Conto alla rovescia per Expocasa che sabato 28 settembre apre all’Oval Lingotto di Torino. Organizzato da GL events Italia, fino a domenica 6 ottobre il Salone più longevo del Nord Ovest d’Italia propone soluzioni di arredo per la casa e per il contract, oltre che consulenze tecniche e progettuali gratuite. A inaugurare il salone, alle 11.00 del 28 settembre il dibattito “Slow life, slow kitchen. Per una nuova etica dell’abitare” con l’intervento di Giampaolo Allocco, designer pluripremiato in Italia e all’estero. Seguiranno gli interventi istituzionali che si concluderanno con il taglio del nastro.
Partner d’eccezione dell’edizione 2024 sarà Graphic Days, evento chiave nel panorama torinese dedicato al design, alla grafica e alla comunicazione visiva, che per Expocasa curerà la mostra dell’artista Anthony Burrill. Il graphic artist dedica all’evento l’inedito poster I am happy here, che sintetizza il piacere di visitare l’evento, di essere a Torino, di poter scegliere in un unico luogo tutte le soluzioni di arredo per la casa, ma anche di essere felici nella propria abitazione, circondati dalle cose che si amano.
I am happy here riflette anche la novità che, prima fiera in Italia, GL events Italia introduce nella 61ª edizione di Expocasa: il progetto “Piano Terra”, suggestivo titolo che evoca il mondo della casa e del pianeta e che si traduce nella scelta di creare una foresta in Guatemala, la cui estensione è pari ai 10.000 metri quadrati senza moquette nei corridoi della manifestazione. Nel paese centroamericano sono stati già piantati 1.124 alberi. Nei primi 15 anni si stima che questa operazione possa contribuire ad assorbire 554kg di anidride carbonica. Il progetto è realizzato in collaborazione con zeroCO2 (società benefit che contrasta la crisi climatica e supporta le comunità rurali attraverso la riforestazione dei terreni degradati).
«Expocasa è un punto di riferimento per il settore dell’arredo e quindi è anche un’opportunità per riflettere su come il nostro modo di vivere e arredare gli spazi possa contribuire positivamente all’ambiente – dichiara Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia -. Con il progetto “Piano Terra”, vogliamo unire l’innovazione del design con la sostenibilità, piantando alberi da frutto che contribuiscono ad abbattere l’impronta ambientale della manifestazione e offrono un supporto concreto alle comunità in Guatemala. Crediamo fermamente che Expocasa possa essere un esempio di come l’impegno nel design possa sposarsi con un futuro più sostenibile, per poter davvero sempre dire “I am happy here”».
Expocasa 2024 sarà l’occasione per cercare soluzioni originali e uniche per esaltare i propri ambienti. I 150 espositori, infatti, portano qui un ventaglio di proposte che spaziano dal classico al contemporaneo, dall’eclettico al minimalista, con grandi nomi come Nicoletti, Snaidero, Scavolini, Tempur, Riflessi, Tomasella, Stosa, Maronese, Leroy Merlin e molti altri.
Tra i nuovi marchi che fanno il loro ingresso all’Oval per la prima volta: nei 100 metri quadrati della Design Square ci sarà Kriptonite (presentato da Linea Nuova) che propone sistemi in alluminio di ispirazione industriale, pezzi iconici di design realizzati attraverso una produzione artigianale. Tra i protagonisti della nuova area vintage e modernariato ci saranno Sesaan Design Studio, che presenta opere di designer italiani e internazionali, Entropia Design, che nei suoi allestimenti mescola oggetti e arredi di differenti epoche facendoli dialogare tra loro, oltre all’Associazione Balon che ha programmato per i visitatori molti workshop dedicati al piccolo restauro. Nell’area tecnica ci sarà Bracco Serramenti, che offre soluzioni per chiudere, arredare e proteggere gli ambienti domestici. Ma a Expocasa non si parlerà solo di ambienti domestici, ci sarà spazio anche per quelli alberghieri e ricettivi, il cosiddetto contract, grazie un percorso realizzato in collaborazione con Federalbeghi Torino. Un tragitto che si intreccia e talvolta si sovrappone con quello riservato al design inclusivo, in collaborazione con CPD, Consulta per le persone in difficoltà. Entrambi i percorsi si arricchiscono di workshop e tavole rotonde inserite nel ricco programma di appuntamenti del Salone.
Expocasa 2024 ospita inoltre le proposte di arredo o complemento realizzate da giovani designer under 35, raccolte attraverso la “Design Call”, ispirate ai criteri di accessibilità, sostenibilità, territorialità, innovazione e funzionalità.
Nei 20.000 metri quadrati dell’Oval torna anche la mostra “l’arte a casa tua” che dopo il successo dello scorso anno propone un nuovo un percorso immersivo nelle arti catapultate nell’ambiente domestico, sull’onda di una tendenza che vede fondere l’arte con l’arredamento. Lo stand sarà animato da pittura, scultura, fotografia e installazioni di 11 artisti emergenti.
Non meno importante, Expocasa è un punto di riferimento anche per chi è in cerca di supporto tecnico, preventivi, consigli, soluzioni personalizzate, un terreno di confronto verso progettualità che potranno essere sviluppate nei mesi successivi.
