La Rete Professioni Tecniche è stata audita presso le Commissioni Ambiente e attività produttive della Camera sul tema dell’applicazione del Superbonus 110%. Al confronto hanno partecipato, in rappresentanza dei professionisti tecnici, Armando Zambrano (Coordinatore RPT e Presidente CNI) e Maurizio Savoncelli (Consigliere RPT e Presidente CNG e GL). Nell’occasione la RPT ha ribadito la necessità della proroga del provvedimento e della sua semplificazione.
“Il tema della proroga è fondamentale – ha detto Zambrano -. Un provvedimento come il Superbonus 110% deve traguardare almeno i due anni da qualunque modifica normativa, altrimenti finisce per bloccarsi, perché nessuno avvia un processo così complesso se non ha la certezza di poterlo completare nei tempi previsti dalla legge. La proroga fino al 2023 è stata promessa, ma è evidente che quando si va a cedere il credito d’imposta la banca vorrà vedere il provvedimento sulla Gazzetta ufficiale. La proroga al 30 giugno 2022, attualmente in atto, non risolve i problemi. Basti pensare al fatto che molti interventi di efficientamento energetico non possono essere eseguiti durante la stagione invernale, dunque la proroga attuale aggiunge poco o nulla alle tempistiche effettivamente utili”.
Quanto all’applicazione del provvedimento, Zambrano si è espresso così: “Noi vorremmo che i sistemi di monitoraggio strutturale (previsti dal comma 4-bis dell’art.119 della Legge 77/2020) fossero estesi anche agli interventi di Ecobonus, perché questo offre livelli di garanzia rispetto a crolli o cedimenti. Poi c’è il tema degli aumenti di volume: qui siamo in una situazione paradossale. Allo stato vi è un parere che non consente di finanziare anche gli interventi di miglioramento energetico sul volume eccedente per i fabbricati per cui è prevista la demolizione e la ricostruzione, mentre è consentito per il Sismabonus. Credo sia veramente un paradosso”.
Maurizio Savoncelli ha messo in rilievo la questione della semplificazione. “C’è la necessità di intervenire in tempi brevissimi sulle proroghe – ha detto – perchè purtroppo questo è un meccanismo che ha bisogno di tempi molto lunghi, soprattutto nei condomini. Soprattutto, è necessario far camminare parallelamente le modifiche al Superbonus con le modifiche introdotte nel decreto Semplificazioni”.
Poi, entrando nello specifico: “La categoria catastale A1 è esclusa dall’applicazione dell’incentivo. Queste sono definite ‘abitazioni signorili’, ma spesso non hanno più tali caratteristiche, e questo molte volte impedisce l’avvio dell’intervento in condomini. C’è poi la necessità di intervenire quanto prima sulla chiarificazione dell’arco temporale di questo intervento, perchè è necessario dare la possibilità agli operatori di rappresentare agli interlocutori tempi certi”.
La RPT continuerà a seguire molto da vicino l’iter del provvedimento e a lavorare affinché venga prorogato e migliorato, essendo uno strumento che ben strutturato ed applicato può rappresentare una grande occasione per la ripresa del Paese.