Arriva una nuova scadenza per i contribuenti che possiedono immobili nei Comuni che hanno approvato in ritardo le delibere con le aliquote aggiornate.
Un emendamento al testo di conversione del decreto Milleproroghe 2025 prevede, come lo scorso anno, un’estensione del termine per la pubblicazione delle delibere relative alle aliquote IMU applicate nel 2024.
Pertanto, i contribuenti interessati sono chiamati al versamento del conguaglio IMU e TARI 2024 entro la nuova scadenza di fine febbraio.
La normativa di riferimento prevede infatti che ai fini della determinazione delle aliquote IMU, le delibere e i relativi regolamenti debbano essere approvati entro il termine per l’adozione del bilancio di previsione dell’anno di riferimento (28 ottobre), ai fini della pubblicazione sul portale del MEF.
Come già accaduto anche lo scorso anno, sono diversi gli enti che non hanno provveduto nei termini. Un ritardo che quindi rende inefficaci le delibere.
Per questo motivo, un emendamento al testo di conversione in legge del decreto Milleproroghe 2025, prevede un “salvagente” per i Comuni interessati. Di conseguenza viene previsto anche un termine aggiuntivo per il pagamento del conguaglio IMU e TARI.
Per effetto della proroga, dunque, i contribuenti residenti nei quasi 500 Comuni interessati saranno chiamati a pagare la differenza fra quanto versato l’anno scorso in base alle aliquote 2023 e gli importi dovuti per gli eventuali aumenti previsti dalle delibere 2024 rese efficaci dal Milleproroghe.
Il versamento delle somme eventualmente dovute dovrà essere effettuato entro il termine di scadenza del 28 febbraio 2025, senza l’applicazione di sanzioni e interessi.
Ad ogni modo, nel caso in cui il Comune abbia fissato le aliquote IMU in misura inferiore rispetto a quelle dell’annualità precedente, utilizzate per determinare l’importo di acconto e saldo, al contribuente spetterà il rimborso delle somme corrisposte e non dovute sulla base dei nuovi regolamenti.
In questi ultimi tempi si parla sempre più di emergenza abitativa nelle grandi città siciliane.
Certamente siamo in presenza di un fenomeno grave, tragico e purtroppo in crescita, con migliaia di persone e famiglie in attesa di soluzioni dignitose ed adeguate.
L’emergenza abitativa nelle grandi città siciliane, è una questione complessa che affonda le sue radici nei passati decenni e nelle varie Giunte di Governo Regionali e Comunali che si sono susseguite nel tempo senza mai aver avuto la volontà di affrontare realmente la questione.
Questa condizione tragica coinvolge diverse fasce della popolazione siciliana, tra cui famiglie a basso reddito, giovani, disoccupati e migranti.
Le città siciliane, come molte altre in Italia, negli ultimi anni affrontano varie problematiche legate principalmente alla mancanza di alloggi a prezzi accessibili, alla precarietà abitativa, al degrado degli edifici residenziali e alla mancanza di un vero e proprio piano casa in grado di affrontare questa grave emergenza.
Nel 2023, il 5,8% della popolazione siciliana già viveva in condizioni di grave deprivazione abitativa, un dato purtroppo superiore alla media nazionale che è del 5,2%.
Mentre l’incidenza del costo “Casa”, per l’8,2% dei Siciliani, ha superato il 42% rispetto alla loro capacità economica, superando abbondantemente la media italiana del 6,6%.
Questi dati drammatici nel 2023 in Sicilia si sono tramutati in oltre 2.000 provvedimenti di sfratto, registrando un incremento dell’13% rispetto all’anno precedente.
Mentre le richieste di esecuzione di sfratto sono aumentate del 236%, raggiungendo quota 7.104, mentre gli sfratti eseguiti con l’intervento della forza pubblica sono cresciuti del 268%, totalizzando 1.682 casi.
Rendiamoci conto che, la Capitale della Sicilia, Palermo, pur con tutti i suoi atavici problemi, è e rimane una grande città, la quinta in Italia per popolazione, e chi l’amministra ha il dovere e l’obbligo ad attuare una vera programmazione del comparto casa.