Anche quest’anno, inoltre, Expocasa avrà tra i propri partner Orticola del Piemonte che il 5 ottobre dalle 14.30 presenterà l’edizione 2024 di FLOReal, in programma dall’11 al 13 ottobre nella Palazzina di Caccia di Stupinigi, e racconterà il progetto del Festival del Verde che a maggio 2025 festeggerà la terza edizione. Orticola del Piemonte inoltre garantirà lo sconto di un euro sul prezzo d’ingresso a FLOReal a tutti coloro che si presenteranno con il biglietto di Expocasa.
Expocasa sarà dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 21.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 21.00 all’Oval Lingotto Fiere di Torino (via Giacomo Matté Trucco, 70). Per la prima volta un secondo accesso, che facilita i visitatori che arrivano alla stazione ferroviaria Torino Lingotto e alla fermata della Metropolitana Italia 61. Per chi arriva da fuori e desidera pernottare a Torino Federalberghi offre un servizio di prenotazioni alberghiere attraverso un widget dedicato e accessibile dal sito di Expocasa. L’ingresso è gratuito, previo accredito.
Expocasa è organizzata da GL events Italia con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di commercio di Torino e Ascom. Partner Expocasa 2024.
Le anime di Expocasa
• Area arredo e complemento, con cucine, living, camere da letto, camerette, bagno e benessere, falegnameria.
• Area vintage per stimolare il gusto del pubblico di Expocasa, in una ricerca continua del bello attraverso contrasti originali tra l’antiquariato, il modernariato, il design ed il nuovo all’interno del proprio spazio abitativo. Per dare vita a spazi che evocano un senso di familiarità, ma con una funzionalità e un’estetica aggiornata.
• Design square, un volume di 100 metri quadrati con un allestimento total black che all’interno propone una selezione di brand esclusivi.
• Area tecnicasa, con artigianato, domotica, pavimentazioni, materiali e finiture, serramenti, climatizzazione, sicurezza, ristrutturazioni. Due sezioni che si intersecano con percorsi dedicati all’accessibilità.
Design call
Design call è il primo contest rivolto a giovani designer ideato da GL events Italia in occasione della 61ª edizione di Expocasa. Design Call invita designer under 35 a presentare le proprie proposte di arredo o complemento, già commercializzate o prototipi, che seguano i criteri di accessibilità, sostenibilità, territorialità, innovazione e funzionalità. Dieci oggetti saranno infatti selezionati per essere esposti nei giorni della manifestazione. Tutti i progetti candidati ritenuti pertinenti saranno pubblicati sul sito della fiera.
I am happy here
“I am happy here” offre una raccolta immersiva di opere e oggetti provenienti dall’archivio, esposti per la prima volta in Italia durante il festival Graphic DaysⓇ nel 2022. Conosciuto per il suo stile di comunicazione persuasivo e ottimista, i suoi messaggi sono diventati un vero mantra per la comunità di design e non solo. L’esposizione presenta i lavori realizzati negli ultimi tre decenni della sua carriera: accanto alle collezioni più familiari, la mostra ripercorre la sua formazione come studente sino ad arrivare alle opere più recenti e mai viste prima. Manifesti tipografici e stampe serigrafiche offrono dunque a chi guarda un viaggio immersivo nello studio e nel processo creativo di questo iconico artista. In occasione della collaborazione con Expocasa Anthony Burrill ha realizzato l’opera inedita “I am happy here” che dà il titolo all’esposizione.
L’arte a casa tua
Dopo il successo dell’edizione 2023, torna il format “l’arte a casa tua” attraverso il quale Expocasa vuole unire l’arte con il concetto di casa, due mondi che sempre più spesso si stanno fondendo tra di loro.
L’arte, intesa come qualsiasi forma di attività dell’uomo ed esaltazione del suo talento inventivo e della sua capacità espressiva, viene presentata in uno stand espositivo in cui le varie espressioni pittura, scultura, installazioni e fotografia si uniscono per dare vita ad un nuovo progetto inteso come precursore di idee e di innovazione per la casa.
Un progetto che vuole compenetrare l’idea di casa nella sua totalità. All’interno dello stand saranno presenti artisti emergenti selezionati che spaziano nella loro ricerca dal semplice oggetto di design (inteso come pezzo unico e opera d’arte) alle più complesse installazioni artistiche per abitazioni e clientele più ambiziose. L’intento è portare l’osservatore in un percorso immersivo nelle arti catapultate in un ambiente domestico.
Gli artisti selezionati sono:
• Barbara Caputo
• Daniea Barzagli
• Dario Pilato
• Edo
• Gc Light
• Lovati
• Maria Eitle Vozar
• Maria Velia Simone
• Mr.Yeah
• Riccardo Ten Colombo
• Vittorio Mandelli
Da ricordare
• L’ingresso è gratuito, previo accredito online
• Giornalisti: Accredito press / media – Expocasa 2024
• Orari dal lunedì al venerdì: 15.00 – 21.00
• Orari sabato e domenica: 10.00 – 21.00
• INGRESSO NORD: Oval Lingotto di Torino – (via Giacomo Matté Trucco, 70) per chi arriva in auto
• INGRESSO SUD: per chi si reca ad Expocasa con il trasporto pubblico o per chi arriva alla stazione ferroviaria Torino, collegata direttamente all’ingresso grazie al nuovo sottopasso pedonale.
• Per chi arriva da fuori e desidera pernottare a Torino Federalberghi offre un servizio di prenotazioni alberghiere attraverso un widget dedicato e accessibile dal sito di Expocasa.
