Pattume, ma quanto mi costi? Nei giorni scorsi, in Parlamento, si è aperta una discussione sulle disparità contributive in fatto di tassa rifiuti (differenze talvolta abnormi fra Comune e Comune). Ebbene, sulla vicenda è intervenuto anche il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici: “Continuiamo ad esser convinti che in una realtà metropolitana quale è ad esempio quella milanese, oggi finalmente esistente sul piano di diritto, problemi come quello della organizzazione dei servizi (fra questi certamente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti) e della ripartizione dei relativi oneri potranno trovar piena soluzione solo quando questo ente sarà interamente operativo anche di fatto. Analogamente, dovranno trovar soluzione su scala metropolitana le questioni aperte in materia di trasporti, di costo del pendolarismo in relazione ai bilanci comunali, di inquinamento atmosferico, di riassetto idrogeologico, di disparità in campo edilizio ed urbanistico e in materia di imposte comunali”.
Intanto, Assoedilizia ha stilato una sorta di classifica in ordine decrescente, dell’entità della tassa rifiuti per abitante nei capoluoghi della Lombardia: Milano (210 euro); Varese (192 euro); Sondrio (184 euro); Monza (171 euro); Pavia (165 euro); Bergamo (155 euro); Como (149 euro); Lodi (146 euro); Brescia (141 euro); Lecco (134 euro); Cremona (119 euro).