Ad oggi a Palermo, secondo gli ultimi dati ISTAT abbiamo ben 2.700 famiglie in piena emergenza abitativa ed inserite in graduatoria per la concessione di un alloggio ERP che però non esiste.
A fronte di questa graduatoria esistono in città anche circa 500 persone senza tetto e senza fissa dimora che vivono oltre i margini della nostra società e senza alcuna prospettiva di poter rientrare nel sistema sociale di Palermo.
L’unica concreta azione che in questi ultimi decenni è stata attivata a Palermo, nel vano tentativo di risolvere questa emergenza, è stata la gestione, con relativa assegnazione, dei beni confiscati, ma ricordiamo a tutti noi che in una città con oltre 800 mila abitanti si parla di circa 13 alloggi, numeri vergognosamente insufficienti.
Da tempo come sindacato inquilini ANIA Sicilia denunciamo la mancanza di un piano casa con una visione urbanistica in grado di ridisegnare lo sviluppo della Città prevedendo nuovi progetti di costruzioni di edilizia residenziale pubblica.
In una nostra passata conferenza, per aver sollevato questo problema, siamo stati accusati di essere dei “cementificatori” del territorio.
Chi dice sempre NO ad ogni soluzione, purtroppo non si rende conto che i numeri delle famiglie in piena emergenza abitativa continuano ad aumentare in maniera esponenziale, grazie anche al recente fenomeno degli “Affitti Brevi” che si va a sommare ai già atavici problemi esistenti.
Oltre al recente fenomeno degli affitti brevi che ha dato il via ad un vergognoso aumento dei prezzi degli affitti, tra le principali cause di questa emergenza vi è certamente l’elevato tasso di disoccupazione presente in città che rende sempre più difficile per molte persone accedere a un’abitazione dignitosa, e la mancanza di case popolari rispetto alla crescente domanda abitativa.
A fronte di quanto evidenziato invitiamo i Sindaci delle grandi città Siciliane ad attivarsi concretamente, di concerto alla Regione Siciliana, a varare nuovi programmi per aumentare la disponibilità di alloggi sociali, progettare la rinascita urbanistica di interi quartieri del centro storico ad oggi completamente abbandonati.
Invitiamo il Governo della Regione Siciliana ad approvare nuove linee di interventi strutturali in grado di realizzare un vero e proprio piano casa siciliano con grandi progetti di riqualificazione urbana, recuperando edifici in stato di abbandono e ricostruendone altri in grado di soddisfare la crescente domanda di alloggi.
La Segreteria Nazionale ANIA
Dal 12 al 14 febbraio 2025, la Fiera di Bergamo ospita CASEITALY EXPO 2025, l’evento internazionale dedicato all’involucro edilizio e al settore delle costruzioni. All’appuntamento fieristico si combina un programma ricco di convegni, laboratori e iniziative correlate.
Il programma, costruito grazie al lavoro di un Comitato Tecnico, affronta argomenti di grande rilevanza come innovazione, sostenibilità e aggiornamenti normativi, rispondendo alle esigenze di un settore in continua evoluzione. Accanto ai convegni, sono previsti momenti di networking, che favoriranno il confronto informale tra aziende, professionisti ed espositori.
CASEITALY EXPO 2025 dedica ampio spazio all’internazionalizzazione delle imprese italiane, con convegni in collaborazione con ICE-Italian Trade & Investment Agency. Saranno esplorate le opportunità offerte da mercati strategici come Marocco, Egitto, Etiopia, Uganda, Grecia, Albania, Romania, Emirati Arabi e Ungheria. Questi Paesi, caratterizzati da una forte crescita infrastrutturale, rappresentano importanti sbocchi per le aziende italiane nel settore dell’edilizia.
ACMI, Assocostruttori Chiusure e Meccanismi Italia, organizza un meeting dedicato all’applicazione dei principi ESG e al bilancio di sostenibilità, offrendo una guida pratica alle aziende per integrare criteri ambientali, sociali e di governance nelle loro strategie operative.
Tra gli appuntamenti organizzati da ANFIT, un convegno dedicato alle sfide e alle opportunità che il mondo del vetro sta affrontando in relazione alla sostenibilità. L’evento si concentrerà sugli sviluppi richiesti dai Criteri Ambientali Minimi (CAM), dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal nuovo Regolamento Prodotti da Costruzione, già in vigore, oltre che sull’imminente Direttiva EPBD “Case Green”.
