I sindacati inquilini tornano compatti sulla questione degli sfratti per finita locazione, e in particolare sulle dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture, secondo cui, pur ipotizzando modifiche al Milleproroghe, non può comunque essere presa in considerazione l’ipotesi di un nuovo rinvio dei termini per le esecuzioni immobiliari.
Con un comunicato unitario, Sunia, Sicet e Uniat denunciano seccamente: “Il Ministro Lupi ha ingaggiato una battaglia tutta ideologica contro la proroga degli sfratti senza però dare risposte concrete ai cittadini interessati. Da parte nostra non abbiamo mai ritenuto che le proroghe fossero la soluzione ai problemi e abbiamo sempre avanzato proposte che offrissero concretamente una risposta. Non a caso la nostra linea sugli sfratti è da sempre quella di garantire il passaggio da casa a casa. Il problema è che le soluzioni indicate dal Ministro non garantiscono questo semplice principio”.
Perché? I sindacati inquilini ribattono ancora una volta punto su punto ai dati forniti dal Ministero. “Il Fondo di Sostegno all’affitto, indicato come principale strumento per dare risposte ai cittadini senza più proroga, è destinato ad aiutare gli inquilini con un regolare contratto di locazione che hanno difficoltà a pagare l’affitto. I cittadini di cui si parla, avendo uno sfratto per fine locazione, ovviamente non hanno un contratto di locazione, ma debbono lasciare l’appartamento in cui vivono. Quindi l’eventuale contributo che gli verrebbe concesso dovrebbe essere subordinato alla stipula di un nuovo contratto di locazione per un alloggio diverso, ammesso e non concesso che sia possibile trovare sul mercato affitti compatibili con i redditi di queste famiglie che, oltre ad essere composte da persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66 per cento o con minori a carico, hanno un reddito inferiore a 27 mila euro”.
E nel frattempo. Secondo i sindacati inquilini, “Queste famiglie possono venire messe tranquillamente in mezzo alla strada come sta avvenendo. L’unica alternativa alla proroga degli sfratti è sospenderli fino a quando a questi cittadini non venga garantita una vera soluzione alternativa. Se il Ministro è così sicuro dell’efficacia e della tempestività dei suoi provvedimenti, non avrà difficoltà ad accettarla”. La palla torna al Ministro Lupi.