Oltre che l’indagine – che si preannuncia complessa – per accertare le responsabilitа dell’accaduto, il crollo della palazzina di Torre Annunziata, nel quale hanno perso la vita otto persone, lascia in ereditа anche una nuova scia polemica, avente puntualmente ad oggetto l’ipotesi di istituire obbligatoriamente il cosiddetto fascicolo del fabbricato.
La diatriba и ormai nota, e ha visto, nel corso degli anni, consolidarsi due schieramenti opposti: quello di chi ritiene il libretto come la panacea di ogni male dell’edilizia italiana (quantomeno in chiave di prevenzione); e quello di chi lo considera semplicemente alla stregua di un’ulteriore voce di spesa a carico della proprietа immobiliare: onerosa quanto inutile. Nel mezzo, tutta una serie di posizioni piщ sfumate, che tornano a colorirsi all’indomani di ogni nuovo, drammatico fatto di cronaca.
Di seguito riportiamo le dichiarazioni del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, e dell’ingegner Sandro Simoncini docente a contratto di Urbanistica e Legislazione Ambientale presso l’universitа Sapienza di Roma.
FASCICOLO NO: Giorgio Spaziani Testa
“Sul quotidiano la Repubblica, Sergio Rizzo scrive – a proposito della tragedia di Torre Annunziata – che il “libretto casa” (nel titolo in prima pagina definito “salvavita”) probabilmente “da solo non ce l’avrebbe fatta a salvare quelle vite, ma un allarme lo avrebbe fatto scattare”. E aggiunge che fa quindi “impressione” leggere le parole con cui Confedilizia ha accolto qualche mese fa la bocciatura in Parlamento della proposta di istituire il “fascicolo del fabbricato”. Con ciт, in sostanza, lasciando intendere che Confedilizia – con la complicitа, in questo caso, almeno dei due esponenti politici citati nell’articolo, uno del Partito democratico e l’altro del Movimento 5 Stelle (ma ne andrebbero citati molti altri, allora) – dovrebbe sentirsi sulla coscienza questo disastro.
И davvero sconfortante leggere affermazioni di questo genere. A maggior ragione dopo aver appreso dalla stampa:
1. che sull’immobile era stata effettuata pochi giorni prima una verifica statica, con esito positivo;
2. che il sindaco di Torre Annunziata si и dichiarato sorpreso del fatto che il tecnico del Comune (purtroppo deceduto) non abbia notato problemi nonostante abitasse nell’edificio;
Per il resto, anche un bambino и in grado di comprendere che, in un libretto come quello immaginato, l’operatore disonesto scriverebbe cose diverse da quelle che effettivamente realizza, con ciт svuotandolo di qualsiasi (eventuale) utilitа, come lascia intendere con efficacia (intervista al Mattino di Napoli) il professor Edoardo Cosenza, ordinario di Tecnica delle costruzioni e autoritа indiscussa della materia. Cosм come и evidente a chiunque conosca l’Italia che la richiesta di questo obbligo giunge ciclicamente (e persino – tristemente – poche ore dopo una tragedia) da professionisti in cerca di lavoro facile e garantito (attraverso l’ennesimo pezzo di carta).
Perchй Confedilizia si и sempre schierata contro il libretto casa, peraltro confortata dalla giurisprudenza, che lo ha dichiarato illegittimo, e dai massimi esperti della materia, che lo considerano inutile? Non certo per le ragioni che indica Rizzo (rischio di perdita di valore degli immobili, “anche se и in gioco la sicurezza”). No, proprio no. Il motivo и che il libretto non servirebbe allo scopo indicato e sarebbe addirittura dannoso, perchй creerebbe illusioni. Lo ha ben spiegato qualche tempo fa il professor Camillo Nuti, ordinario di Tecnica delle costruzioni, membro del Consiglio superiore dei lavori pubblici e consulente della Protezione civile: “Sul fascicolo del fabbricato si illudono le persone. La sicurezza di un fabbricato и una cosa estremamente complessa che non puт essere demandata a una cartella che contiene documenti” (intervista a Radio Rai 1, 26.9.2016).
Dopodichй, se la superficialitа e la demagogia dovessero prevalere, la giurisprudenza (Tar, Consiglio di Stato, Corte costituzionale) ha indicato – in una decina di sentenze – il modo legittimo con cui uno “strumento” di questo tipo dovrebbe essere effettuato: a cura della Pubblica Amministrazione e con oneri a carico della stessa.
Ma si tratterebbe di una sconfitta. Per far contenti i superficiali (chi non sa o non comprende) e gli interessati (chi cerca lavoro facile), ci si distrarrebbe dalle vere cose da fare: controlli serrati su chi effettua interventi sugli immobili (per scongiurare i crolli derivanti da eventuali abusi) e incentivi sempre maggiori per gli interventi finalizzati alla sicurezza (anche in chiave antisismica).
FASCICOLO SМ: Sandro Simoncini
“Al di lа di quelli che saranno gli esiti dei rilievi tecnici e delle indagini della magistratura, il crollo della palazzina che si и verificato a Torre Annunziata riporta per l’ennesima volta all’attenzione di tutti l’estrema fragilitа del patrimonio edilizio italiano. Non si possono continuare a piangere i morti e i feriti di eventi piщ o meno catastrofici senza mettere in campo delle effettive contromisure. Bisogna entrare nell’ordine di idee che anche gli immobili vadano curati in modo serio e continuativo: come si fanno periodicamente i tagliandi e le revisioni per le automobili o per le caldaie, a maggior ragione deve essere fatto altrettanto per gli elementi strutturali delle abitazioni. Anche i proprietari sono chiamati a un salto di qualitа culturale da questo punto di vista.
Proprio di recente и stato presentato in Senato un nuovo e interessante disegno di legge che prevede l’introduzione a livello nazionale dell’obbligatorietа del fascicolo di fabbricato, strumento indispensabile per porre un argine alle molteplici criticitа urbanistiche e abitative del nostro Paese. Il provvedimento ribadisce l’importanza che ogni edificio, indipendentemente dalla sua destinazione funzionale, possieda una sorta di carta d’identitа, di patente che riporti le caratteristiche urbanistiche, strutturali e manutentive del manufatto, nonchй le peculiaritа geologiche dell’area circostante.
L’impianto normativo risulta apprezzabile anche perchй prescrive l’aggiornamento periodico del documento, vincola alla correttezza dello stesso il rilascio di autorizzazioni e certificazioni e prevede una fiscalitа agevolata per le spese sostenute dai proprietari. L’esistenza del fascicolo di fabbricato и ampiamente prevista in tante leggi regionali, ma la sua effettiva applicazione и demandata ai Comuni: questi ultimi, puntualmente, ne vanificano presupposti ed effetti, sia per mancanza di risorse finanziarie sia perchй preferiscono non assumere la paternitа di una misura che comporta un esborso per i cittadini e l’emersione di situazioni di abusivismo o irregolaritа. Un intervento legislativo a livello nazionale risulta dunque indispensabile, altrimenti saremo condannati a vivere con sempre maggiore frequenza drammi come quello di Torre Annunziata”.