Ufficio stampa
Resterà in vigore anche per tutto il 2025 la ‘PLACET in deroga’, l’offerta introdotta da ARERA per accompagnare i clienti gas non vulnerabili nel passaggio al mercato libero avvenuto quest’anno.
L’offerta PLACET in deroga, con condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità ma con componente fissa annuale definita dal venditore, quest’anno è stata applicata ai clienti non vulnerabili, famiglie e condomìni, che con la fine del mercato tutelato del gas non avevano ancora sottoscritto un contratto di fornitura nel mercato libero.
L’Arera ha stabilito che i venditori dovranno inviare, ai clienti attualmente titolari di un’offerta PLACET in deroga, una comunicazione scritta e separata dalla bolletta entro il 30 settembre 2024.
Con tale comunicazione proporranno il rinnovo, per l’anno 2025, alle condizioni economiche più vantaggiose per il cliente tra la PLACET in deroga (che lascia al venditore la sola possibilità di stabilire componente fissa di commercializzazione) e la PLACET ordinaria (che lascia al venditore la possibilità di stabilire sia la componente fissa, sia la componente variabile di commercializzazione).
Solo qualora le condizioni economiche non subiscano variazioni rispetto a quelle attualmente applicate, il venditore potrà comunicare il rinnovo nella prima bolletta utile senza una comunicazione a parte.
Le nuove condizioni entreranno in vigore il 1° gennaio 2025 e avranno validità 12 mesi, a meno che il cliente non decida di sottoscrivere un’offerta diversa sul mercato libero.
“L’Autorità ha deciso di prorogare l’offerta PLACET in deroga per dare più tempo ai clienti di esercitare una scelta maggiormente informata e una partecipazione più attiva alle dinamiche del mercato libero”, spiega Stefano Besseghini, presidente ARERA. Precisa: “La PLACET in deroga, infatti, consente ai clienti di confrontare facilmente le condizioni contrattuali ed economiche”.
I valori della componente fissa annuale determinata da tutti i venditori che forniscono clienti titolari di offerte Placet in deroga, in vigore dal 1° gennaio 2025, saranno pubblicati sul sito www.arera.it.
Dal 28 settembre al 6 ottobre 2024 torna Expocasa, appuntamento più longevo del Piemonte tra quelli rivolti al grande pubblico. Organizzato da GL events Italia negli spazi dell’Oval di Torino, alla sua 61ª edizione del Salone si veste di novità. Per la prima volta ci sarà: la “Cucina di Expocasa”, animata da show cooking con talent e influencer ed eventi; la “Design call”, un contest rivolto a giovani designer per selezionare soluzioni innovative e attente alla sostenibilità; un’area dedicata al modernariato e al vintage; un inedito “Expocasa Off” che coinvolgerà il design in tutto il territorio. L’ingresso resta gratuito.
«Questa manifestazione è una delle nostre rassegne più rilevanti. Attraverso Expocasa siamo orgogliosi di contribuire alla vitalità di una filiera di grande importanza nel sistema economico regionale – commenta Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia -. Per gli espositori infatti, è l’occasione per intercettare nuovi acquirenti e avviare trattative che per molti incidono sul fatturato annuo dal 30 al 60%. Per i visitatori è un’occasione unica di avere a disposizione una grande offerta di qualità e di interazioni con professionisti».
Con 60 anni di esperienza, Expocasa riesce sempre a trovare nuove idee per sedurre il pubblico. Così, per la 61ª edizione amplia i propri confini e si arricchisce di Expocasa Off, un programma di appuntamenti che varca le frontiere dell’Oval conquistando spazi sul territorio piemontese, con quartieri, showroom e negozi che diventano i protagonisti dello stile che contraddistingue la rassegna.
Uno stile che parte dal gusto per il design, tra grandi nomi e nuove proposte. Infatti, Expocasa celebra questo settore, per il quale già nel 2014 Torino è stata designata Creative City UNESCO, diventando l’unica città italiana vincitrice che ha identificato la creatività come fattore strategico per lo sviluppo. L’edizione 2024 del Salone ospita quindi per la prima volta la “Design Call” progettata per selezionare dieci oggetti d’arredo creati da giovani designer under 35, le cui proposte saranno esposte nei 9 giorni del Salone. Oggetti unici che offriranno al grande pubblico una visione innovativa e fresca del mondo del design. La call sarà pubblicata l’1 luglio su Expocasa 2024.
L’amore e la propensione per il design abbraccerà anche la passione per il cibo. Lo farà nella “Cucina di Expocasa” uno spazio speciale che proporrà il susseguirsi di live show giornalieri, con il coinvolgimento di content creator, chef, associazioni gastronomiche, scuole che parteciperanno utilizzando i prodotti e gli arredi dei partner.
Altra novità: accanto al nuovo ci saranno oggetti di antiquariato e modernariato, sulla scia della tendenza ad abbinare elementi contemporanei con stili e influenze del passato per dare vita a spazi che evocano un senso di familiarità, ma con una funzionalità e un’estetica aggiornata.
