Oltre diecimila cantieri autorizzati, per un importo complessivo di lavori che supera i due miliardi di euro, il 70% dei quali per interventi già conclusi e ammessi a detrazione. E’ il bilancio di fine anno che l’Abruzzo delinea per lavori collegati al Superbonus 110% in edilizia, secondo dati diffusi dall’Enea, l’Agenzia nazionale per l’energia cui la legge conferisce l’incarico di controllare le procedure legate ai diversi tipi di intervento.
Secondo il coordinatore regionale di Cna Costruzioni, Silvio Calice, i numeri confermano l’esigenza di superare limitazioni e vincoli che gravano sulle diverse misure, a cominciare dalla scadenza di dicembre 2023. “Non ci stanchiamo di ripetere a Governo e Parlamento che la decisione di chiudere tutto a fine dicembre di quest’anno è un errore”, afferma Calice.
“Molti interventi avviati o in fase di avvio difficilmente potranno essere conclusi, con danno enorme al patrimonio edilizio, che grazie a questa misura ha invece avviato un importante processo di riqualificazione, in Abruzzo particolarmente necessaria a causa del forte rischio sismico di gran parte del territorio. Senza dimenticare l’aspetto legato al risparmio energetico. Grazie a questa misura, il mondo delle costruzioni ha vissuto una fase di rilancio dopo anni di stasi, ma l’incertezza, con continui cambi delle norme, ha già provocato danni rilevanti: il tira e molla sulla data per presentare le asseverazioni 2022 ha provocato, secondo Cna Costruzioni nazionale, danni a oltre 50mila aziende: le difficoltà di cessione dei crediti, trasformatesi in autentico blocco, sono state amplificate da queste continue incertezze”.
Delle 10.080 asseverazioni certificate da Enea in Abruzzo, 1.893 si riferiscono a condomini (18,8%), 6.078 a edifici unifamiliari (60,3%), 2.109 a unità immobiliari “funzionalmente indipendenti” (20,9%). Quanto agli importi, il valore complessivo supera il miliardo 131 milioni, il totale degli investimenti per lavori conclusi e ammessi a detrazioni sfiora il miliardo e mezzo. Il valore medio degli investimenti: oltre 650mila euro per condomini, oltre 113mila per edifici unifamiliari, oltre 97mila per unità immobiliari “funzionalmente indipendenti”.
Fonte: Agenzia Ansa