[A cura di: Stefano Cera – Renovate Italy]
Anche Renovate Italy ha partecipato alla consultazione sulla SEN 2017, formulando osservazioni e proposte focalizzate sulla riqualificazione degli edifici esistenti. Su questo aspetto, era lecito aspettarsi qualcosa di più: l’efficienza energetica dell’involucro vanta numeri importanti (circa 900.000 occupati) sebbene siano ottenuti con una attività decisamente modesta rispetto al potenziale; i dati relativi all’ecobonus mostrano, infatti, che ogni anno si riqualifica meno dello 0,1% delle superfici di involucro opaco dello stock edilizio. Aumentando le superfici riqualificate, l’efficienza energetica negli edifici potrebbe diventare (come auspicato anche da altri) la principale fonte di energia per l’intera economia europea, e dispensare benefici multipli (economici, sociali, ambientali, di comfort e qualità dell’aria indoor) ai cittadini e alle famiglie.
Renovate Italy concorda con l’intenzione di revisionare l’ecobonus ed incentivare i soli interventi con migliore efficacia ed efficienza (ovvero quelli più profondi, nel senso di più estesi ed integrati), come da quest’anno consente l’ecobonus condomini (che incentiva i soli interventi sull’involucro, ovvero quelli che, secondo la regola tecnica, devono essere realizzati per primi), che però necessita di essere liberato da alcune decisioni ideologiche risalenti ad anni fa.
È necessario intervenire non solo sugli incentivi ma anche sulla legislazione cogente:
Obblighi più sensati richiedono l’identificazione delle diverse “finestra di opportunità” (trigger point): momenti chiave nella vita di un edificio, nei quali è più semplice (tecnicamente ed economicamente) realizzare interventi di riqualificazione.
La SEN 2017 cita più volte le “riqualificazioni profonde” senza darne definizione. Noi ne proponiamo una che si lega alla definizione di NZEB e contempla anche le “riqualificazione per fasi”.
Riteniamo, infine, irrinunciabile un maggiore coinvolgimento delle amministrazioni locali, il cui ruolo è al momento marginale e le loro azioni virtuose risultano in realtà mortificate. Stante l’importanza della riqualificazione dello stock edilizio, è forse arrivato il momento di pensare alla creazione di agenzie locali che assumano il compito di facilitatori, supervisionando le pratiche ed occupandosi dei controlli, in modo da: