Casa: effetto incentivi, 30% famiglie vuole ristrutturare. Ma, secondo i dati diramati da Nomisma, per capacità reddituale, solo il 13,4% lo fara’ davvero.
La pandemia e gli incentivi hanno spinto lavori di ristrutturazione: “il 30,6% delle famiglie (quasi 8 milioni di famiglie) dichiara di voler effettuare interventi di ristrutturazione dell’abitazione principale o di altre abitazioni possedute” nei prossimi 12 mesi.
E’ quanto emerge dal 14 Rapporto sulla Finanza Immobiliare di Nomisma, ma in relazione all’effettiva “capacita’ reddituale” delle famiglie, “le intenzioni credibili di ristrutturazione si assottigliano a 3,5 milioni di famiglie, risultando pari al 13,4%”.
Secondo il rapporto, la pandemia ha fatto “riscoprire l’importanza e l’urgenza di vivere in un ambiente confortevole e adeguato alle diverse necessita'” e cosi’ “si legge l’aumento delle riqualificazioni edilizie supportato dalle diverse misure di sostegno (tra cui il Superbonus del 110%)”.
Le intenzioni dichiarate di ristrutturazione nei prossimi dodici mesi, si legge nel rapporto, risultano in forte crescita, in parte alimentate dagli incentivi: il 30,6% delle famiglie (quasi 8 milioni di famiglie) dichiara di voler effettuare interventi di ristrutturazione dell’abitazione principale o di altre abitazioni possedute, di cui il 7,3% con certezza (quasi 1,9 milioni di famiglie)”.
Tale rilevazione, spiega il rapporto, “conferma anche quest’anno la rilevanza del mercato della riqualificazione nel sostenere la domanda nel settore immobiliare, evidenziando il contributo strategico fornito dalle misure di incentivazione che alimentano il mercato”.