Imperdibile per il grande pubblico, irrinunciabile per architetti, interior designer e professionisti, Expocasa ancora una volta sarà la vetrina in cui scoprire e acquistare soluzioni di qualità per tutti gli ambienti, usufruire di supporto tecnico per informazioni e consulenza. Due le sue principali anime: l’area arredo e complemento – con cucine, living, camere da letto, camerette, bagno e benessere, falegnameria – e l’area tecnica – con artigianato, domotica, pavimentazioni, materiali e finiture, serramenti, climatizzazione, sicurezza, ristrutturazioni. Due sezioni che si intersecano con percorsi dedicati all’accessibilità e, in collaborazione con Federalberghi, al contract (il comparto turistico-ricettivo).
Tanta scelta in un unico luogo, dove la matericità è protagonista assoluta. In un’era sempre più digitale, infatti, a Expocasa l’esperienza sensoriale si intreccia con l’autenticità dei materiali. Qui, ogni dettaglio è studiato per valorizzare la presenza degli oggetti, invitando i visitatori a riscoprire il piacere della realtà palpabile, accompagnati dall’accoglienza di personale esperto. Il contesto dinamico, proiettato verso il futuro, resta accogliente e vivibile, offrendo un’esperienza coinvolgente, dove innovazione e comfort si fondono, ricercando il costante equilibrio tra modernità e abitabilità.
Expocasa sarà dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 21.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 21.00 all’Oval Lingotto di Torino (via Giacomo Matté Trucco, 70). Doppio l’accesso al Salone per facilitare i visitatori che arrivano dalla stazione ferroviaria Torino Lingotto e dalla fermata della Metropolitana Italia 61.
Expocasa: i numeri del 2023
• 40.000 ingressi
• Composizione dei visitatori:
o 30% famiglie
o 45% da coppie
o 10% operatori del settore arredo
o in crescita le visite in gruppo o con amici
• overbooking agli sportelli per incontrare gli esperti di settore, con più di 170 incontri in 9 giorni.
• 1.000 iscritti a 60 eventi con eccezionale partecipazione all’appuntamento dedicato agli incentivi fiscali per gli interventi di abbattimento barriere architettoniche, in collaborazione con Ordine degli Architetti e CPD-Consulta per le persone in difficoltà
• Aree di maggiore interesse: cucina e living
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L’acqua, nonostante rappresenti un bene essenziale per la vita di ogni essere umano, viene quotidianamente sprecata in modo massiccio.
Secondo i dati diffusi dall’Agenzia europea per l’ambiente, infatti, in Europa il consumo medio di acqua dolce pro capite al giorno è di circa 144 litri, una cifra tre volte superiore a quella stabilita per le esigenze umane di base.
L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, con l’obiettivo di ridurre lo spreco di questo bene essenziale, ha elaborato e diffuso alcune piccole regole di sostenibilità per risparmiare acqua:
• Risparmiare acqua in bagno – Evitare che l’acqua continui a scorrere quando non serve, ad esempio quando ci si lava i denti o durante l’operazione di rasatura della barba. Optare per una doccia invece del bagno in vasca, perché quest’ultimo richiede un consumo di acqua fino a 4 volte maggiore della doccia.
• Lavaggio di frutta e verdura – Nella preparazione dei pasti, si consiglia di lasciare a mollo frutta e verdura in una bacinella e risciacquarle velocemente. Scongelare gli alimenti all’aria o in un recipiente e non sotto l’acqua corrente. Sporcare solo le stoviglie che servono. Per servire acqua fredda in tavola, mettere in frigo qualche bottiglia e non far scorrere l’acqua corrente inutilmente.
• Risparmiare acqua con le pulizie – Non lavare le stoviglie a mano e utilizzare la lavastoviglie soltanto a pieno carico, diminuendo la frequenza dei lavaggi. Il medesimo metodo vale anche per la lavatrice. Sostituire i vecchi elettrodomestici con modelli provvisti della nuova etichetta energetica. Evitare l’eccessivo uso di detersivi per la pulizia della casa, in quanto richiedono un maggior consumo di acqua per il risciacquo.
• Perdite di acqua – Riparare il rubinetto che gocciola e applicare un riduttore di flusso, per regolare il getto d’acqua; riparare lo sciacquone che perde e installare un sistema in grado di erogare la quantità di acqua strettamente necessaria. Controllare regolarmente il contatore e, quando ci si assenta da casa per le vacanze, chiudere il rubinetto centrale dell’acqua.
• Riutilizzo – L’acqua del deumidificatore o del condizionatore può essere utilizzata per il ferro da stiro. Quella di cottura della pasta, che possiede un notevole potere sgrassante, per il primo lavaggio di piatti, posate e pentole. L’acqua che viene lasciata scorrere in attesa che arrivi quella calda può essere raccolta in un recipiente e utilizzata al posto di un “tiro” di sciacquone o per lavare i pavimenti. Per bagnare piante e fiori si può riutilizzare l’acqua usata per lavare frutta e verdura o quella piovana raccolta in precedenza.
Comunicato stampa
Il Parlamento Europeo ha approvato – a larga maggioranza – un provvedimento relativo al diritto alla riparazione. Per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale Europea manca ancora la valutazione del Consiglio UE, che però non dovrebbe comportare né una bocciatura né modifiche al testo, anche in considerazione del larghissimo consenso politico che si è manifestato nell’aula di Strasburgo.
Era da molti anni che in Europa veniva evidenziata la necessità di un quadro di regole più chiaro sulla riparazione dei beni di largo consumo. Già nel 2021 l’Unione Europea aveva pianificato di intervenire sull’utilizzo dell’obsolescenza programmata per ridurre il quantitativo di elettrodomestici riparabili che vengono dismessi e smaltiti.
