[A cura di: Utilitalia]
Recentemente il Ministero dell’Ambiente ha elaborato la proposta definitiva del regolamento con cui sono stabiliti i criteri per la realizzazione di sistemi di misurazione puntuale finalizzati alla realizzazione di un effettivo modello di “tariffa commisurata al servizio reso a copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti”.
Tradotto, come spiega Filippo Brandolini, vicepresidente di Utilitalia “Questo decreto rappresenta un primo tentativo di fare chiarezza in un sistema di norme spesso contraddittorie. Dopo anni di sostanziale immobilismo o di involuzione si pongono le basi per uno strumento tariffario, gestito all’interno del ciclo integrato dei rifiuti, che permetterà lo sviluppo industriale del settore. È fondamentale ed imprescindibile sostituire la tassa sui rifiuti, di impostazione patrimoniale, con un sistema di tariffe che renda più trasparente il servizio e responsabilizzi al tempo stesso tutti gli attori coinvolti: dai cittadini ai gestori. Non dobbiamo quindi perdere l’occasione dei cambiamenti normativi in corso, per raggiungere il miglior risultato possibile su un tema così strategico per il futuro del ciclo dei rifiuti nel nostro paese”.
Tra le novità apportate dal “decreto Madia” sui servizi pubblici locali di interesse economico generale, c’è infatti quella che attribuisce ad Arera (Autorità per la Regolazione per Energia Reti e Ambiente, in cui sarebbe trasformata Authority per l’energia) il compito di predisporre un metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti. Con il passaggio della potestà regolamentare e di indirizzo dal Ministero alla nuova Autorità – secondo la federazione – si deve puntare a superare l’attuale Tari, sostituendola con una tariffa che copra sia i costi di esercizio, sia quelli di investimento. Il Comitato Direttivo ambiente di Utilitalia – riunitosi a Torino nei giorni scorsi – ritiene che il lavoro del ministero sulla tariffa corrispettiva sia una buona base di partenza anche per le nuove normative e per contribuire al raggiungimento degli obiettivi più ambiziosi chiede che siano tenute in conto 8 regole:
1. che la tariffa sia equa, con una chiara e dimostrabile correlazione tra il costo applicato e il servizio;
2. che sia trasparente, in modo che l’utente possa comprendere cosa sta pagando;
3. che sia flessibile nei confronti delle diverse condizioni degli utenti ed affidabile,
4. che sia fondata su norme stabili;
5. deve inoltre essere sostenibile per gli operatori;
6. occorre che sia omogenea su un’area ampia almeno come un ambito territoriale ottimale;
7 la tariffa sia adattabile ai contesti diversificati del Paese;
8. da ultimo, la tariffa deve essere efficace nell’individuare i comportamenti virtuosi e non virtuosi dei cittadini.