“La variazione dell’aliquota Imu dei contratti di locazione a canone agevolato e l’omessa previsione di riduzione della stessa per i contratti 4+4 e per quelli ad uso commerciale, nel caso in cui il proprietario riduca il canone agli inquilini in difficoltà, provocherà ulteriori disagi alle fasce deboli e alle attività commerciali già in crisi”. È questo l’allarme lanciato dall’Ape Confedilizia Torino alla notizia dell’aumento dell’Imu da parte del Comune di Torino, giunta nei giorni scorsi.
“L’incremento dell’aliquota da parte del Comune, costringerà l’Ape Confedilizia Torino a procedere alla ridefinizione dei parametri, vanificando il lavoro svolto con i sindacati inquilini negli ultimi anni e le delibere dell’ultimo triennio, promosse da una petizione dall’Associazione dei proprietari. Il risultato sarà un aumento della pressione fiscale, oltre che sui proprietari di casa, anche sui conduttori, ed in particolare sulle fasce deboli”.