La legge di Stabilità e la modifica dell’art. 13 L.431/78 in tema di sanzioni per mancata registrazione di contratti di locazione abitativa. Questo l’oggetto della lettera inviata dall’Uppi al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Di seguito, il testo del documento, a firma dei coordinatori nazionali del centro studi giuridici Uppi, avvocato Ladislao Kowalski e avvocato Maria Luigia Aiani, e dello stesso presidente dell’Unione dei piccoli proprietari immobiliari, avvocato Gabriele Bruyère.
LA LETTERA
Ill.mo Sig. Ministro,
la norma citata in oggetto ha nuovamente introdotto un grave sistema sanzionatorio per le locazioni abitative non registrate. La questione è già stata per due volte sottoposta al vaglio costituzionale con il riconoscimento della “illegalità” di una tale previsione per i motivi espressi nelle due diverse decisioni (sent. Corte Cost. 50/14 e 169/15). La nuova disposizione determinerà nuovo e forte contenzioso con tensioni anche sociali non marginali.
Al fine, pertanto, di conoscere le argomentazioni che sono state considerate legittimanti il provvedimento citato allo scopo di comprenderne la ratio, con la presente si chiede quali argomentazioni sono state prese in considerazione dagli estensori della norma al fine di considerare legittima la nuova formulazione dell’art. 13 L. 431/78, in particolare nella parte in cui ha previsto, per il periodo giugno 2011 – 16 luglio 2015, l’importo del canone di locazione o indennità di occupazione, pari al triplo della rendita catastale dell’immobile per i contratti non registrati.
La richiesta, ci creda, sig. Ministro, è diretta, innanzitutto, a far capire a noi, come detto, le motivazioni che dovrebbero sostenere la legittimità della disposizione in questione, già due volte colpita dalla dichiarazione di contrarietà all’ordinamento. Tale conoscenza è per noi necessaria al fine di poter fornire una corretta informativa e consulenza a chi, eventualmente trovandosi nella situazione ipotizzata dalla norma, si rivolga presso le nostre sedi (e creda che, per quanto è a conoscenza della scrivente associazione stante l’ampia e diffusa esperienza estesa a tutto il territorio nazionale con la capillare attività di contatto con il variegato universo dei piccoli proprietari di immobili, e per la puntuale e rigorosa opera di informazione e consulenza svolta, non sono assolutamente presenti né tantomeno diffusi comportamenti non fiscalmente regolari imputabili ai nostri iscritti; salvo eventuali casi veramente sporadici).
Quanto sopra al fine, per quanto possibile, di ridurre e limitare al massimo il proliferare di contenziosi tra le parti ed ulteriori iniziative in sede giudiziale, soprattutto, ancora, in sede costituzionale.
Rimaniamo, pertanto, in attesa di una cortese risposta indicante i chiarimenti richiesti o, in alternativa, anche un incontro con gli estensori del testo normativo.