È finito con una sentenza di condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione il caso di un presunto truffatore che si spacciava per imprenditore immobiliare e che sarebbe riuscito ad ingannare con una serie di false “operazioni” cinque vecchi amici dei tempi del liceo, portando via ai malcapitati circa 230mila euro in totale.
“Lo conosco da metà degli anni ’80, quando ci incontrammo sui banchi di scuola e rimanemmo poi amici”, ha messo a verbale una delle vittime del presunto raggiro. E parlava di M. O., 51 anni milanese, che recuperando piano piano, anche attraverso i social, storiche amicizie o conoscenze, quelle dei tempi del liceo Carducci, scuola della ‘Milano bene’ frequentata negli anni della ‘Milano da bere’, aveva prima di tutto potuto vantarsi degli “affari immobiliari” che aveva messo in piedi.
Almeno così sosteneva lui e quei cinque si sono fidati in tempi e momenti diversi, tra il 2015 e il 2018. A metà 2017, è scritto in una delle denunce, “mi propose di partecipare ad un’operazione immobiliare” e “mi convinse a partecipare asserendo che avrei tratto un buon profitto”. E ha aggiunto: “Ero pure felice nel vedere il mio vecchio amico avere successo imprenditoriale”.
In quel gruppo di ex compagni di scuola, come risulta dagli atti dell’inchiesta del pm Francesco Cajani, c’è chi gli ha bonificato fino a 50mila euro per un presunto affare di ristrutturazione e vendita di un palazzo in via De Amicis. Un altro gli ha versato 20mila euro per entrare in una società di prodotti “cosmetici”, come la presentava lui. Un altro ancora gli ha messo in mano 5mila euro per prendere parte “a speculazioni finanziarie”, senza rivedere un soldo. E così via.
In questo modo rapporti di amicizia datati, quelli che nascono negli anni dell’adolescenza, si sono trasformati in carte bollate, denunce e sospetti.
“Ho appreso da mia sorella, a sua volta vittima di una truffa perpetrata da M. O., che vi sarebbero numerosi altri soggetti che hanno subito la mia stessa sorte”, ha raccontato uno dei cinque raggirati, rappresentati come parti civili dall’avvocato Franco Silva.
Delle vicende del presunto truffatore si era occupata già due anni fa anche la trasmissione tv ‘Le iene’. Poi, lo scorso 6 maggio, è arrivata la sentenza dell’undicesima sezione penale del Tribunale di Milano.
Fonte: Agenzia Ansa