Il 28 febbraio scadono i termini per il “Bonus acqua potabile”: questa data rappresenta infatti il termine ultimo per l’invio all’Agenzia delle Entrate del modello di “Comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile” (provvedimento del 16 giugno 2021), per la comunicazione delle spese agevolabili sostenute nel 2023 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica e per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti, per la fruizione del credito d’imposta nella misura del 50% delle spese sostenute.
L’imposto massimo agevolabile è di 1000 euro per ciascun immobile per le persone fisiche e di 5000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e per gli enti non commerciali.
Le spese dovranno essere documentate da fattura elettronica o da un documento contenente il codice fiscale del beneficiario. I privati e in generale i soggetti diversi dalle imprese in contabilità ordinaria dovranno effettuare il pagamento tramite sistemi tracciabili.
Inizialmente introdotto per il biennio 2021-2022, il bonus è stato poi esteso al 2023 dalla legge di Bilancio 2022. A seguito della proroga, con il provvedimento delle Entrate del 9 gennaio 2024, sono stati disposti i relativi aggiornamenti.