“Tra 15 giorni scade la proroga concessa dal Governo con la promessa di un passaggio da casa a casa che, alla prova dei fatti, non ci sarà”. A denunciarlo, il Sunia, che puntualizza: “Tutti ricorderanno l’ex Ministro Lupi affermare che la proroga non era necessaria perché le famiglie interessate erano circa 2.000 e non 30.000 come da noi affermato, e che la soluzione sarebbe arrivata dalle misure messe in campo dal Governo. Ebbene i due provvedimenti che avrebbero dovuto garantire il passaggio da casa a casa per queste famiglie, come recitava il decreto, sono praticamente ancora fermi al palo”.
Il primo è quello del recupero degli alloggi popolari sfitti per gravi carenze manutentive, “che ha visto materializzarsi la ripartizione alle Regioni dei fondi solo il 21 maggio. Risorse che dovranno poi seguire un ulteriore interminabile iter prima di essere utilizzabili, con il risultato, a voler essere ottimisti, di vedere i primi alloggi disponibili non prima della fine del 2016”.
Il secondo – rimarca ancora il sindacato inquilini – prevede la riserva fino a 25milioni a valere sul fondo di sostegno all’affitto, “ma non ha visto ad oggi alcun bando o avviso emesso dai Comuni per il loro utilizzo. Ammesso e non concesso che possano effettivamente tornare utili per questi cittadini, arriverebbero, anche qui a voler essere ottimisti, non prima di metà del prossimo anno”.
Di qui, la proposta: “Di fronte a questa evidente conferma dell’insufficienza di quella proroga il Governo ed il neoMinistro delle Infrastrutture hanno una sola strada: sospendere le esecuzioni fino al reale passaggio da casa a casa per queste famiglie che, lo ricordiamo, pagano regolarmente l’affitto e sono tutte a basso reddito e con anziani, minori, portatori di handicap o malati terminali nel proprio nucleo”.
Ma sul piede di guerra nei confronti del Governo c’è anche il Codacons: “Lo scorso febbraio l’ex ministro Lupi ha introdotto una sospensione temporanea delle esecuzioni di quattro mesi, decidendo di non inserire una proroga annuale agli sfratti come si era finora fatto per consentire alle famiglie con malati o portatori di handicap di non perdere l’abitazione nella quale risiedevano. Il 28 giugno scadrà la mini-proroga del Governo, e si determinerà una situazione di caos. I soldi stanziati dall’esecutivo per l’emergenza abitativa, infatti, appaiono insufficienti: 35 milioni di euro all’anno da destinare alle famiglie disagiate che non riescono a pagare l’affitto a fronte di 332.169 provvedimenti di sfratto registrati in Italia tra il 2008 e il 2013, di cui 288.934 per morosità. Il rischio concreto è che migliaia di famiglie si ritrovino senza abitazione e senza un posto dove alloggiare”.
L’associazione dei consumatori lancia dunque un appello al premier Renzi: “Chiediamo l’intervento del Presidente del Consiglio e del ministro Delrio, affinché sia introdotta una nuova proroga agli sfratti, in attesa di un intervento che possa sanare l’emergenza abitativa esistente in Italia. Sulla questione, inoltre, sono state depositate in questi giorni due interrogazioni parlamentari, una a firma dell’ onorevole Walter Rizzetto (Alternativa Libera-Gruppo Misto), l’altra dell’onorevole Angelo Attaguile (Lega Nord), con le quali si chiede al ministro del Lavoro, al ministro della Giustizia, al ministro delle Infrastrutture e al ministro dell’Economia quali provvedimenti intenda adottare il Governo quali misure intendano adottare a beneficio di anziani ultrasessantacinquenni; portatori di handicap gravi o minori; malati gravi o terminali e a soggetti che non dispongono di altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza, e se il Governo intenda promuovere ulteriori iniziative per far fronte all’emergenza abitativa che costituisce uno dei fattori di maggiore e crescente tensione sociale che ormai interessa larghi strati della popolazione appartenenti, oltre le tradizionali categorie a rischio, anche a fasce di ceto medio”.