Pur con un calo complessivo delle tariffe, anche nel 2016 si conferma il forte peso delle bollette di elettricità, gas, acqua e rifiuti, che continua ad incidere in maniera determinante sul potere di acquisto delle famiglie. Federconsumatori ha rilevato che per le quattro voci di utenza la spesa complessiva nel 2016 per una famiglia tipo ammonterà a 2.291,50 euro: il +61% rispetto al 2000, il +12% rispetto al 2010, ma, per fortuna, il -2,7% rispetto allo scorso anno. Resta il fatto che l’aumento rilevato negli ultimi 16 anni è circa il doppio rispetto a quello del tasso di inflazione dal 2000 ad oggi, che risulta pari al +33,2%. La stessa considerazione vale per l’incremento dal 2010 ad oggi, periodo in cui l’aumento del tasso di inflazione è stato del +7,5%.
Per quanto riguarda le previsioni per il 2017, nel settore energia e gas il forte calo dei consumi energetici e la rinegoziazione dei contratti take or pay in presenza di un esubero dell’offerta di gas, nonché il prezzo del brent attorno ai 50 dollari al barile e la forte crescita delle rinnovabili in un quadro economico di lenta uscita dalla recessione, fanno ben sperare per una conferma del trend dell’ultimo anno. Questo, sia chiaro, sempre che i benefici che sorgono dalla riduzione dei costi delle materie prime non vengano vanificati dall’aumento degli oneri di sistema sulle bollette elettriche, dagli effetti della tariffa “piatta” per le famiglie mononucleari, e da ulteriori oneri su componenti del gas, cosi come avvenuto negli ultimi 3 anni.
Sul versante dell’acqua si prevede, sempre per il 2017, un incremento medio con il MT2 (metodo tariffario secondo ciclo – 2016/2019) pari al +6%. Sulla Tari è invece in vista un ulteriore ritocco dell’1%. Consideriamo, inoltre, che le spese “obbligate” per la casa stanno registrando un’incidenza sempre più forte in termini percentuali nei bilanci e, di conseguenza, nei consumi delle famiglie italiane.
ANDAMENTO STORICO
Ripercorrendo l’andamento storico delle tariffe, emerge che gli aumenti più pesanti nel periodo sopraindicato (2000/2016) si sono registrati nei rifiuti, pari al +232%. Seguono gli incrementi della bolletta dell’acqua (+100%), energia elettrica (+61%) e gas (+35%). L’inversione di tendenza della spesa annua complessiva media della famiglia tipo registrata negli ultimi due anni è dovuta al calo significativo della bolletta del gas, verificatosi a seguito della riforma varata dall’Authority per l’energia in un contesto di forte calo dei consumi ed eccessivo esubero di offerta sul mercato; nonché a un modesto calo della bolletta elettrica. Un aumento significativo si è verificato invece sul fronte delle bollette dell’acqua a causa dell’applicazione del metodo tariffario per il secondo periodo regolatorio. Per quanto riguarda la Tari 2016, gli importi sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto al 2015.
BOLLETTE SOSPESE
L’Autorità per l’energia ha approvato un provvedimento di urgenza che sospende il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua, emesse o da emettere a partire dal 26 ottobre, anche per la popolazione delle zone colpite dalle nuove scosse di terremoto nell’Italia centrale. La decisione, che fa seguito al provvedimento simile adottato per il terremoto dello scorso 24 agosto, riguarda le forniture di energia elettrica, gas – compresi il gpl e altri gas distribuiti per mezzo di reti canalizzate – e le fatture del servizio idrico integrato per le utenze situate nei Comuni danneggiati dagli eventi sismici, come individuati dai successivi provvedimenti delle autorità competenti. La misura, infatti, verrà applicata dalla data di emanazione da parte delle autorità competenti dei provvedimenti per l’identificazione dei Comuni danneggiati dagli eventi sismici del 26 ottobre 2016 e successivi, e dei provvedimenti straordinari che verranno adottati dal Governo a sostegno delle popolazioni interessate dagli eventi sismici.
La sospensione dei pagamenti delle bollette è un primo provvedimento di urgenza, in vista di nuovi interventi dell’Autorità che potranno prevedere anche l’eventuale introduzione di agevolazioni di natura tariffaria e di futura rateizzazione, come già avvenuto per il terremoto in Abruzzo del 2009 e per quello in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto del 2012. Misure ora in via di predisposizione anche per il terremoto nell’Italia Centrale del 24 agosto scorso (come previsto dal decreto legge 189/16).