Il lato oscuro dello smart working è l’aumento delle bollette domestiche. Un’indagine di SOStariffe.it punta a fare luce sulle spese da sostenere per lavorare e studiare da casa durante un intero anno. Ecco i risultati.
La pandemia ha cambiato, radicalmente, il modo di lavorare e di studiare. In attesa dei vaccini e dalla riduzione dei contagi, gli italiani devono fare i conti con lo smart working e con la didattica a distanza. Lavorare e studiare da casa comporta notevoli differenze rispetto a quanto eravamo abituati a fare appena un anno fa.
In particolare, lo smart working e la didattica a distanza comportano un aumento dei consumi energetici e, quindi, della spesa complessiva per le utenze domestiche. Per compensare tale aumento, nel corso delle prossime settimane dovrebbe arrivare un “bonus smart working“, un’agevolazione una tantum pensata per coprire i costi delle bollette e compensare la rinuncia forzata agli straordinari ed ai buoni pasto.
SOStariffe.it ha realizzato un’indagine per valutare la spesa per le utenze nel corso del 2020 per le famiglie italiane. In particolare, l’indagine ha messo in evidenza l’incremento registrato dalle bollette nel 2020 andando a considerare le forniture energetiche (con il relativo aumento dei consumi) e la necessità di munirsi di una connessione Internet illimitata che comporta un costo fisso mensile.
Secondo i risultati dell’indagine, in media, l’incremento registrato dalle famiglie italiane è compreso tra 145 euro e 268 euro all’anno in più. Il passaggio allo smart working ed alla didattica a distanza, quindi, ha conseguenze dirette sul bilancio familiare.
Lavoro agile, quanto mi costi
Il nuovo Osservatorio di SOStariffe.it ha stimato le maggiorazioni di spesa per le forniture di luce e gas, dovute al ricorso allo smart working ed alla didattica a distanza. A queste spese va aggiunto il costo della connessione web di rete fissa, essenziale per poter lavorare e studiare da casa nel migliore dei modi.
Per ottenere un quadro completo della situazione, lo studio ha considerato tre diversi profili di consumatore, necessari per quantificare l’aumento delle bollette energetiche. I profili considerati sono: single, coppia e famiglia. Gli aumenti dovuti al lavoro agile ed alla didattica a distanza arrivano sino a 268 euro in più all’anno.
Lo smart working pesa soprattutto sulle famiglie
Il primo profilo di consumo individuato è quello del single. Per tale profilo, la simulazione eseguita dallo studio prevede una spesa per le utenze di 1116 euro. Le bollette energetiche “pesano” per un totale di 719 euro sulle spese di questo profilo di consumo mentre la connessione Internet casa comporta un costo medio di 397 euro all’anno (questo dato è indipendente dal profilo individuato). Secondo la simulazione di SOStariffe.it, l’incremento delle spese sostenute in smart working è di 145 euro all’anno.
Il secondo profilo, invece, è quello della coppia. In questo caso, l’indagine mette in evidenza una spesa media annuale per l’energia elettrica e il gas naturale pari a 1087 euro. A tale importo si aggiunge la spesa per la connessione Internet, pari a 397 euro all’anno. Complessivamente, quindi, le utenze comportano un esborso di 1484 euro all’anno. La simulazione di SOStariffe.it mette in evidenza un aumento delle spese sostenute di 193 euro per un anno di smart working.
A concludere l’indagine di SOStariffe.it arriva il terzo profilo di consumo, la famiglia composta da due genitori ed un figlio. In questo caso, la spesa media annuale per luce e gas è di 1661 euro mentre il costo della connessione Internet continua ad essere pari a 397 euro all’anno. Complessivamente, questo profilo di consumo registra una spesa per le utenze di 2058 euro. L’incremento delle spese per via dello smart working è stimato in 268 euro all’anno.
Bonus smart working
Tra le novità in arrivo per le famiglie italiane nel corso del prossimo mese di febbraio potrebbe esserci l’atteso bonus smart working, attualmente ancora in attesa di una definizione precisa. Tale bonus dovrebbe compensare l’aumento delle utenze, dovuto al lavoro ed allo studio da casa, e, nello stesso tempo, sopperire all’impossibilità dei lavoratori di ottenere straordinari e buoni pasto (non previsti per il “lavoro agile”).
Tale bonus, quindi, potrebbe configurarsi come un contributo fisso. Come visto dalla simulazione, per coprire integralmente l’aumento delle spese per le utenze potrebbe essere necessario un contributo pari ad almeno 145 euro. Il bonus, in ogni caso, dovrebbe caratterizzarsi come un contributo una tantum e non come un’agevolazione fissa.
Lo smart working resterà nei prossimi anni un riferimento per il mondo del lavoro ma tale bonus difficilmente verrà esteso, almeno nella forma in cui potrebbe arrivare a febbraio. Maggiori dettagli sul bonus potrebbero emergere nel corso dei prossimi giorni. Nel frattempo, però, in attesa di capire le caratteristiche del bonus è possibile risparmiare da subito, riducendo o addirittura annullando l’aumento delle spese dovuto allo smart working.
Come risparmiare sulle utenze nel 2021
Il passaggio allo smart working ed alla didattica a distanza riaccende l’attenzione sull’importanza del risparmio. I margini per ridurre al minimo le spese per le utenze nel corso del 2021 sono notevoli. Considerando che lo smart working semplificato durerà almeno sino al 31 marzo (salvo ulteriori proroghe), valutare le opzioni a propria disposizione per rispamiare è fondamentale.
In particolare, è molto importante sfruttare tutti gli strumenti disponibili per risparmiare sulle bollette di luce e gas che, come evidenziato dallo studio, comportano una spesa annuale considerevole. In questo caso, per risparmiare, è opportuno sfruttare la comparazione online delle offerte ed individuare le migliori tariffe luce e gas del mercato libero.
Tramite il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas, è possibile accedere ad una panoramica completa delle offerte disponibili. Impostando una stima del proprio consumo annuale (il dato può essere calcolato dal tool del comparatore oppure ricavato da una bolletta precedente), il comparatore fornirà indicazioni precise sulle migliori tariffe da attivare e sui relativi importi da pagare.
I margini di risparmio sono notevoli. Un cliente tipo (consumo annuo di 2700 kWh di energia elettrica e 1400 Smc di gas naturale con una fornitura attiva a Milano) può risparmiare diverse decine di euro passando dal mercato tutelato al mercato libero. Il risparmio annuale stimato, considerando le offerte di gennaio 2021, è pari a circa 180 euro all’anno considerando sia la fornitura di energia elettrica che quella di gas naturale.
Per quanto riguarda la connessione Internet domestica, è opportuno valutare le migliori soluzioni per massimizzare la velocità della connessione. In questo caso, le spese non solo legate ai consumi effettivi in quanto l’abbonamento prevede un costo fisso mensile. Sfruttando la comparazione è possibile individuare le soluzioni più convenienti per una connessione di casa a meno di 30 euro al mese, anche sfruttando la fibra FTTH.
Fonte: comunicato stampa sos tariffe