Le principali organizzazioni degli inquilini (Sunia, Sicet, Uniat e Unione inquilini) hanno invitato tutte le forze politiche candidate alla guida del Paese ad un momento di riflessione e confronto sul tema dei forti rincari e del disagio abitativo. L’incontro è programmato per il 16 settembre, alle ore 10,00, presso l’Hotel Savoy di Roma.
“Nel settore delle politiche abitative – scrivono le diverse organizzazioni in una nota congiunta – si assiste ad un crescente aumento del disagio e dell’emergenza abitativa a cui, a tutt’oggi, non è stato posto rimedio con politiche immediatamente efficaci e strutturali. Consapevoli che la prossima legislatura dovrà affrontare riforme e scelte non rinviabili della vita economica, sociale e civile del Paese, si ritiene che, nello stabilire le priorità, non si potrà più eludere l’individuazione delle risorse necessarie per una nuova politica abitativa con caratteristiche strutturali e di programmazione pluriennale, ma che nell’immediato affronti anche le drammatiche emergenze, come gli sfratti”.
“Con la stagione autunnale prosegue la nota – si profila un aumento, ben oltre il raddoppio, per tutti i servizi e le utenze sia condominiali sia individuali, mentre il preoccupante e crescente dato inflattivo oltre che su questi costi si riverserà, facendo scattare l’incremento Istat , in primo luogo sui canoni delle locazioni di edilizia residenziale pubblica che, ovviamente, riguardano la fascia più disagiata e povera della popolazione, ed anche sui canoni della locazione privata per tutti i contratti per i quali non è prevista o esercitata l’applicazione della cedolare secca e per le locazioni commerciali e artigianali”.
Una situazione esplosiva sul piano sociale, come emerge dai più recenti dati Istat sulla povertà assoluta e la prevalenza di famiglie in affitto (quasi il 50% delle famiglie povere), per le quali le già pesanti difficoltà dell’anno 2021, dove il 13,5% delle famiglie è risultato in arretrato con le utenze e il 16,3% in arretrato con l’affitto.
Una situazione insostenibile, che richiede misure immediate di sostegno alle famiglie. Pertanto le Associazioni chiedono al Governo un provvedimento con articolate misure che dovranno riguardare:
– il blocco degli aumenti Istat delle locazioni pubbliche e private;
– aiuti mirati a coprire gli incrementi intervenendo direttamente sul carico fiscale, sui costi delle utenze e dei servizi;
– ulteriori risorse per sostenere il pagamento delle bollette energetiche per le fasce più deboli prevedendo al contempo maggiori rateizzazioni;
– una adeguata imposizione sugli extra-profitti delle imprese energetiche prelevando maggiori risorse per finanziare il piano di aiuti;
– una revisione del meccanismo di determinazione del prezzo dell’energia elettrica oggi ancorato, ed è assurdo e incomprensibile, a quello del gas, provocando aumenti stratosferici.
“Le imminenti assemblee condominiali e delle autogestioni e gli enti gestori dell’edilizia residenziale pubblica – conclude la nota – dovranno affrontare questa situazione e noi pensiamo che la pur doverosa attenzione al contenimento dei consumi e alla individuazione programmata del ricorso a fonti energetiche alternative non potrà bastare, se non sarà possibile contare su certezze di sostegni economici alle famiglie per la sostenibilità dei costi preventivati per la prossima gestione per una efficace tutela degli utenti”.
Fonte: Comunicato stampa congiunto sindacati inquilini