Tornano ad accendersi (ammesso che si fossero mai spenti) i riflettori sulla controversa tematica della tassazione sulla casa. A dare fuoco alle polveri, Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa “Riunire Imu e Tasi in un’unica imposta potrebbe riportare maggiore fiducia nel comparto immobiliare, la cui sofferenza negli ultimi anni è stata sicuramente accentuata anche dalla confusione generata dai molteplici balzelli”.
“Come Fimaa – continua il presidente Taverna – rimaniamo convinti che l’elevata pressione fiscale su immobili, imprese e famiglie continui a costituire una pesante zavorra tanto per il settore quanto per la ripresa economica. L’auspicio, però, è che le indiscrezioni sulla possibile fusione di Imu (esente per la prima casa) e Tasi in una nuova unica imposta, possano trovare seguito con la riduzione del carico fiscale, recuperando risorse dalla spesa pubblica improduttiva. Solo così si potrebbe contribuire all’effettiva ripresa dell’economia e ridare ossigeno al comparto immobiliare, che rappresenta la cartina di tornasole della salute del Paese. Ci auguriamo, inoltre, che la proposta della tassazione unica sulla casa, non sia il preludio per l’incremento o l’inserimento di nuove imposte su immobili ed imprese. Non possiamo permetterci altri balzelli o patrimoniali né tantomeno l’aumento dell’Iva, che avrebbe conseguenze nefaste per la ripresa economica e per i consumatori”.