Secondo i dati raccolti dalla Commissione europea, arriva ad un ammontare annuo di 12 miliardi di euro il danno economico subito dai cittadini europei costretti a sostituire prodotti e dispositivi che invece potevano essere riparati.
A questi numeri si aggiunge il danno ambientale provocato.
Infatti, lo smaltimento prematuro di questi beni, che produce 261 milioni tonnellate di emissioni equivalenti di anidride carbonica, contribuisce al cambiamento climatico provocando il consumo di risorse per 30 milioni di tonnellate e generando 35 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno.
Con l’approvazione di questo provvedimento, dunque, l’Unione Europea si è posta l’obiettivo di ridurre gli sprechi seguendo il concetto di economia circolare.
La normativa sul diritto alla riparazione si propone quindi di agire su due fronti:
• fornire chiarimenti sull’obbligo per i fabbricanti di riparare, quando possibile, i beni mal-funzionanti o non più funzionanti;
• incoraggiare i consumatori a prolungare il ciclo di vita di un prodotto attraverso la sua riparazione.
Nello specifico, la nuova normativa UE obbliga i fabbricanti di prodotti al consumo a fornire servizi di riparazione tempestivi ed economici e a informare i consumatori sul loro diritto alla riparazione.
Le merci in garanzia legale beneficeranno di un’ulteriore estensione di un anno, incentivando ulteriormente il consumatore a scegliere la riparazione al posto della sostituzione.
La normativa sul diritto alla riparazione si riferisce ai beni di consumo come vengono definiti nella direttiva UE 771 del 2019. È quindi incluso “qualsiasi bene mobile materiale”, compresi quelli che incorporano o sono interconnessi “con un contenuto digitale o un servizio digitale”. Nella definizione, rientrano, di fatto, moltissimi oggetti utilizzati nella vita quotidiana, come gli elettrodomestici e tutti i più comuni dispositivi elettronici.
I produttori dovranno fornire pezzi di ricambio e strumenti ad un prezzo ragionevole e non potranno ricorrere a clausole contrattuali, tecniche hardware o software che ostacolino le riparazioni. In particolare, non potranno impedire l’uso di pezzi di ricambio di seconda mano o stampati in 3D da parte di riparatori indipendenti, né potranno rifiutare di riparare un prodotto “solo per motivi economici o perché è stato precedentemente riparato da qualcun altro”.
Con il termine Indice di riparabilità si intende l’indicazione (con un simbolo grafico) che mostra il livello di facilità con la quale un dispositivo può essere riparato.
Non tutti, infatti, sono pensati per essere smontati. Anzi, sovente l’utilizzo di colla per assemblarne i vari componenti rende lo smontaggio molto difficoltoso, se non impossibile.
Il diritto alla riparazione diventa quindi uno strumento nelle mani degli utenti per effettuare scelte sempre più consapevoli.
“Una volta scaduta la garanzia legale, il produttore sarà comunque tenuto a intervenire sui prodotti domestici più comuni, che sono tecnicamente riparabili ai sensi della normativa UE, come lavatrici, aspirapolvere e smartphone. L’elenco delle categorie di prodotti potrà in seguito essere ampliato. I consumatori potranno anche prendere in prestito un dispositivo mentre il loro è in riparazione o, in alternativa, optare per un apparecchio ricondizionato”, è scritto nel comunicato diramato dall’Europarlamento.
Inoltre, ai consumatori potrà essere fornito un modulo europeo di informazione per aiutarli a valutare e confrontare i servizi di riparazione.
E ancora, per agevolare il processo di riparazione verrà creata una piattaforma online europea con sezioni nazionali “per aiutare i consumatori a trovare facilmente negozi di riparazione locali, venditori di beni ricondizionati, acquirenti di articoli difettosi o iniziative di riparazione gestite dalla comunità”.
Infine, la nuova normativa prevede che per rendere le riparazioni più accessibili, “ogni Paese membro dovrà attuare almeno una strategia per promuovere le riparazioni, ad esempio buoni d’acquisto o fondi per la riparazione, campagne di informazione, corsi di riparazione o sostegno agli spazi di riparazione gestiti dalla comunità”.
I Paesi membri, dopo l’approvazione del Consiglio Ue, avranno 24 mesi di tempo per recepire la normativa sul diritto alla riparazione.
In un’abitazione possono trovarsi beni che hanno un grande valore non soltanto economico, ma anche affettivo, ed è quindi più che comprensibile cercare di proteggerli al meglio da eventi imprevisti, tra cui anche il furto e la rapina.
La questione non è di poco conto. Il 2° Rapporto dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa realizzato dal Censis in collaborazione con Verisure Italia mostra che il furto in casa è un’esperienza molto diffusa: 9 milioni di italiani ne hanno subito almeno uno.
Ecco quindi che può valere la pena di conoscere più da vicino le caratteristiche di un’assicurazione che tuteli in caso di rapina e furto in casa; si tratta di una copertura che rientra di norma fra le garanzie offerte dalle polizze “casa e famiglia”, contratti assicurativi non obbligatori multirischio che coprono i sottoscrittori da un’ampia gamma di eventi imprevisti ed economicamente dannosi.
Per inciso, sia furto che rapina sono reati contro il patrimonio, ma si differenziano tra loro per il fatto che nel furto mancano gli elementi della violenza o della minaccia diretta alla persona che invece caratterizzano la rapina.
