Con la ripresa delle lezioni in presenza torna, per migliaia di studenti fuori sede, l’incubo della ricerca di un alloggio a canoni sostenibili.
Le tradizionali criticità si ripresentano aggravate dalla crisi economica e sociale indotta dalla pandemia che coinvolge tante famiglie. E’ nota la carenza di alloggi nelle residenze per studenti e il vero e proprio caos a cui annualmente si assiste per una offerta che, oltre a livelli di costi insostenibili per tanti, propone contratti del tutto anomali, con clausole vessatorie e con imposizione di speciali garanzie, mentre sono ancora troppo insufficienti i numeri dei contratti che rispettano le regole del contratto tipo concordato in base agli accordi territoriali previsti dalla Legge 431/1998, nonostante le agevolazioni fiscali previste dalla legge e la detrazione IMU prevista per i contratti concordati.
La nostra proposta intende sollecitare già dalle prossime settimane azioni coordinate e strutturali per affrontare il problema ed in particolare:
– un forte rilancio della contrattazione e rinegoziazione dei canoni con riferimento al canale concordato degli accordi territoriali sui canoni degli alloggi destinati alla locazione per gli studenti universitari per dare impulso, anche con lo strumento dell’attestazione, a una calmierazione degli affitti, ad una chiara e trasparente tutela contrattuale dei diritti del conduttore, porre un freno alla evasione fiscale che ancora si registra in questo settore, in questo senso lanciamo un appello ai Comuni e alle rappresentanze dei proprietari per un confronto serio che produca risultati significativi;
– riguardo allo stanziamento di 20milioni di euro sul fondo di sostegno all’affitto, Legge 431/98 art.11, ripartiti tra le regioni con bandi che dovevano essere avviati a marzo 2021, con tempistiche assai complesse, va verificato il corretto e puntuale adempimento da parte di enti locali ed enti regionali per il diritto allo studio con cui avvieremo ai livelli territoriali un confronto;
– la necessità di una rapida attuazione e l’utilizzo dei fondi del DM 566 del 30 aprile 2021 del Ministero dell’Università e della Ricerca che ha stabilito modalità e tempi per l’affidamento dei lavori di miglioramento degli edifici e le residenze universitarie oggi in stato fatiscente;
– affrontare le problematiche connesse allo stanziamento di 960milioni previsto dal PNRR che mira a raddoppiare la dotazione degli alloggi per studenti e che presenta, per come è stato formulato, una impostazione che lascia perplessi per il particolare e centrale ruolo affidato ai privati e ai possibili riflessi in materia di costi per i beneficiari ed alla stessa natura degli insediamenti. Si pone quindi un problema serio di verifica e controllo dell’attuazione concreta della norma e di un utilizzo virtuoso e socialmente mirato, anche in rapporto alle esigenze e alle istanze dei reali destinatari degli alloggi.
Con queste premesse di impegno affronteremo la stagione che si apre fornendo presso le nostre sedi i supporti e le tutele ai tanti studenti che si rivolgono alle nostre sedi nella fase, per loro importantissima, di stipula del contratto o di verifica della locazione già esistente.
Roma, 1 settembre 2021