Il convegno ‘Casa a zero energia: una questione di metodo’ esplorerà i metodi per realizzare edifici a energia zero, con interventi di esperti. Sotto la moderazione dell’Arch. Gianpaolo Gritti, verranno approfonditi clima, impianti, decarbonizzazione e tenuta dell’involucro edilizio.
A CASEITALY EXPO 2025 grande attenzione sarà dedicata non solo ai momenti di dibattito, ma anche alle occasioni di interazione e pratica, grazie al Caseitaly Lab Serramenti. Organizzato in collaborazione con SerramentoBio Academy, il laboratorio offrirà dimostrazioni interattive che coinvolgeranno direttamente i partecipanti. Tra gli appuntamenti, la “Posa del controtelaio e del serramento – posa in opera tenda tecnica su serramento”, l'”Assemblaggio persiana” e il focus sui “Materiali per la posa in opera del serramento”. Ogni attività si terrà nel Padiglione B, offrendo un’occasione unica per approfondire tecniche innovative e confrontarsi con esperti del settore.
Tra i focus principali della manifestazione spiccano anche i temi dell’innovazione tecnologica e della qualità nella posa in opera e della sicurezza. Il congresso “Prevenzione cadute dall’alto e dello stress da calore in edilizia”, organizzato da ATS Bergamo, Edilcassa, Confartigianato e Promoberg, approfondirà temi chiave come la sicurezza nei lavori in quota, l’uso delle piattaforme elevabili e la gestione del rischio da stress da calore. Esperti e istituzioni offriranno strumenti e strategie per migliorare la prevenzione nei cantieri.
Cardinal by Alfercom Srl presenterà un’innovativa soluzione di tracciabilità digitale per il monitoraggio delle fasi di posa e dei materiali utilizzati, un vero passo avanti verso il futuro della qualità nei serramenti.
Numerosi gli incontri tecnici interattivi organizzati da Protocollocasa21 e SerramentoBio Academy in collaborazione con partner come Isolcasa, Resstende, Mungo, Polistamp, SGS e Tecnometal System nell’ambito dei quali verranno affrontati anche aspetti pratici legati all’assemblaggio di persiane e alla posa di controtelai, serramenti, tende tecniche e pergole bioclimatiche.
Normative e certificazioni: i punti chiave per il settore Le questioni normative avranno un ruolo centrale durante i tre giorni di evento, con oltre 10 appuntamenti dedicati.
Tra gli appuntamenti da non perdere, l’incontro promosso dall’Associazione ZENITAL, in collaborazione con FINCO, che esplorerà soluzioni per migliorare comfort ambientale e sicurezza antincendio grazie a cupole e lucernari di nuova generazione nel contesto europeo.
FINCO curerà il convegno sulla progettazione BIM per esplorare i vantaggi del Building Information Modeling, con un focus sull’evoluzione della normativa tecnica e della normativa appalti in materia (Relatori: Pavan, De Gregorio, Sanvito, Baratono, Catta), oltre a partecipare ad un evento sul c.d. “Correttivo Appalti”, curato da SoaGroup. Tra gli altri eventi organizzati da FINCO, anche un convengo di presentazione del nuovo Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) cui parteciperanno, tra gli altri, esponenti della Commissione Europea e dei Ministeri italiani coinvolti nell’applicazione del CPR (Nieto, Serroni, Tinto, Palmeri, Ciotta, Occhiuzzi, Setièn) oltre ad un evento di aggiornamento sulla qualifica del Manutentore Antincendio che vedrà la partecipazione di importanti esponenti dei Vigili del Fuoco e delle principali Associazioni di settore (Paduano, Maione, Patruno, Fornarelli, Giuffrida).
Il convegno “Comunità Energetica Rinnovabile – La rivoluzione Gentile” organizzato da UNAI, si concentrerà sull’evoluzione delle comunità energetiche rinnovabili, con un focus particolare sulle CERA (Comunità Energetiche Rinnovabili Autoprodotte). Saranno analizzate le opportunità offerte dalla propulsione pubblica nella creazione di queste comunità, esplorando il ruolo delle istituzioni e delle politiche pubbliche nel favorire la transizione energetica locale e sostenibile.