Assicurazione casa e famiglia: la garanzia “furto e rapina”
La garanzia “furto e rapina” è una delle coperture sempre contemplate nei contratti assicurativi “casa e famiglia”. Per quanto possano esserci differenze fra una compagnia e l’altra, in linea di massima questa opzione copre (entro un massimale annuo specificato chiaramente nel contratto):
● i danni materiali e diretti al contenuto causati da furto commesso all’interno dell’abitazione;
● furto commesso dall’esterno senza introduzione nei locali;
● furto commesso da lavoratori domestici o agevolato con dolo o colpa grave dagli stessi (fino al 50% della somma assicurata);
● rapina e/o estorsione avvenuta nei locali contenenti i beni assicurati;
● furto di fissi e infissi;
● atti vandalici commessi durante il furto, la rapina o nel tentativo di commetterli;
● spese per la sostituzione delle serrature delle porte di ingresso dell’abitazione.
Requisito di norma necessario per far scattare la copertura è che il reato subito sia regolarmente denunciato alle forze dell’ordine (Polizia, Arma dei Carabinieri ecc.).
Allo scopo di evitare disguidi in caso di questi eventi, è sempre opportuno verificare con precisione le protezioni offerte dalla garanzia “furto e rapina” e il massimale di risarcimento.
La garanzia “rapina e scippo fuori casa”
Altri eventi che possono essere oggetto di copertura assicurativa sono la rapina e lo scippo fuori casa. Se si richiede tale garanzia ci si copre, tanto per fare un esempio pratico, dal furto dei bagagli che si trovano all’interno del bagagliaio dell’auto e da altre problematiche simili.
Le assicurazioni “casa e famiglia”
La copertura “furto e rapina” è solo una delle tante che possono essere inserite in un’assicurazione “casa e famiglia”, un prodotto che si caratterizza per il fatto di essere altamente personalizzabile, studiato ad hoc per le proprie esigenze personali, familiari e di budget.
Fra le varie garanzie possibili si ricordano per esempio quella “danni al fabbricato”, la “responsabilità civile del proprietario”, “guasti” (elettrici, idraulici ecc.), “rischi informatici”, “infortuni domestici e del tempo libero”, “spese legali in caso di controversie” ecc.
Per avere un’idea relativa all’importo del premio di un’assicurazione di questo tipo si può fare un preventivo online scegliendo le coperture più idonee per la propria situazione.
Tra 2024 e il 2026 il mercato dell’installazione e degli impianti negli edifici subirà una contrazione meno pesante di quella attesa. Inoltre, già dal 2025 si registrerà una stabilizzazione delle attività.
È quanto emerge dal 10° Rapporto congiunturale e previsionale del Cresme, che offre una fotografia completa del mercato dell’installazione degli impianti in Italia e in Europa.
Una fotografia dalla quale emerge che continua ad aumentare il volume di affari dell’impiantistica nell’ambito delle costruzioni, superando il 27%.
Il rapporto del Cresme lascia inoltre intravvedere prospettive positive per l’edilizia, soprattutto per l’edilizia pubblica, in particolare scuole ed ospedali, la cui spesa sta crescendo notevolmente.
I dati del Cresme hanno registrato nel 2023 una diminuzione del mercato dell’installazione degli impianti del 4,2%, rispetto al 2022 che ha rappresentato un anno di picco storico.
Si è trattato comunque di una contrazione più leggera rispetto a quella attesa. La dinamica negativa sarà più intensa nel 2024, anno per il quale è prevista una flessione del -8,3%. Ma già nel 2025 e nel 2026 si prevede una stabilizzazione delle attività.
Sul mercato dell’installazione impianti ha inciso il rallentamento degli investimenti in riqualificazione degli edifici residenziali nel 2023. Le ragioni del rallentamento sono molteplici, ma ai primi posti c’è il depotenziamento degli incentivi.
Il report segnala per il 2023 e nella previsione 2024 una sensibile diminuzione della spesa per l’installazione degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva, che rispettivamente cala dell’8,8% e del 17,6%.
Nel 2024 ci sarà una flessione più drastica del 17,6%, già in parte anticipata nel 2023 dai produttori di caldaie, pompe di calore e climatizzatori.
Prosegue invece il momento favorevole per gli impianti di ascensore e di sollevamento, che registrano un aumento dell’8,1% nel 2023 e una previsione di aumento del 6,4% nel 2024 e del 3,4% nel 2025. Questo grazie anche al bonus barriere architettoniche 75%, che può ancora usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito.
Appare inoltre positiva, sia pure a tenui ritmi, la crescita degli impianti per la sicurezza antintrusione e incendio e altro) e degli automatismi di chiusure.
Comunicato stampa
In tempi economicamente difficili quali quelli attuali, può capitare di essere senza soldi al punto da non riuscire a pagare, oltre alle spese condominiali, neppure le bollette per un servizio essenziale come quello dell’energia elettrica.
Pagare una bolletta in ritardo comporta dei costi, perché le società che gestiscono il servizio applicano delle more sui ritardi. Non pagare una bolletta oltre una determinata scadenza comporta l’interruzione totale della fornitura.
Per essere più chiari sulle tempistiche, possiamo dire che se la bolletta è scaduta per un periodo che va da 2 a 7 giorni non ci sono conseguenze. Da 7 a 15 giorni di ritardo, solitamente l’ente gestore invia una raccomandata con un sollecito di pagamento.
