“Con l’approvazione della legge di stabilità per il 2016 si conferma questa amara constatazione: per Governo e Parlamento la casa è soltanto Imu, Tasi ed incentivi all’acquisto. Tutto quello che riguarda il sostegno alle famiglie deboli in affitto può essere al massimo oggetto di qualche intervento straordinario senza una vera strategia di riduzione del disagio abitativo”. Secondo il segretario generale del Sunia, Daniele Barbieri, “non può che essere letto in questo modo il mancato rifinanziamento del fondo di sostegno alla locazione, completamente azzerato per il 2016 nonostante lo stesso Governo, per bocca del viceministro Del Basso De Caro, non più tardi di cinque mesi fa, rispondendo ad una interrogazione, ne affermasse la necessità”.
Ma Barbieri va anche oltre: “Di fronte all’assenza di un capitolo fondamentale come il sostegno alla locazione, che mette ancor più in difficoltà i Comuni e le Regioni davanti a circa mezzo milione di domande, suona ancora più stonata l’eliminazione della Tasi anche per le famiglie ricche e gli ulteriori e cervellotici sostegni all’acquisto della prima casa. Eppure alcune misure positive, come la riduzione dell’Imu per incentivare i contratti concordati, gli ulteriori 25 milioni per il recupero degli alloggi popolari non utilizzati, gli sgravi fiscali per la manutenzione e l’efficientamento energetico estesi agli enti gestori di edilizia pubblica, potevano rappresentare l’inizio di un cambiamento di verso nelle politiche abitative invece che ridursi a provvedimenti monchi e privi di un respiro riformatore”.