Il programma completo dei convegni e delle sessioni tecniche con relative date e specifiche, è consultabile sul sito ufficiale della manifestazione https://caseitalyexpo.it/eventi/
Con il suo focus sull’innovazione, la sostenibilità e l’internazionalizzazione, grazie anche a questi numerosi appuntamenti a calendario, CASEITALY EXPO 2025 offrirà numerose opportunità di aggiornamento, confronto e networking.
A cura di Elisa Barzaghi
È Bergamo la migliore città per qualità della vita in Italia. A incoronarla è la trentacinquesima edizione dell’indagine del Sole24Ore, lanciata nel 1990 per misurare i livelli di benessere nei territori italiani.
All’ultimo posto c’è Reggio Calabria, maglia nera di una classifica che vede le ultime 25 posizioni tutte occupate da province del Mezzogiorno. Mai premiata prima d’ora nella classifica generale, epicentro della pandemia da Covid ormai 5 anni fa, ma già incoronata regina dell’Indice di Sportività 2024, la provincia orobica aveva già scalato diverse posizioni nel 2023 e quest’anno ha scalzato habitué del podio come Trento, al secondo posto, e Bolzano, al terzo.
La top ten è lo specchio di un Paese in cui le grandi città cominciano a manifestare diverse fragilità: l’unica presente è Bologna, al nono posto, in calo di sei posizioni rispetto all’edizione 2023. Per il resto, trionfano le medie province: Monza e Brianza (4° posto), seguite da Cremona e Udine, vincitrice lo scorso anno, Verona e Vicenza. A chiudere, dopo Bologna, è Ascoli Piceno. Vince il versante nord orientale, con tre province lombarde, le due province autonome del Trentino Alto Adige, due venete, una emiliana e una marchigiana.
Le città metropolitane registrano un crollo diffuso: Bologna scende di 7 posizioni, Milano di 4 passando al dodicesimo posto, Firenze (trentaseiesimo posto) segna un -30 dopo essere stata in zona top 10 per tre anni consecutivi e Roma scende di -24 posizioni piombando al cinquantanovesimo posto. Torino perde 22 posizioni, arrivando al cinquantottesimo posto subito davanti alla Capitale. Napoli è penultima, mentre Bari è tra le poche a salire: un aumento di 4 posizioni la porta al sessantacinquesimo posto.
Le classifiche di tappa si confermano sei: Biella vince in “Ricchezza e consumi”; Milano mantiene la sua leadership in “Affari e Lavoro”; Brescia è prima in “Ambiente e servizi”; Bolzano è leader in “Demografia, salute e società”; Ascoli Piceno guida la classifica di “Giustizia e sicurezza”; Trieste è la migliore per “Cultura e tempo libero”. Una menzione speciale va a Firenze che vince la quarta edizione della “Qualità della vita delle donne”, un indice sintetico basato su 12 parametri (tasso di occupazione, imprese femminili, amministratrici donne di imprese e di entri locali, quota di laureate, tra gli altri).
L’indagine del Sole 24 ore fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. La classifica è una media delle medie calcolata su 90 indicatori da fonti certificate (Istat, Banca d’Italia, Istituto Tagliacarne, Infocamere e molti altri), su base provinciale e rapportati alla popolazione residente, divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, salute e società; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
L’obiettivo è rappresentare un concetto multisfaccettato come quello della Qualità della vita indagandone i vari aspetti.
Dei 90 indicatori fanno parte anche dieci indici sintetici che nel corso dell’anno sono stati pubblicati sul Sole 24 Ore: l’Indice del Clima, i tre Indici Generazionali (Qualità della vita di Anziani, Giovani, Bambini); l’Indice di Sportività, l’Indice della Criminalità; Ecosistema Urbano; l’Indice di Fragilità del Territorio; Icity Rank e l’Indice della Qualità della vita delle donne.
Alcuni indicatori sono rimasti uguali a quelli delle precedenti edizioni: dai depositi bancari alla raccolta differenziata, passando per gli iscritti all’Aire e il numero di librerie.
