STABILITÀ: LA CASA PROTAGONISTA. E L’ITER SEMBRA IN DISCESA
- Redazione
- 24 novembre 2015
Il primo passo è stato compiuto. Con una maggioranza solida, il ddl Stabilità – maxiemendato con una serie di micro-misure inerenti principalmente la casa – incassa la fiducia al Senato e procede (a quanto pare) senza troppi ostacoli verso il via libera anche alla Camera. Certo, quando si parla della misura finanziaria per eccellenza, le insidie sono sempre in agguato. E Renzi lo sa. Tuttavia, con l’opinione pubblica e il dibattito politico incentrati – volente o nolente – sul tema della sicurezza nazionale, con il Giubileo a destare non poche preoccupazioni, e con il picco della crisi economica alle spalle, le questioni di bilancio (familiare e nazionale) non sembrano suscitare le emozioni degli anni scorsi, e ciò potrebbe spianare la strada al provvedimento.
Per intanto, i Comuni, tra i principali crucci del premier soprattutto in vista delle amministrative di primavera, sono stati parzialmente tacitati, anche grazie agli ulteriori 78 milioni di euro in compensazione all’eliminazione della tasse sulla prima casa, con la dotazione del fondo che così arriva a circa 3,74 miliardi. Ma anche altre categorie hanno beneficiato delle modifiche al testo giunto in Senato. Vediamo le principali.
Comodato. Gli immobili dati in comodato a figli, genitori o parenti disabili fino al secondo grado saranno esentati dalla Tasi.
Separati. Niente tasse anche per la casa assegnata all’ex coniuge o per quella dei componenti delle forze dell’ordine che per ragioni di servizio devono vivere altrove. L’esenzione è estesa anche agli alloggi sociali.
Canone concordato. Sconto del 25% sull’Imu per chi affitta un alloggio a canone concordato, quindi a un prezzo inferiore a quello di mercato.
Affitti in nero. I contratti dovranno essere registrati entro 30 giorni, ed è nullo ogni accordo in base al quale il canone è superiore a quello registrato. Gli affittuari, entro sei mesi dalla riconsegna dell’immobile, potranno dunque chiedere la restituzione di quanto corrisposto oltre il canone a contratto.
Bonus mobili. La detrazione si calcolerà su un massimo di 16.000 euro, contro i precedenti 8.000.
Tra i nodi più dibattuti resta quello del canone Rai in bolletta elettrica. Ma, francamente, né questo passaggio, né quello relativo, ad esempio, all’elevazione della soglia dei pagamenti in contanti, paiono elevarsi ad un rango superiore rispetto alla semplice schermaglia politica. C’è invece curiosità, piuttosto, intorno ai collegati alla legge di Stabilità, il primo dei quali potrebbe riguardare la riforma del catasto. Ma questo è un altro capitolo. e per (ri)scriverlo c’è ancora tempo.