Cartelle esattoriali, dal 1° marzo 2021 ripartono le notifiche, così come i pignoramenti. Dopo l’ultima proroga delle scadenze, conclusasi il 28 febbraio, riprendono i termini per i pagamenti. Mentre si attende il decreto Sostegno, la prima data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 31 marzo.
1 MARZO 2021Cartelle esattoriali: ripartono dal 1° marzo 2021 notifiche, pignoramenti e scadenze
Cartelle esattoriali, termina il periodo di sospensione.
Dal 1° marzo 2021 ripartono notifiche, pignoramenti e pagamenti, con l’incognita delle possibili novità del decreto Sostegno.
Se da un lato il MEF ha comunicato che è in arrivo la proroga per la rottamazione ter ed il saldo e stralcio delle cartelle, non ci sono anticipazioni ufficiali sul “destino” delle cartelle esattoriali congelate dallo scorso 8 marzo.
Tra le anticipazioni, si parla dell’ipotesi di scaglionamento degli invii su almeno due anni, accanto ad una riedizione della rottamazione delle cartelle.
In attesa di appositi interventi normativi, dal 1° marzo 2021 l’Agenzia delle Entrate Riscossione riprende le proprie attività ordinarie. La prima scadenza da segnare in calendario è quella del 31 marzo, termine per il pagamento delle somme sospese.
Cartelle esattoriali: ripartono dal 1° marzo 2021 notifiche, pignoramenti e scadenze
È stato il decreto legge n. 7/2021, assorbito dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe, a disporre l’ultima proroga delle cartelle esattoriali, fissando al 28 febbraio 2021 il termine finale di sospensione delle attività di riscossione.
Nell’intenzione del precedente Esecutivo, si sarebbe dovuto trattare di un “intervento ponte”, in attesa di una risoluzione del problema delle cartelle esattoriali con il decreto Ristori 5.
La crisi di Governo ha dilatato i tempi, lasciando di fatto irrisolto il problema.
Se sulla scadenza della rottamazione ter e del saldo e stralcio delle cartelle è intervenuto il MEF, con il “comunicato-legge” del 27 febbraio che annuncia la proroga della scadenza del 1° marzo 2021, tutto tace sul fronte di notifiche, pignoramenti e termini per pagare le somme congelate.
Ulteriori dettagli emergeranno molto probabilmente in settimana, quando è atteso il varo del decreto Sostegno, l’ex Ristori 5. Sul tema delle cartelle, le ipotesi in campo sono diverse:
si parla dell’ipotesi di una nuova proroga, legata al termine dello stato d’emergenza Covid-19 e quindi al 30 aprile 2021;
prende corpo la proposta di dilazionare gli invii degli atti rimasti congelati dallo scorso 8 marzo;
in parallelo, si parla di una possibile nuova pace fiscale, strutturata sul doppio binario della rottamazione quater e dello stralcio dei debiti fino a 5.000 euro.
Quello che appare evidente è che si sta lavorando su due fronti: il primo, di natura emergenziale, volto ad evitare che la macchina del Fisco si rimetta in moto, in un periodo in cui il Paese è sempre più “fermo”. Il secondo, di lungo respiro, per trovare una soluzione strutturale al problema delle cartelle esattoriali.
Pignoramenti, pagamenti e notifica cartelle, dal 1° marzo 2021 si riparte, in attesa di novità
Mettere in piedi una soluzione definitiva al problema delle cartelle esattoriali è una delle eredità lasciate al Governo Draghi, ed in particolare al Ministro dell’Economia, dal Governo Conte II.
Nell’attesa però, l’AdeR è tenuta a riavviare la propria attività ordinaria.
Dopo la proroga fino al 28 febbraio 2021 del termine di sospensione del versamento delle somme derivanti dalle cartelle esattoriali, avvisi di addebito ed accertamento, entro il 31 marzo 2021 bisognerà pagare gli importi congelati dallo scorso 8 marzo (21 febbraio per i residenti nei comuni della prima “zona rossa” del DPCM 1° marzo 2021).
Formalmente, dal 1° marzo 2021 riprendono le attività di notifica degli atti sospesi.
Ripartono inoltre le attività di pignoramento presso terzi su stipendi e pensioni. Fino al 28 febbraio, le somme oggetto di pignoramento non dovevano essere sottoposte ad alcun vincolo di indisponibilità, e restavano di fatto fruibili per il debitore, anche in presenza di assegnazione disposta dal giudice.
Il termine del periodo di sospensione comporta il riavvio dei pignoramenti. Dal 1° marzo 2021, decorrono gli obblighi imposti al soggetto terzo debitore, e le somme dovute diventano indisponibili per il pignorato.
Infine, dal 1° marzo 2021 ripartono anche le verifiche per i pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni superiori a 5.000 euro, disciplinate dall’articolo 48-bis del DPR n. 602/1973.
Dall’8 marzo 2020 al 28 febbraio 2021 era prevista la sospensione relativamente alle verifiche di inadempienza preventive ai pagamenti.
Fonte: informazionefiscale.it