Il presidente dell’Oice, Gabriele Scicolone, a commento dei dati di settembre 2021 dell’Osservatorio OICE/Informatel sulle gare pubbliche di ingegneria e architettura, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “I dati di settembre rafforzano le nostre preoccupazioni per gli effetti del decreto 77/21 sulle semplificazioni; l’innalzamento del tetto per gli affidamenti diretti da 75.000 a 139.000 in quattro mesi ha ridotto di oltre il 50% il numero dei bandi e ha fatto sparire dal mercato quasi 70 milioni di progettazione che avrebbero contribuito ad alimentare un mercato che comunque aveva tenuto negli ultimi due anni. A questo elemento generale si aggiungono le preoccupazioni per la scarsa trasparenza degli affidamenti in questa fascia, sulla quale ci auguriamo che si appunti la vigilanza dell’Anac soprattutto per l’attuazione del principio di rotazione. A questo punto diventano essenziali per il nostro settore due cose: in primo luogo prevedere la proroga a tutto il 2023 della disciplina del Superbonus, che sta trainando positivamente il mercato privato con quasi 10 miliardi di investimenti stimati per il 2021; in secondo luogo si deve monitorare con attenzione l’attuazione delle procedure del Pnrr a livello di soggetti attuatori perché la sensazione che abbiamo è che il personale che si sta assumendo sarà difficile che possa supportare validamente gli uffici tecnici chiamati al superlavoro previsto dal Piano. Si pensi anche transitoriamente al ricorso strutturato a supporti di project management esterni che potrebbero rappresentare un’occasione anche per formare le nuove leve”.
Per tali motivi, conclude, è necessario non solo prorogare il Superbonus 110% a tutto il 2023 ma anche monitorare con attenzione i soggetti attuatori delle procedure del PNRR