Federico Freni, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, illustra la proposta che verrà presentata martedì 13 settembre, per superare la fase di empasse che sta bloccando il superbonus 110%. Un tassello fondamentale, per consentire la conversione in legge del decreto Aiuti bis.
La proposta del sottosegretario Freni si pone l’obiettivo di sbloccare i crediti, non far pagare le conseguenze della burocrazia e dei continui cambiamenti normativi a oltre 30mila aziende del settore edilizio, condomini e famiglie.
Un obiettivo forse raggiungibile circoscrivendo le responsabilità, in modo che venga sanzionato solo chi non ha operato con diligenza. Dunque, il punto sarebbe quello di sbloccare la cessione del credito facendo però più controlli, che portino a sanzioni mirate. Dovrebbero quindi essere cambiati i parametri della responsabilità solidale.
Ha dichiarato Freni: “Chi ha fatto il proprio dovere non deve avere responsabilità: valorizzando la diligenza si può interrompere la catena della responsabilità solidale e ridare ossigeno alla circolazione dei crediti, proteggendo al contempo il Paese dalle frodi. Paga solo chi non ha fatto i controlli dovuti.”
Attualmente, le sanzioni vanno da 2.000 a 15.000 euro per i tecnici che rilasciano attestazioni o dichiarazioni infedeli. Per il visto di conformità, invece, le sanzioni vanno da 258 a 2.582 euro.