Altri, in totale 27, sono di nuova introduzione: i rischi di frane e alluvioni, le mensilità di stipendio necessarie per acquistare casa, gli omicidi.
L’indagine, che ha debuttato nel 1990, ogni anno si rinnova dando spazio a indicatori che possono raccontare al meglio l’evoluzione della società e dei territori.
Un laboratorio digitale che si avvale dell’intelligenza artificiale e del supercalcolo per accelerare la progettazione di materiali innovativi per le applicazioni energetiche nel fotovoltaico, nelle batterie e negli elettrolizzatori.
È il “prodotto” del progetto IEMAP (Italian Energy Materials Acceleration Platform), al quale partecipano ENEA (coordinatore), Cnr, RSE e l’Istituto Italiano di Tecnologia.
Finanziato dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nell’ambito dell’iniziativa di cooperazione internazionale “Mission Innovation”, il progetto ha consentito di dare vita ad un laboratorio digitale altamente tecnologico e innovativo che segna un cambio di passo nella ricerca sui materiali. Infatti, grazie a sofisticate simulazioni, il sistema consente di ridurre gli esperimenti necessari alla messa a punto di nuovi materiali, ottimizzando il processo di sviluppo e rendendo più brevi i tempi di implementazione.
L’obiettivo è di accelerare il percorso dei materiali innovativi “dal laboratorio all’applicazione pratica”: un procedimento complesso, che sin dalle prime fasi richiede lunghe sperimentazioni per individuare la giusta composizione chimica in grado di rendere efficiente e duraturo il dispositivo finale, ma anche sostenibile e non molto costoso. E’ stata realizzata una piattaforma che combina un database centralizzato che, con procedure informatizzate avanzate, gestisce grandi volumi di dati, applicazioni di intelligenza artificiale e simulazioni realistiche, anche attraverso l’utilizzo del supercomputer CRESCO6 di ENEA. L’intelligenza artificiale elabora i dati ricavati e li utilizza per selezionare nuove possibili sperimentazioni da avviare al fine di trovare i materiali più adatti.
“Dietro questa piattaforma c’è una rete di laboratori che collaborano con le proprie competenze e condividono dati per progettare insieme nuovi materiali nei settori del fotovoltaico, delle batterie e degli elettrolizzatori. I risultati sono una serie di servizi basati sull’intelligenza artificiale e sulla modellistica molecolare, a disposizione delle aziende per una rapida prototipizzazione del materiale. Possono volerci anche quindici anni per progettare un nuovo materiale, mentre con questa metodologia riduciamo enormemente i tempi necessari”, afferma Massimo Celino, ricercatore della Divisione ENEA per lo Sviluppo di sistemi per l’informatica e l’ICT afferente al Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili e responsabile del progetto IEMAP.
“I nuovi materiali rappresentano la chiave di volta dello sviluppo delle tecnologie energetiche: per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, assicurando al tempo stesso la competitività delle nostre industrie, è necessario individuare nuovi materiali, poco costosi ma al tempo stesso efficienti e che non utilizzino materie critiche. La piattaforma realizzata nell’ambito del Progetto IEMAP si candida a diventare un riferimento per la ricerca energetica nazionale ed internazionale”, conclude il ricercatore ENEA.
Comunicato Stampa Enea
Si chiama CASEITALY EXPO 2025 ed è il nuovo evento fieristico di riferimento dedicato all’involucro edilizio, che punta a promuovere in Italia e nel mondo le imprese produttrici di chiusure tecniche, serramenti, schermature solari, lattoneria, coperture e maniglieria.
CASEITALY EXPO 2025 si svolgerà dal 12 al 14 febbraio 2025 presso Fiera di Bergamo. Il nuovo evento verticale è promosso dall’associazione CaseItaly e da Promoberg ed è cresciuto all’interno del contesto federativo di FINCO e in particolare nelle quattro associazioni partner: ACMI, ANFIT, ASSITES e PILE.