Ricevuto il sollecito di pagamento, conviene saldare la bolletta scaduta dando poi tempestiva comunicazione all’ente gestore dell’avvenuto pagamento, in modo da interrompere la procedura.
Altrimenti l’iter andrà avanti e il gestore del servizio procederà con la riduzione della potenza, portandola ad un livello pari al 15% di quella disponibile. Questo vuol dire che la maggior parte degli elettrodomestici non sarà in grado di funzionare e ci sarà la possibilità soltanto di avere le luci accese.
Trascorsi 15 giorni dalla riduzione della potenza, il gestore provvederà con l’interruzione totale della fornitura e si resterà totalmente senza corrente. Inoltre, il gestore bloccherà anche il codice POD per morosità, in modo che non si potrà nemmeno passare a un altro fornitore prima di aver saldato le fatture arretrate.
Per riattivare la fornitura la prima cosa è necessario dimostrare al fornitore l’avvenuto pagamento della bolletta scaduta. Il gestore, però, prima di riattivare l’utenza potrebbe pretendere costi di gestione per l’interruzione del servizio e per la procedura di riattivazione. Nel mercato libero tali costi ammontano a 25,20 euro per la riattivazione del contatore, oltre al costo della prestazione commerciale del fornitore, come previsto da contratto.
In alcuni casi il mancato pagamento di una bolletta non autorizza l’interruzione della fornitura dell’energia elettrica all’ente gestore. Ecco, di seguito, i casi:
– quando il cliente non viene avvisato;
– quando il pagamento è già stato eseguito e inviato al servizio clienti;
– nei giorni festivi e prefestivi;
– quando la bolletta è ormai in prescrizione;
– quando in precedenza il cliente ha inviato un reclamo scritto relativo al contatore o a importi anomali senza ricevere risposta;
– in caso di mercato tutelato, l’importo della bolletta non è inferiore o uguale al deposito cauzionale;
– quando il mancato pagamento è causato da un’altra utenza, ad esempio il gas, o da un altro servizio;
– in caso di clienti collegati a macchinari salvavita;
– in caso di forniture con funzioni di pubblica utilità.
Salvo ulteriori rinvii, sarà il primo settembre lo switch off 2024, ossia la data nella quale i canali Rai passeranno allo standard di trasmissione Dvb-T2. Da quel momento risulteranno oscurati i canali televisivi Rai per coloro che non hanno un televisore che supporta la nuova tecnologia, o un decoder in grado di intercettare il segnale.
Lo Switch off che era atteso già nel 2023. Ora la data del primo settembre sembra certa, ma non è da escludere un ulteriore possibile rinvio.
Il Dvb-T2, ovvero “Digital Video Broadcasting – 2° Generation Terrestrial”, è una nuova versione dello standard Dvb-T del consorzio europeo Dvb per la trasmissione televisiva digitale terrestre.
Rispetto alla precedente, la nuova tecnologia è “più apert”a in quanto consente di includere più tipologie di codifica. In particolare, in Italia il passaggio al nuovo standard è iniziato con lo spegnimento della banda a 700 Mhz e la transizione dal Mpeg-2 al Mpeg-4 con codifica h. 264 e successive.
E proprio questo è il problema, perché soltanto a partire dal 1° gennaio 2017 i televisori venduti in Italia hanno l’obbligo di integrare un sintonizzatore digitale per la ricezione di programmi in tecnologia Dvb-T2 con codifica h. 265. Quelli acquistati prima del 1° gennaio 2017, infatti, potrebbero non supportarla, e quindi sono destinati a subire l’oscuramento del segnale una volta che il passaggio sarà definitivo.
Sono 15 i canali che dovrebbero essere oscurati per chi non ha un dispositivo in grado di supportare la nuova tecnologia Dvb-T2. Per la precisione sono i canali multiplex della Rai Si tratta di: Rai 1 HD, Rai 2 HD, Rai 3 HD, Rai 4, Rai 5, Rai Premium Hd, Rai Scuola, Rai Play, Rai Radio 2 Visual, Rai Play Sound, Rai Gulp HD, Rai Yoyo HD, Rai Storia HD, Rai Sport HD Test HEVC, Rai San Marino.
Per capire se il proprio Tv supporta o meno il nuovo standard, ed evitare di ritrovarsi a dover acquistare un nuovo televisore o in alternativa un decoder, è possibile fare un test molto semplice. È infatti sufficiente collegarsi ai canali 200 (Test Hevc Main10) o 558 (Rai sport Hd) del proprio apparecchio. Se il canale si vede e sente correttamente, vuol dire che l’apparecchio supporta la nuova tecnologia, dunque non ci sono problemi. Altrimenti sarà necessario dotarsi di un apparecchio tecnologicamente più avanzato, o di un decoder.
Con il Progetto Filomuro, Dierre porta a compimento un’evoluzione stilistica e tecnologica che coinvolge ormai tutta la casa: la porta blindata d’ingresso Sleek; le porte interne a battente con telaio Filum; la blindata interna Silence; i modelli scorrevoli New space rasomuro e gli sportelli per vani tecnici Shape.
Un sistema funzionale, che diventa un vero progetto di arredo (con un catalogo dedicato) per nascondere letteralmente la porta all’interno della parete che la ospita oppure, al contrario, mettere in risalto l’anta utilizzando colori e decori su misura.
