Fonte comunicato stampa UPPI
In riferimento e in risposta alle affermazioni del ministro della Giustizia, Marta Cartabia, rese nel corso dell’audizione alla Commissione Giustizia del Senato del 18 marzo, relative alla proroga degli sfratti e alla necessità di rinegoziazione dei rapporti interessati dall’emergenza sanitaria, l’UPPI precisa che quello che i piccoli proprietari di immobili esprimono è un vero e proprio “grido di dolore e di profonda ingiustizia” che incide sulle condizioni di vita di migliaia di persone.
La mancata percezione dei canoni da mesi e da anni oltre all’effettivo esborso di tasca propria per il pagamento delle spese condominiali, e agli oneri fiscali che continuano a gravare la proprietà, sono una vera e propria licenza a favore degli occupanti degli immobili che non trova la benché più minima giustificazione.Ciò non solo sotto un profilo di rispetto del diritto ma ancor di più sotto il profilo delle situazioni di fatto che si verificano.
Viene sacrificata la categoria dei piccoli proprietari di immobili che rappresentano la parte sana e virtuosa della società a favore di chi, senza nessuna valutazione di merito o soggettiva, gode e godrà ancora per un tempo indefinito della disponibilità dell’alloggio.
Viene chiesto con forza un intervento immediato per far cessare questa situazione di estrema ingiustizia ponendo in essere tutti gli strumenti, le iniziative le disposizioni affinché i principi fondanti del nostro ordinamento siano rispettati e riequilibrata una situazione nei confronti di chi ha subito le gravi perdite economiche con conseguenze dirette sulle proprie primarie esigenze di vita.