Laura Michelini, presidente Caseitaly commenta: “L’associazione Caseitaly di cui sono oggi presidente nasce nel 2017 dalla volontà di queste associazioni operanti nel settore dell’involucro edilizio, che si ritenevano da anni prive di una fiera specializzata sul territorio e che hanno così deciso di creare un progetto innovativo presentato al Ministero che lo ha approvato con la clausola di divulgare Caseitaly partecipando a fiere estere internazionali. Da qui la nostra presenza a 5 fiere internazionali di importanza strategica: Fensterbau, SIB, Budma, Construmat, Batimat e finalmente CASEITALY EXPO 2025 che si terrà a Bergamo.
Per le sue particolari caratteristiche e per i servizi che Fiera di Bergamo mette a disposizione, l’intento è quello di far diventare CASEITALY EXPO la fiera di riferimento del settore dando così la possibilità agli addetti al lavori di promuovere i loro prodotti in un evento particolarmente innovativo, verticale e unico nel suo genere che abbina all’ampia area espositiva per tutte le novità e innovazioni del settore, un programma di convegni, seminari e opportunità di confrontarsi con le sfide del mercato nazionale e internazionale”.
Davide Lenarduzzi, amministratore delegato di Promoberg commenta: “Bergamo è il cuore di un distretto industriale e immobiliare tra i primi a livello europeo. CASEITALY EXPO 2025 riunirà i migliori operatori della filiera, presenterà soluzioni e prodotti, farà incontrare aziende e persone che rappresentano il meglio del made in Italy dell’involucro edilizio. Un contesto espositivo moderno collocato in una posizione strategica a ridosso dell’Aeroporto di Milano Orio International e delle principali reti viarie del nord Italia, per garantire accessibilità e semplicità di spostamento ad espositori e visitatori, italiani e stranieri, la premessa ideale per una Fiera che punta a coinvolgere operatori nell’area del bacino europeo mediterraneo, nord Africa e Balcani”.
Attraverso la presenza di partner d’eccellenza del settore, la manifestazione riunirà le migliori realtà e i potenziali clienti interessati a conoscere gli ultimi sviluppi e le innovazioni nell’ambito di chiusure, serramenti, maniglieria, schermature solari, lattoneria e coperture. Si propone inoltre di condividere con fornitori ed esperti una panoramica sulle innovazioni italiane in tecniche, materiali e attrezzature per l’edilizia, evidenziando le soluzioni più avanzate per affrontare le sfide moderne del settore e ottimizzare i processi di costruzione e ristrutturazione.
CASEITALY EXPO 2025 si fonda sui pilastri fondamentali di sostenibilità, innovazione, Made in Italy, export e competitività mettendo in luce soluzioni sostenibili di avanguardia e celebrando l’ingegno e la produzione italiane e non solo, oltre ad offrire una piattaforma per esplorare opportunità di espansione internazionale e analizzare strategie mirate per rafforzare la competitività nel mercato edilizio globale.
Comunicato stampa
Cassa Geometri rende noto che è giunta l’approvazione dei Ministeri vigilanti alla delibera n.6 del 20 giugno 2024 con cui il Comitato dei Delegati della Cassa ha introdotto modifiche al regolamento di previdenza ed assistenza a favore degli iscritti, al fine di agevolare l’accesso alla pensione di vecchiaia anticipata delle professioniste geometra.
In particolare, la misura interviene sull’art. 3 del Regolamento, prevedendo un regime agevolato temporaneo per le professioniste che raggiungono i requisiti anagrafico-contributivi per l’accesso alla pensione di vecchiaia anticipata: dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2035, infatti, alle professioniste donne viene ridotto l’abbattimento della quota reddituale portandolo dall’1% allo 0,5% per ogni mese di anticipo rispetto all’età di 67 anni.
Allo stesso tempo, anche la quota minima di abbattimento viene dimezzata ad un valore minimo del 6%. Restano invariate le condizioni per i professionisti uomini per i quali è previsto una percentuale più alta di abbattimento della quota calcolata con il sistema reddituale, pari all’1% per ogni mese di anticipo, con una riduzione minima del 12%.
Con questa modifica Cassa Geometri, in linea con quanto previsto nel sistema previdenziale pubblico con “opzione donna”, si propone di sostenere le professioniste che nel corso della loro vita professionale si sono trovate in situazioni svantaggiose per le difficoltà nel conciliare vita privata e lavoro.
