Il desiderio di acquistare casa sembra resistere nonostante tutto. La seconda parte del 2020 ha registrato un mercato immobiliare abbastanza stabile, pronto a ripartire ma trattenuto da incertezza e prudenza, conseguenze dell’alternanza dei periodi di lockdown in autunno e nei primi mesi del 2021. Nonostante questo, il mercato creditizio favorevole sta spingendo all’acquisto soprattutto sul segmento della prima casa. La ricerca di abitazioni più ampie o con spazi esterni, seppur attenuata rispetto al periodo immediatamente successivo al primo lockdown, continua ad essere presente.
Secondo le rilevazioni dell’ufficio studi di Tecnocasa, le compravendite a livello nazionale, nel 2020, sono diminuite del 7,7% rispetto all’anno precedente portandosi a 557.926 (dati Agenzia delle Entrate), recuperando il calo drammatico che si era registrato nella prima parte dell’anno in piena pandemia. Come era nelle aspettative i comuni non capoluogo hanno performato meglio rispetto ai capoluoghi, chiudono rispettivamente con una contrazione degli scambi del 5,7% e dell’11,4%. Questo confermerebbe il crescente apprezzamento per le realtà più piccole, delineatosi dopo il lockdown. Nelle grandi città le compravendite sono diminuite maggiormente a Milano (-17,6%).
Per quanto riguarda i prezzi, nel secondo semestre del 2020 i valori immobiliari hanno evidenziato un leggero ribasso nelle grandi città: -0,5%. Le realtà che hanno performato meglio sono state Bari (+1,5%), Milano (+0,8%) e Verona (+0,2%). Ancora una volta sono le abitazioni di Genova a perdere maggiore valore con un -2,6%. I prezzi delle aree centrali sono diminuiti di più rispetto a quelle semicentrali e periferiche.
Il 2021, secondo gli esperti di Tecnocasa, dovrebbe vedere un recupero delle transazioni in tutte le realtà, con compravendite stimate tra 570 e 580mila a livello nazionale. I prezzi invece dovrebbero proseguire la loro discesa, mostrando nel corso dell’anno una flessione fino al 2%, prima di recuperare nel 2022. Ma la grande incognita da cui dipenderanno le sorti del mercato immobiliare sarà la tenuta dell’economia e dei posti di lavoro su cui, al momento, ancora non sono del tutto evidenti gli effetti della pandemia. Le incertezze ci sono ed è difficile fare i conti con l’emergenza sanitaria e le aspettative legate anche alla campagna vaccinale.
Fonre ufficio studi tecnocasa