E’ disponibile sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate il virtual tour dell’esposizione permanente del patrimonio cartografico e topografico del Catasto, liberamente consultabile e navigabile da pc, tablet o smartphone. La mostra, aperta a tutti, organizzata per far conoscere e valorizzare l’insieme di professionalità e competenze del Catasto attraverso un viaggio che ripercorre le tappe della topografia e della cartografia e delle conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche, si rivolge in particolare agli studenti delle scuole medie e degli istituti tecnici. Il tour è accessibile anche all’interno della rubrica “Immobili” di FiscoOggi. La navigazione è semplice e ogni oggetto esposto è accompagnato da una didascalia informativa. I comandi permettono di spostarsi virtualmente all’interno del museo, leggere i pannelli esplicativi e visualizzare le foto ad alta definizione di tutti gli oggetti presenti, guardare i video. Le mappe intelligenti, inoltre, segnalano al visitatore le opere non ancora visualizzate.
“Il patrimonio topografico e cartografico del Catasto: bene culturale vivente”, questo è il titolo della mostra permanente, proprio perché porta alla luce non solo innumerevoli strumenti e documenti antichi, ma anche mappe, cabrei, atlanti d’epoca che hanno contribuito a formare la storia del nostro Catasto e della cartografia.
Si tratta di un itinerario didattico, pensato in particolare per gli studenti, soprattutto quelli del settore, che narra la storia del catasto e della cartografia fin dalle origini, sia dal punto di vista normativo che dal punto di vista più squisitamente scientifico e tecnico.
La visita virtuale è una vera esperienza tridimensionale, che offre la sensazione di trovarsi realmente nel percorso di visita.
Il museo, allestito dai colleghi che hanno curato per anni le materie della cartografia e del catasto, si trova fisicamente nella sede dell’Agenzia delle entrate di largo Leopardi a Roma. In particolare, l’ingegnere Flavio Celestino Ferrante, collega da poco in pensione, e il professor Gabriele Garnero (politecnico di Torino) hanno guidato in porto il progetto dell’esposizione e della sua libera fruibilità online.
Il museo è suddiviso in tre parti, sulla base della storia del catasto che è andata di pari passo con quella politica europea.
La prima stanza contiene la sezione iniziale del museo, focalizzata sulle rappresentazioni di catasti pre-unitari geometrico-particellari e cartografie. In particolare qui sono esposti testi e manoscritti originali del catasto teresiano e pre-unitari, con relative cartografie precedenti la legge istitutiva del catasto italiano del 1886 e i primi strumenti utilizzati per il rilievo. È una visione interessantissima che parte dalle origini, ad esempio è possibile apprezzare la tavoletta pretoriana, strumento usato durante il diciottesimo e il diciannovesimo secolo per costruire le mappe, effettuare rilievi e disegnare gli angoli senza acquisirne la misura. Inoltre, sono a disposizione una selezione di mappe storiche di grande rilievo artistico e tavole di cabrei e atlanti caratterizzati da decorazioni minuziose e raffinate.
La stanza successiva ospita la seconda e terza sezione della mostra.
La seconda sezione riguarda la formazione delle mappe del catasto italiano (1886-1956) e fa spazio a documenti, mappe e strumenti scientifici di quel periodo, ma anche ricostruzioni di scenari dei rilievi del primo ‘900, postazioni di lavoro e volumi tecnico scientifici del secolo scorso. Non si può dimenticare, tuttavia, che l’esposizione ha inizio proprio con un omaggio ad Angelo Messedaglia, da cui il nome della legge istitutiva del catasto italiano, di cui è esposta una copia originale.
Infine, la terza sezione è dedicata alla gestione moderna e alle nuove frontiere della cartografia catastale. Questa parte rappresenta l’evoluzione degli strumenti topografici che hanno dato vita agli output più moderni e attuali della cartografia.
Chiude la mostra la rappresentazione di alcuni tra i più importanti progetti promossi e basati sulla cartografia catastale, come il sistema integrato territorio, i servizi di interoperabilità, il web map service e il geoportale cartografico. Questi progetti consentono ai più di fruire online della cartografia e di ortofoto digitali ad altissima definizione.
Infine, un’animazione illustra il moderno processo di aggiornamento automatico della cartografia basato sulla procedura Pregeo.