“Senza anticipo non si lavora”. È esplicito l’oggetto della lettera aperta inviata dall’architetto Massimo Giuntoli e dall’ingegner Alessio Toneguzzo, presidenti, rispettivamente, dell’Ordine Architetti di Torino e dell’Ordine Ingegneri di Torino, ai consigli nazionali dei due ordini, ai parlamentari del Piemonte, nonché al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede e al Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Riccardo Fraccaro.
Come spiegano Giuntoli e Toneguzzo, “il recente provvedimento legislativo denominato Superbonus fin dal suo annuncio ha suscitato un notevolissimo interesse da parte dei cittadini, dell’intera filiera del mondo delle costruzioni, degli istituti di credito e naturalmente dei professionisti. Una grande opportunità unanimemente riconosciuta per la riqualificazione del patrimonio edilizio e più in generale per un significativo e duraturo rilancio dell’economia.
Un interesse che si è ancora più consolidato e diffuso grazie alla rapida emanazione dei decreti attuativi e all’eccezionale riverbero del provvedimento su tutti i canali di comunicazione.
Tuttavia, gli scriventi Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri quali enti di diritto pubblico emanazione del Ministero della Giustizia a tutela dei cittadini e dei loro iscritti hanno il dovere di porre alla vostra massima attenzione il riscontro di un’inaccettabile criticità operativa che già ora incide pesantemente ed ulteriormente sulla grave condizione economica della maggior parte degli studi tecnici e che rischia di compromettere seriamente l’attuazione del Superbonus”.
“Si tratta – puntualizzano i due presidenti – di un tema molto concreto che richiede quanto prima una soluzione: tutti gli istituti bancari e finanziari che hanno reso disponibili al pubblico le loro condizioni operative e finanziarie per la cessione del credito d’imposta non contemplano alcun meccanismo economico di anticipo degli oneri relativi alle prestazioni professionali davvero fondamentali per l’avvio dell’attività progettuale.
Gli istituti bancari, infatti, prevedono l’erogazione del cosiddetto finanziamento bridge ai privati e ai condòmini solo successivamente al deposito di tutte le pratiche edilizie, del progetto esecutivo e di un ulteriore loro verifica interna. Pertanto, tutti gli oneri per la redazione del progetto e delle numerose e complesse procedure per l’ approvazione delle pratiche edilizie fino all’ottenimento del superbonus andranno a ricadere interamente sui professionisti incaricati. Infatti, già adesso la larghissima parte dei committenti composta da privati e condomìni dichiara l’impossibilità di anticipare proprie risorse economiche ritenendo che il “Superbonus“ sia a costo zero”.
“Questa situazione non è assolutamente accettabile per la larghissima parte dei professionisti già fortemente provati dalla lunghissima crisi delle costruzioni e dalla forzata inattività del settore durante il lockdown causa di una generalizzata mancanza di liquidità – concludono Giuntoli e Toneguzzo -. Non si può altresì prospettare il pagamento delle prestazioni professionali da parte delle imprese esecutrici dei lavori in quanto il professionista verrebbe meno al dettato deontologico di indipendenza e terzietà e certamente non riceverebbe un giusto compenso in quanto gli oneri professionali risultano indebitamente concorrenti con l’importo delle opere all’interno del limite dell’agevolazione. Chiediamo con forza e assoluta urgenza nell’interesse comune dei cittadini e dei nostri iscritti il doveroso riconoscimento dell’anticipo per le spese tecniche con l’accettazione dell’incarico professionale.
La risoluzione di questo nodo operativo può avvenire con la modifica del dettato normativo oppure facilitando un accordo tra gli Ordini e le rappresentanze professionali con l’Associazione Bancaria Italiana, tale che gli anticipi per le spese tecniche siano erogati dagli istituti bancari e finanziari fin dall’assunzione dell’incarico professionale senza richieste di specifiche garanzie in linea, ad esempio, con le modalità previste dalla recente Ordinanza n° 94 del 20/04/2020 della Presidenza del Consiglio dei Ministri “Anticipazione a favore dei soggetti professionali relativa ad attività concernenti le prestazioni tecniche per la progettazione dei territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi a decorrere dal 24 agosto2016”.