È arrivato il tradizionale appuntamento con il passaggio dall’ora legale a quella solare. La notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, alle ore 3, le lancette dovranno essere spostate indietro di un’ora. Dormiremo quindi 60 minuti in più, avremo un’alba anticipata ma di conseguenza il pomeriggio diventerà buio prima. Il cambiamento avviene in modo automatico su tutti i dispositivi elettronici. I classici orologi invece dovranno ovviamente essere ancora modificati a mano.
L’ora solare resterà in vigore fino alla notte tra il 30 e il 31 marzo 2024 quando le lancette si sposteranno di nuovo in avanti di 60 minuti per il ritorno dell’ora legale.
L’introduzione dell’ora solare in Europa risale 1966. Nel 2018 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che prevedeva la fine dell’obbligo. Sul tema si tenne anche una consultazione online che raggiunse la partecipazione record di 4,6 milioni di cittadini europei e ben l’85% degli intervistati si disse favorevole all’abolizione del cambio dell’ora semestrale. Da allora però nulla è cambiato. L’Ue ha rimandato la decisione ai singoli Stati, che sono liberi di scegliere se fare ancora il doppio passaggio o no.
In Italia sono in tanti a criticare il cambio dell’ora, in particolare per gli effetti che può avere sulla salute dell’essere umano e sulla sua produttività. Un’ora di luce in meno il pomeriggio rende di malumore tantissime persone. È stato inoltre appurato che un’ora di luce in meno durante il giorno fa calare vertiginosamente l’attività fisica all’aperto, con il rischio di aumentare la sedentarietà. I cambi dell’ora possono inoltre causare dei disturbi alterando soprattutto il ritmo sonno-veglia. Possono esserci disturbi del sonno con meno sonno o sonno disturbato, difficoltà di concentrazione, alterazione dei ritmi cardiaci e della temperatura corporea e, in casi estremi, anche forme di depressione.
Per questi e altri motivi sono in atto vari dibattiti in cui si chiede l’abolizione dell’ora solare per adottare l’ora legale tutto l’anno. Una petizione pubblicata su change.org che ha raggiunto quasi 300.000 firme. Secondo chi ha proposto la petizione, un’ora di luce in più tutto l’anno, oltre a portare benefici alla salute, può avere impatti rilevanti sul risparmio energetico, fino a 1 miliardo di euro. Le analisi di Terna dicono invece il contrario. Secondo della Società, infatti, in Italia dal 2004 al 2022, grazie a cambio di ora, si sarebbe evitato lo spreco di 10,9 miliardi di kWh, con un risparmio di 2 miliardi di euro.