlino e Francoforte si collocano più in basso, con il 20,4% nella capitale e il 17,1% a Francoforte.
L’aumento degli affitti a Porto amplia il divario di prezzo
Porto registra uno dei tassi di differenza più bassi in Europa, solo il 12,1%, ma ha registrato l’aumento più elevato rispetto allo scorso anno, passando da un divario di 19 euro a 128 euro. In particolare, Porto ha registrato uno dei più alti incrementi di prezzo su base annua per gli appartamenti (16,9%) nel quarto trimestre del 2023. Al contrario, a Lisbona il divario tra i prezzi degli affitti è diminuito sostanzialmente, passando da 667 a 393 euro, grazie a una riduzione del 10,9% su base annua.
Rotterdam, dove le aspettative incontrano la realtà
Nei Paesi Bassi, gli inquilini di Rotterdam cercano affitti con prezzi vicini a quelli reali offerti dal mercato. Dopo aver registrato la più forte diminuzione dei prezzi, il divario di Rotterdam è solo del 3,1% (47 euro). Amsterdam presenta uno scenario diverso, con una discrepanza del 22,2% che si traduce, a causa dei prezzi elevati, in un divario di 400 euro. Tuttavia, la città ha visto una diminuzione del 37,5% del suo divario relativo a seguito di una diminuzione del 2,2% dei prezzi di affitto degli appartamenti nel 2023.
In Spagna, Barcellona sfida i grandi divari di Madrid e Valencia
Sebbene Madrid e Valencia non presentino i tassi di discrepanza più alti d’Europa, questi sono aumentati considerevolmente nell’ultimo anno. Il divario di budget di Madrid (15,4%) è cresciuto dell’84,6% e quello di Valencia (30%) del 38,4%. Al contrario, Barcellona segue una tendenza diversa, con una diminuzione del divario del 21,1%, che si traduce in un tasso di discrepanza del 10,8%. Nell’International Rent Index Q4 2023 di HousingAnywhere, Barcellona ha registrato il minor aumento dei prezzi degli affitti su base annua (3,7%) tra le tre città spagnole.
Comunicato stampa