Assoedilizia informa
di Benito Sicchiero
Comincia un anno, anzi un triennio d’oro per il comparto immobiliare italiano. E’ il messaggio che giunge da RE ITALY Convention Day 2021 dal titolo “ L’investimento immobiliare post-Covid”, il primo in presenza alla Borsa di Milano dopo la forzata pausa provocata dalla pandemia. Ma è un messaggio temperato da moniti di prudenza: anche dopo la Grande Crisi del 2008 si era inneggiato alla Grande Ripresa. Le cose non sono andate esattamente così.
Ad aprire i lavori tre personaggi di riferimento di questo mondo: Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari; Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it; Luca Dondi, Amministratore Delegato di Nomisma.
Subito una analisi su Milano che dalla prova Covid “è uscita con una immagine meno glamour, più umile, pensava di essere più forte di come si è dimostrata nella realtà”. Ciò a causa, anche, di un trasferimento del mercato dal centro verso le periferie, i paesi dell’hinterland , i borghi che cresceranno notevolmente a partire dal prossimo anno. Anche se il lavoro a distanza si ridurrà, è iniziato un processo che appare irreversibile: quello di puntare ad avere una casa più grande, immersa nel verde, e i prezzi di Milano – il nuovo, in media, 6.000 euro al mq anche nei quartieri periferici – rende inaccessibile ai più raggiungere tale obiettivo.
Comunque, che la ripresa sia in atto lo conferma l’Agenzia delle Entrate che registra un aumento delle compravendite del 38,7% nel primo trimestre 2021 rispetto al allo stesso periodo dello scorso anno. Fenomeno comune anche negli altri Paesi europei. Ciò fa ritenere che entro il 2023 si raggiungeranno i livelli pre-pandemia. Infatti le intenzioni – e la possibilità – di cambiare casa sono forti. Una serie di fattori – dall’accumulo ‘forzato’ del risparmio (120 mld di euro in più nei conti correnti delle banche nel 2020) al costo dei mutui che ha raggiunto il minimo storico fa sì che si torni a guardare alla casa quale bene rifugio: e soprattutto a considerarla non solo come luogo dove dormire, ma dove vivere.
Ma a calmierare un ottimismo che appare talvolta eccessivo si impongono altre considerazione: l’offerta di immobili è in deciso calo avendo il Covid bloccato le costruzioni nel 2020 e anche nel 2021, i prezzi perciò sono in aumento; soprattutto incombono problemi storici e recenti: il debito pubblico, che bisognerà ripagare; il lavoro, con centinaia di migliaia di posti in poericolo e assunzioni temporanee e mal pagate; la crisi del mercato degli uffici e dei negozi, che continuerà.
A Re Italy sono inoltre intervenuti:
Giorgio Spaziani Testa : presidente di Confedilizia
Andrea Ricci (Cerved): NPL, prospettive del post pandemia;
Pietro Pellizzari (Wikicasa): Il mercato digital dopo il Covid;
Carmelo Di Marco, presidente Federnotai: i costi nascosti nel comprar casa;
David Vichi (Revalo): Servizi e RE, come cambiano le esigenze;
Giovanna Della Posta, Amministratore Delegato Invimit Sgr: Bene la valorizzazione del patrimonio pubblico;
Emanuele Caniggia, Amministratore Delegato di DeA Capital Real Estate Sgr: Mercato resiliente pronto a ripartire;
Barbara Cominelli, CEO JLL: Opportunità di allargare il mercato;
Giuseppe Amitrano, CEO GVA Redilco & Sigest: Il trimestre sarà eccezionale;
Andea Cornetti, Amministratore Delegato Real Estate e Infrastrutture Azimut Libera Impresa Sgr: ESG, sono investimenti redditizi;
Benedetto Giustiniani, Head of Southern Europe Region di Generali Real Estate: Focus sulla riqualificazione in chiave green;
Giampiero Schiavo, CEO Castello Sgr: La nuova sfida dell’hotellerie;
Gabriele Inglese, Associate Director AM M&G Real Estate: Student housing, proiezioni ottimistiche;
Joachim Sandberg, Head of Italy and Southern Europe Regions Cushman & Wakefield: Ripresa, percezione positiva;
Fabio Bianchini, Head of UTP Management neprix: UTP, necessari operatori specializzati;
Luigi Donato, Banca d’Italia: Mercato in ripresa, ora si guarda al PNRR;
Stefano Cervone, Amministratore Delegato Nova RE: ESG, obiettivi di livello planetario;
Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip: Ottimismo per il futuro degli investimenti;
Emanuele Bellani, Founder & COO Gruppo Yard Reaas: Il futuro è già iniziato;
Guido Lombardo, CIO, Credito Fondiario: UTP, bisogna essere realisti;
Marco Sion Raccah, General Manager AREC Aurora REcovery Capital: Serve esperienza settoriale;
Stefano Keller, Managing Director LFPI Italia REIM: Hotel, grave l’esclusione dal Superbonus 110%;
Paolo Bottelli, Amministratore Delegato di Kryalos Sgr: Uffici e logistica ma anche Retail;
Daniele Martignetti, responsabile Servizio Ream Bper
Benedetto Giustiniani (Generali RE) – Uffici, resteranno il migliore investimento;
Luigi Sada(Tecnocasa): Formazione, quanto pesa nel franchising;
Manfredi Catella: Coima cavalca l’onda verde e fonda la Holding;
Fin dal 2015, RE ITALY è la Convention italiana del Real Estate. Monitorimmobiliare, Monitorisparmio, Borsa Italiana, le associazioni di categoria e gli operatori si incontrano per la crescita del settore nel nostro Paese. Un momento di confronto e aggiornamento per gli stati generali dell’immobiliare. L’edizione invernale, che si tiene a gennaio, costituisce un’opportunità per pianificare le strategie per l’anno appena cominciato. Nel corso dell’edizione estiva, a cavallo tra maggio e giugno, è possibile fare il punto sulle attività in corso e progettare il futuro.
La Convention ha luogo in Borsa Italiana a Milano. Ai convegni istituzionali si alternano tavole rotonde informali in cui i professionisti possono presentare nuovi progetti, promuovere partnership, espandere il proprio network. L’ingresso è disponibile solo su invito, per abbonati, sponsor e ospiti internazionali.
Ogni edizione è caratterizzata dalla presenza della quasi totalità delle aziende sul mercato, con il contributo dei principali esponenti dei settori con cui è possibile creare sinergie. Ogni evento vede l’interazione tra Imprese Quotate, Risparmio Gestito, Advisor, Analisti, Fondi Immobiliari, Investitori, Istituti di Credito, Legali, Network Immobiliari, Property e Facility Services, SIIQ, Sviluppatori al tavolo, insieme.
Il settore immobiliare, considerando costruzioni, sviluppo e servizi, rappresenta il 19,1% del Pil in Italia, contro una media Eu28 del 17,8%.