Vivere in condominio può offrire numerosi benefici, ma a volte comporta anche alcune problematiche. Tra queste, ad esempio, c’è quella relativa alla ristrutturazione di casa, che quando si vive in condominio necessita di moltissime attenzioni in più.
Le domande che le persone si pongono, quindi, riguardano principalmente alla possibilità di effettuare ristrutturazioni e quali siano le norme da seguire. In condominio si condivide gli spazi con altre persone ed è perciò importante conoscere come muoversi per non recare disturbo a nessuno e cosa esattamente ci è concesso fare.
Per togliersi ogni dubbio e sapere di andare sul sicuro, la risposta migliore è sempre quella di affidarsi a professionisti. Su alcuni shop online, come quello di Leroy Merlin, è possibile trovarne facilmente di specializzati in grado di offrire competenza nella ristrutturazione di casa anche nel caso di condomini.
In questo articolo, daremo qualche indicazione in merito, per avere una panoramica su quali sono le cose a cui prestare attenzione quando si decide di ristrutturare una casa di condominio.
Posso ristrutturare la mia casa di condominio?
Prima di capire quali sono le regole a cui bisogna prestare attenzione, bisogna comprendere se è possibile effettuare ristrutturazione. Un ambiente condominiale è un ambiente condiviso, perciò è davvero possibile modificarlo in autonomia?
La risposta è affermativa: ogni proprietario ha infatti la libertà di apportare cambiamenti e miglioramenti al proprio appartamento, questo perché ha effettivo controllo e responsabilità sul proprio spazio privato.
Ovviamente, questo discorso è valido nel caso di appartamenti di proprietà, dove il condomino ha la massima autorità decisionale su interventi di ammodernamento e manutenzioni dell’immobile.
Il discorso è molto diverso nel caso di un affitto, dove tutte le decisioni spettano al proprietario di casa e non all’affittuario, il quale deve fare riferimento solo a lui per qualsiasi tipo di necessità sulla struttura.
Infine, nel caso si abbia la necessità di ristrutturare le parti comuni, come ad esempio la facciata o i balconi, è fondamentale aver inoltrato richiesta all’amministratore e aver ottenuto l’approvazione di tutte le parti, compresi gli altri condomini.
Documenti e permessi necessari
Quando si decide di procedere con una ristrutturazione della casa il primo passaggio è quello della burocrazia: è necessario richiedere permessi e preparare i giusti documenti. Situazione che si fa un pochino più macchinosa in caso di case di condominio.
Come prima cosa, le normative vigenti obbligano a presentare una richiesta di autorizzazione al comune per la maggior parte degli interventi edilizi, comprese quelle per le ristrutturazioni condominiali.
Un passaggio fondamentale è poi la comunicazione preventiva all’amministratore del condominio affinché sia a conoscenza dei lavori programmati e possa consigliare sugli interventi autorizzati e sul rispetto degli orari.
Anche se per la maggior parte delle ristrutturazioni all’interno dell’unità immobiliare non è necessario che vi sia l’approvazione dell’assemblea condominiale, è infatti sempre prudente informare l’amministratore e gli altri condomini, come atto di cortesia
Prima di avviare qualsiasi intervento, è infine importante verificare attentamente il regolamento condominiale, per comprendere eventuali limitazioni orarie o restrizioni relative all’uso di spazi comuni.
Regole di orari e rumori
Nonostante il proprietario dell’appartamento abbia piena libertà di effettuare lavori di ristrutturazione interni, possono comunque essere presenti delle regole per quanto riguarda gli orari in cui farli, i giorni e il rumore acconsentito.
Tutte queste norme vengono decise in fase di assemblea e sono presenti nel regolamento condominiale, ma nel caso non fossero presenti si applicano quelle di livello nazionale: queste permettono di effettuare interventi rumorosi solo nelle fasce orarie che vanno dalle 8 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.
Inoltre, è vietato svolgere lavori rumorosi durante il fine settimana e nei giorni festivi, tenendo conto delle necessità dei vicini, specialmente qualora avessero impieghi con orari notturni e quindi avessero bisogno di riposare durante il giorno.
Per quanto concerne i rumori prodotti durante i lavori, la legge non specifica un limite di decibel da non superare. Tuttavia, è richiesto che questi non superino una soglia di tollerabilità generale.
È altresì fondamentale mantenere la pulizia degli spazi comuni, riducendo al minimo la dispersione di polveri e utilizzando l’acqua per abbatterla in modo da evitare che si sollevi e si diffonda in modo fastidioso.
Infine, per preservare il buon stato dell’ascensore e delle aree condivise, è importante che i materiali e i detriti generati dai lavori non vengano dispersi negli spazi condominiali.
Violazione delle normative: i possibili rischi
Quando si intraprendono lavori di ristrutturazione per la propria casa è importante sapere che violare il regolamento condominiale o arrecare danni agli altri all’interno dello stabile può portare a sanzioni rilevanti.
Prima di tutto, recare disagio con eccessivo rumore può comportare un’ordinanza dal giudice affinché si interrompano i rumori molesti al di fuori delle fasce consentite. Se questi persistono o superano la soglia di tollerabilità si rischia di incorrere in un reato perseguibile per legge.
È essenziale quindi agire con buon senso e rispettare tutte le normative, avvisando i vicini e rendendosi disponibili a trattative e compromessi, nel caso in cui vi siano problematiche.
Per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli a causa della mancanza di conoscenza o del non rispetto delle norme, è infine una buona idea rivolgersi a dei professionisti affidabili: questi, infatti, sapranno perfettamente come muoversi affinché i lavori di ristrutturazione possano procedere nel rispetto di tutte le leggi e del quieto vivere.