Istituire un tavolo di concertazione per decidere come rinegoziare i canoni di locazione commerciale causa crisi da COVID 19.
Questa la richiesta indirizzata dal presidente di Confabitare, Alberto Zanni, al sindaco di Bologna, Virginio Merola; all’assessore al Commercio del capoluogo felsineo, Alberto Aitini; e alle associazioni Ascom, Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato.
“Uno dei problemi che emerge in modo sempre più allarmante è l’impossibilità di imprese artigiane, commerciali, professionali e industriali di far fronte ai canoni di affitto degli immobili ove le attività vengono esercitate. Onde evitare che la cosa si aggravi, cioè che i pagamenti non effettuati superino una soglia di criticità non più sanabile, la cosa migliore è che locatori e conduttori raggiungano un accordo al fine di ridefinire e rimodulare le condizioni ed i termini economici del contratto di affitto fino a quando sarà cessata l’emergenza.
Confabitare chiede quindi di attivare un tavolo di concertazione con le associazioni della proprietà immobiliare, per definire tempi e modalità degli accordi di rinegoziazione dei canoni di locazione commerciale e propone la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra privati ed enti locali per affrontare la crisi delle locazioni commerciali causata dal COVID 19.
Bisogna trovare un accordo tra proprietari e Comuni per ridurre i costi delle locazioni commerciali in quanto l’emergenza sanitaria e il lockdown imposto alla maggior parte delle attività hanno innescato profonde e laceranti problematiche di tipo sociale. La nostra associazione coglie la profonda preoccupazione di tanti proprietari che non riescono più a percepire i canoni degli immobili commerciali che hanno affittato e che spesso sono per loro fonte di sostentamento economico. Di fronte al perdurare di questa situazione di stasi commerciale, che non sarà sicuramente a breve termine, è opportuno percorrere la strada della rinegoziazione concordata con il concorso dei Comuni e puntare su incentivi di natura fiscale per i proprietari locatori”.