In particolare, l’intervento mira a tutelare quella fascia di professioniste che, avendo iniziato a svolgere la professione negli anni ’80 e ’90, quindi, in un contesto sociale penalizzante per il genere femminile e di discriminazione nell’accesso e svolgimento della professione, non potranno beneficiare di un assegno pensionistico adeguato.
Tale situazione, infatti, ha inciso sulla capacità reddituale delle professioniste che, dalle rilevazioni condotte dalla Cassa, risulta essere tra il 30% e il 50% inferiore – a seconda dell’area geografica – rispetto a quella dei colleghi uomini.
“Questa delibera segna un ulteriore passo avanti nella costruzione di un sistema previdenziale equo e sostenibile – commenta il Presidente di Cassa Geometri Diego Buono – andando a compensare quegli effetti discriminatori che 30-40 anni fa hanno leso i diritti fondamentali delle donne geometra come la conciliazione lavoro e famiglia e la genitorialità, oggi al centro delle politiche di welfare della Cassa”.
Prosegue Buono: “Con questa ultima approvazione ministeriale, abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati volti a garantire un sistema previdenziale e assistenziale sempre più solido e orientato al futuro della categoria, assicurando una sostenibilità nel lungo periodo senza trascurare l’adeguatezza delle prestazioni future. In virtù di questo, offriamo un particolare supporto alla platea femminile attraverso azioni di welfare strategico che ne favoriscano il benessere e la crescita professionale”.
Comunicato stampa
Il tema della casa è un tema di cui la politica sembra occuparsi poco, che raramente è al centro del dibattito pubblico. Eppure, se la politica deve stare vicino ai cittadini e ai problemi concreti delle persone, quello dell’abitare dovrebbe essere una priorità nell’agenda di qualunque Governo.
Oggi la difficoltà a trovare un tetto non condiziona solo la vita dei più poveri ma rende difficile per i giovani costruirsi una vita autonoma, limita la possibilità di andare all’università per chi deve cambiare città per farlo e, nelle città, trovare casa a costi accessibili con gli attuali stipendi medi diventa molto difficile di fronte agli aumenti continui dei costi per l’acquisto e per l’affitto.
Solo politiche pubbliche all’altezza possono aiutare le persone a rispondere al loro bisogno di soluzioni abitative.
La scelta del Governo e del Ministero di Salvini è stata quella opposta, cioè di cancellare i finanziamenti per il sostegno degli affitti e della morosità incolpevole, restare inerte di fronte all’aumento degli affitti brevi che riduce la disponibilità di alloggi per le famiglie e non proporre nulla.
Il cosiddetto “Piano casa” di Salvini si è limitato a condonare i piccoli abusi edilizi, senza intervenire per affrontare i problemi di chi la casa non la trova.
Mentre gli affitti sono aumentati del 10% in due anni, 600mila persone sono in lista di attesa per le case popolari, tante famiglie devono destinare metà del proprio reddito alla casa, quindi, il Governo ha deciso di non fare nulla che sia all’altezza della gravità dei problemi.
Di fronte all’inerzia del centrodestra, il Comune di Milano ha deciso invece di fare del tema della casa la priorità dell’azione di governo della città.
Di fronte al rischio che il caro affitti non consenta più a chi ha uno stipendio medio di vivere a Milano, la Giunta Sala ha messo in campo un piano di interventi con l’obbiettivo di mobilitare risorse pubbliche, della cooperazione e del privato sociale per dare risposte concrete.
Il Comune di Milano si muove su due fronti.
Il primo è quello delle case popolari di proprietà del Comune e gestite da MM, con l’intento di recuperare al più presto le centinaia di alloggi vuoti perché hanno bisogno di manutenzione. Milano investirà risorse per questo e faciliterà la possibilità per gli assegnatari di entrare e occuparsi della ristrutturazione.
L’altro fronte è quello che ha come obbiettivo quello di realizzare 10mila alloggi da affittare a canoni accessibili per chi guadagna trai 1.200 e i 1.500 euro. A questo scopo il Comune, per abbattere i costi di costruzione, ha deciso di mettere a disposizione diverse aree di sua proprietà e altre risorse. In questo contesto sono già stati avviati bandi per 3.000 alloggi.
