Dopo l’approvazione in Commissione finanze del Senato, prende sempre più forma il prestito ipotecario vitalizio: una modalità di finanziamento garantito da una proprietà immobiliare residenziale e alternativo alla “nuda proprietà”, la quale, nel contempo, si sta facendo progressivamente strada tra le fasce sociali più anziane della popolazione.
Positivo, in merito, il commento dell’Associazione bancaria italiana, che spiega la formula: “Il prestito ipotecario vitalizio (Piv), in sostanza, consente al proprietario, al di sopra dei 60 anni, di convertire parte del valore dell’immobile in liquidità per far fronte ad esigenze di consumo. E questo senza lasciare l’abitazione e senza la necessità di ripagare il capitale e gli interessi sul prestito fino alla scadenza del contratto. Una nuova via dunque al credito per i cittadini più anziani, soprattutto per quelle fasce che possono aver bisogno di particolare sostegno”.
Come puntualizza ancora Abi, “la rapida approvazione del provvedimento viene incontro ad esigenze concrete. Il testo del provvedimento recepisce le riflessioni espresse da noi e da numerose associazioni dei consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Asso-consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori) e rappresenta un giusto equilibrio tra le esigenze di trasparenza, consapevolezze e di tutela dei consumatori e la necessità di creare un prodotto che sia economicamente e finanziariamente sostenibile dal mondo bancario”.