Un percorso ad ostacoli, che va a rilento e soprattuto complicato anche dai continui aggiornamenti che vanno a rendere complesso un quadro normativo già di per sè poco pratico, a causa dei continui aggiornamenti e interpretazioni, spesso contraddittorie tra loro.
Questo è quello che rilevano Fondazione Inarcassa e Ordine degli Architetti di Roma e provincia, che hanno sottoscritto un comunicato congiunto, chiedono alle istituzioni coinvolte “un intervento rapido, norme certe, una task force per i controlli”.
Il primo passo da compiere è “stabilizzare la norma ed evitare continui aggiornamenti e modifiche”. Un modo di agire che funge da “detrattore per i committenti”, rischiando di vanificare l’obiettivo normativo di “riqualificare dal punto di vista energetico e sismico il nostro patrimonio edilizio”. La nota congiunta di Fondazione Inarcassa e Ordine degli Architetti di Roma è successiva all’invio di due missive alle istituzioni, relative alle problematiche che si stanno riscontrando in merito al Superbonus 110% e al Sismabonus.
“Siamo di fronte a un paradosso – sostiene il Presidente di Fondazione Inarcassa, Franco Fietta -: prima il Governo interviene con un provvedimento di urgenza per introdurre il Superbonus, poi abbiamo atteso diversi mesi che si completasse la normativa con i decreti attuativi di competenza del MISE”. “Se vogliamo che il Superbonus liberi energie e risorse per il Paese, occorre semplificare le procedure e chiarire l’ambito di applicazione della misura”.