Sulla casa, insomma, si possono e si devono mettere in campo politiche pubbliche. Sulla volontà di farlo o meno si misura la vicinanza ai bisogni e ai cittadini.
Sen. Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato
Fiera Bolzano e Agenzia CasaClima annunciano la nuova edizione di Klimahouse, la fiera dell’edilizia sostenibile che si terrà dal 29 gennaio all’1 febbraio 2025.
Tema centrale del Klimahouse Congress è la rigenerazione urbana. Titolo dell’evento: “Trasformare spazi, Trasformare vite, Costruire il Futuro”. Durante la due giorni del congresso, i partecipanti potranno approfondire esempi concreti di rigenerazione urbana che vanno dalla riqualificazione di spazi pubblici alla trasformazione di edifici dismessi in centri culturali, coworking e aree verdi.
Il congresso offrirà una panoramica su come i progetti di rigenerazione urbana non solo migliorano l’aspetto delle città, ma contribuiscono anche a creare ambienti più vivibili, inclusivi e sostenibili.
Klimahouse 2025 rappresenta un’occasione imperdibile per addetti ai lavori del settore costruzioni, ingegneri, architetti, progettisti, professionisti, ma anche appassionati di sostenibilità e innovazione per approfondire il tema della rigenerazione urbana e scoprire come le trasformazioni architettoniche possano avere un impatto positivo sulla vita delle persone e delle comunità.
Con l’inizio del nuovo anno, il termine ultimo per le strutture ricettive per ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è ufficialmente arrivato. A seguito di questa scadenza, sono partiti i controlli per garantire la conformità alla normativa vigente.
Bed-and-breakfast.it, riconosciuto come il principale operatore italiano nel settore delle piattaforme di viaggio, da mesi è impegnato a sensibilizzare sul tema e a mettere in luce l’importanza di adempiere a questa nuova regolamentazione sia ai propri utenti che riportando l’attenzione ai media.
Oggi la piattaforma annuncia di aver completato l’oscuramento di 660 strutture prive di CIN, portando la percentuale di strutture in regola dal 94% al 100%. Tutti i codici CIN delle strutture presenti sulla piattaforma sono stati verificati manualmente per assicurare trasparenza e legalità, costituendo il primo caso in Italia in cui una piattaforma ha completato questo processo e segnando così un passo significativo verso la legalità e la conformità normativa. Inoltre, la metà delle strutture attualmente oscurate risultano già in possesso del CIR e potranno essere reintegrate una volta ottenuto il CIN.
“Sappiamo che molte strutture non sono ancora riuscite a ottenere il CIN a causa di ritardi indipendenti dalla loro volontà. A queste realtà vogliamo dire che siamo al loro fianco, pronti a supportarle in ogni modo possibile. Confidiamo che le difficoltà vengano presto risolte e che tutti possano conformarsi alla nuova normativa senza penalizzazioni. Continueremo a lavorare con serietà e passione per garantire un servizio di qualità, attento alle esigenze di chi ci sceglie.” Commenta il founder di Bed-and-breakfast.it Giambattista Scivoletto.
Tale verifica è anche necessaria per contrastare il fenomeno delle strutture abusive, un problema diffuso come dimostrato da notizie recenti avvenute nella città di Napoli, dove alcune attività ricettive hanno utilizzato codici CIN falsi per iscriversi alle piattaforme online.
“Contrastare tali pratiche è fondamentale per tutelare non solo gli ospiti e gli operatori onesti del settore, ma anche per garantire un ambiente di lavoro sicuro, etico e conforme alle normative. È necessario intervenire con decisione per prevenire abusi, frodi e comportamenti ingannevoli che possano danneggiare la qualità e la reputazione del mercato turistico. Solo attraverso azioni concrete possiamo creare un sistema che promuova trasparenza e fiducia, proteggendo i diritti di tutti i soggetti coinvolti,” ha dichiarato Giambattista Scivoletto.
A differenza di molte OTA (Online Travel Agencies), che non hanno ancora intrapreso azioni nonostante l’obbligo di oscurare le strutture prive di CIN, questa iniziativa rappresenta un esempio di responsabilità nel mercato turistico italiano.
Comunicato stampa Bed-and-Breakfast.it