Lo Studio, condotto per il progetto europeo “STEP-IN – Laboratori dal vivo per lo sviluppo di strategie sostenibili per la povertà energetica”, che rientra nel Programma “Horizon 2020 Energy Efficiency”, illustra una serie di proposte pratiche su come affrontare e superare il problema della povertà energetica, con valutazione dei costi-benefici e quantificazione sia del risparmio economico o del maggior comfort conseguibile dalla famiglia in situazione di povertà energetica sia il costo dell’investimento necessario e i tempi di recupero in base alla soluzione applicata.
Secondo i dati dell’Eurostat nel nostro Paese il 52,6% della popolazione vive in appartamenti e il 47,2% in case unifamiliari. Circa 1.06 milioni di famiglie in povertà energetica vivono in case unifamiliari e 1,18 milioni in appartamenti. Il 45% delle famiglie in tale condizione vive in case di dimensioni medie tra i 71 e i 100 mq. Partendo da questi dati, lo studio Adiconsum/Coordinamento Free, ha preso in esame due diverse condizioni abitative:
Lo studio rileva tra i seguenti interventi di efficientamento:
Il costo degli interventi suproposti è di 30.000 euro
Il risparmio economico è pari all’85%.
Lo Studio rileva i seguenti interventi:
Il costo degli interventi suproposti è di 30.000 euro
Il risparmio economico è pari al 70%.
Lo studio Adiconsum/Coordinamento Free rivela che applicare tali interventi a circa 2 milioni di famiglie richiederebbe una spesa complessiva di circa 60 miliardi di euro. Considerando che il “Decreto Rilancio” ha sbloccato circa 55 miliardi di euro e che il Piano Nazionale di Recupero e Resilienza (PNRR) che l’Italia deve presentare all’Unione europea ne prevede circa 30 tra Superbonus 110% e programmi per efficienza e sicurezza degli edifici pubblici.
Lo strumento è una grande risorsa, ma manca di target. Le detrazioni valgono infatti per tutti indipendentemente dal reddito o dalla situazione energetica. I fondi a disposizione dovrebbero essere utilizzati solo per contrastare la povertà energetica con prestiti a tasso agevolato o a tasso zero.
Sarebbe poi utile che il sistema degli incentivi fosse accompagnato dal sistema delle comunità energetiche dove chi produce più di quello che consuma può cederlo a chi è in difficoltà o a chi è preclusa questa possibilità.
fonte: Adicomsum.it