Dierre è infatti l’unico produttore che progetta e realizza tutte le componenti dei suoi sistemi di chiusura: dalle serrature di sicurezza ai diversi modelli di apertura per porte esterne e interne.
1. Blindata filomuro. Nasce su un aereo copiando il sistema di chiusura del portellone: Dierre Sleek è prima porta blindata con cerniera a scomparsa. Un brevetto Dierre che regala alla blindata un’insolita agilità, con apertura a 180° – anche su ante di grandi dimensioni – e una doppia battuta di chiusura che unisce la perfetta complanarità alla parete alla protezione da spifferi e rumori.
Disponibile anche in versione Sleek Out, per l’installazione a contatto diretto con gli agenti atmosferici, per proteggere la casa dagli sbalzi termici in tutte le stagioni.
Questo nuovo modello raggiunge prestazioni isolanti da primato.
Merito di 3 distinti elementi a taglio termico: il telaio coibentato, la carenatura dell’anta – entrambi sviluppati in collaborazione con Schüco – e lo speciale controtelaio in acciaio zincato 20/10 con inserti in PVC. L’unione di queste 3 componenti permette di raggiungere un coefficiente di trasmittanza termica (Ud) pari 1,2 W/(m2 x K) e fino a 0,71 W/(m2 x K) con l’utilizzo di speciali pannelli isolanti. Con uno spessore totale dell’anta di soli 86 mm.
La porta blindata Sleek Out è dotata di 4 rostri fissi lungo il lato delle cerniere e 2 deviatori a uncino comandati dalla serratura che, a porta chiusa, si inseriscono nel telaio impedendo lo scardinamento dell’anta.
Quattro le soluzioni di chiusura tra cui scegliere: cilindro ad alta sicurezza, con due cilindri dipendenti (che seguono una sequenza di chiusura) e nelle nuove versioni con serratura a cilindro motorizzata Hibry e Next Elettra.
2. Porta scorrevole New Space Raso Muro disegnata dai tecnici Dierre per l’inserimento in parete – anche cartongesso – per suddividere gli ambienti della casa o sfruttare spazi prima inutilizzabili. Una soluzione particolarmente indicata dove ogni centimetro è importante, perfetta anche per costruire una cabina armadio nelle case più spaziose.
3. Essenziali ma completamente personalizzabile in molteplici colori e finiture, le porte interne con telaio Filum sfruttano l’installazione filomuro per ottenere una parete senza soluzione di continuità. Merito anche del telaio perimetrale in alluminio estruso e ossidato, che può essere trattato con pitture murali e montato – in versione a spingere o a tirare – sia sulla normale muratura che sul cartongesso.
Facili da installare e dotate di un kit che permette di correggere anche eventuali fuorisquadra, le porte interne Filum hanno serratura magnetica con controplacca registrabile e cerniere a scomparsa regolabili su 3 assi.
4. All’apparenza sembra una normale porta interna ma nasconde invece un’anima impenetrabile: Silence è una porta blindata per interni progettata per proteggere la camera da letto e, in generale, per rendere veramente sicura la stanza dove si conservano i ricordi più preziosi. Può riprendere colori e finiture di tutte le altre porte Dierre di casa, compresa l’installazione filomuro.
Per chiuderla basta ruotare la maniglia verso l’alto, facendo così scattare i catenacci. In pratica il normale utilizzo -ad esempio durante la notte- viene facilitato dalla maniglia smart. Una volta chiusa, però, la porta può essere aperta dall’esterno solo disponendo della chiave. Un sistema che raddoppia il livello di protezione rispetto alla tipica blindata d’ingresso, rendendo più difficile la vita ai malintenzionati e trasformando, di fatto, la stanza da letto in una panic room.
Per garantire sonni tranquilli agli abitanti della casa proprio nel momento in cui sono più vulnerabili alle aggressioni dei ladri: la notte.
Quattro i punti di forza della porta: le cerniere a scomparsa, registrabili sui 3 assi permettono l’apertura del battente a 180° e l’installazione filomuro; l’anta antieffrazione in Classe 3 EN 1627, dallo spessore di soli 54 mm con 3 rostri fissi anima del battente in doppia lamiera e lamina parafreddo; la serratura a cilindro in versione mezzo cilindro a 3 catenacci e scrocco, con deviatore inferiore e superiore e trappole anti-bumping; infine il telaio, complanare alla parete è realizzato con uno speciale profilo in alluminio e può essere murato o ancorato a una struttura già esistente in legno.
5. La completa mimetizzazione con la parete circostante è una prerogativa anche del pannello Shape, destinato alla chiusura dei piccoli vani tecnici con versioni a una o due ante e apertura fino a 180°.
Dierre
Dierre è il marchio italiano specializzato nella produzione di porte blindate, porte per interni e chiusure di sicurezza. Fondata nel 1975 da Alessandro e Vincenzo De Robertis l’azienda ha tra i suoi punti di forza la capacità di coniugare ricerca tecnologica e design, con una grande attenzione alla personalizzazione dei dettagli. Nel catalogo Dierre anche rivestimenti per porte di sicurezza, porte tagliafuoco, controtelai per porte a scomparsa, porte scorrevoli, chiusure per garage e casseforti, serrature e cilindri per porte blindate.
Informazioni per il pubblico: 0141-949411 www.dierre.it