È Giorgio Spaziani Testa il nuovo presidente di Confedilizia, eletto giovedì 19 marzo all’unanimità dal Consiglio direttivo della Confederazione della proprietà immobiliare. Vicepresidenti sono stati eletti: Pier Luigi Amerio, Achille Colombo Clerici, Paolo Pietrolucci, Prospero Pizzolla, Paolo Scalettaris, Nino Scripelliti, Michele Vigne. Alla carica di Tesoriere è stato eletto Dario dal Verme.
Già segretario generale, Spaziani Testa succede a Corrado Sforza Fogliani che, dopo 25 anni di presidenza, ha invitato il Consiglio confederale a non rinnovarlo nella carica e che assumerà la presidenza del Centro studi.
Come ultimo intervento ufficiale in qualità di presidente, Sforza Fogliani era tornato nei giorni scorsi sulla questione che forse più delle altre gli è stata a cuore in questi ultimi mesi: la riforma del catasto: “Il nuovo catasto non sarà un salasso se gli italiani vorranno che non lo sia. Invitiamo chiunque possegga una casa a prendere contatto con il coordinamento provinciale del territorio di riferimento per collaborare all’erezione di un catasto davvero equo e trasparente, fornendo documentazione, dati e notizie che servano ad un leale confronto fra parte pubblica e parte privata nelle Commissioni censuarie. Come Interassociativo, e grazie alla collaborazione delle Commissioni Finanze di Senato e Camera, siamo riusciti ad incidere positivamente sulla versione definitiva del decreto legislativo sulla composizione delle Commissioni censuarie, ottenendo il rispetto dei principi elementari di uno Stato di diritto nonché di un corretto rapporto fra le diverse parti, come Fisco e contribuenti, interessate all’impianto del nuovo catasto, principi assenti nella versione confezionata dall’Agenzia delle entrate. Ora esamineremo il nuovo decreto legislativo che è previsto possa andare in uno dei prossimi Consigli dei ministri, ma nutriamo fiducia che, per l’intervento del Ministero dell’economia, esso confermi anzitutto il principio fondamentale dell’invarianza del gettito a livello comunale, e quindi controllabile, da noi richiesta e poi inserita anche nella delega fiscale”.