Condominio, ma anche locazione. Sono i due temi sui quali, periodicamente, Confedilizia fornisce chiarimenti normativi e giuridici. Ecco due quesiti e le relative risposte da parte della storica associazione della proprietà edilizia.
La tenda da sole agganciata al balcone aggettante
D. In vista dell’estate vorrei installare una tenda da sole sul mio balcone agganciandola alla soletta del balcone aggettante sovrastante. Devo chiedere il consenso del condomino proprietario del poggiolo? Preciso che il regolamento di condominio nulla prevede al riguardo.
R. Dal momento che – secondo la giurisprudenza (cfr., fra le altre, Cass. sent. n. 15913 del 17.7.2007) – i balconi “aggettanti”, quelli, cioè, che sporgono dalla facciata dell’edificio, non svolgono “alcuna funzione di sostegno né di necessaria copertura dell’edificio” e, pertanto, rientrano “nella proprietà esclusiva dei titolari degli appartamenti cui accedono”, occorrerà, per agganciare la tenda in questione alla soletta del balcone aggettante sovrastante, acquisire il consenso del proprietario del poggiolo.
Locazione commerciale e periodo iniziale eccedente i minimi di legge
D. Sono proprietario di un immobile commerciale che ho concesso in locazione stabilendo come durata del primo periodo contrattuale otto anni, mentre nulla ho convenuto con il conduttore con riferimento al successivo periodo di rinnovazione. La mia domanda è la seguente: alla scadenza dei primi otto anni, il contratto si rinnova per altri otto?
R. No. Sulla base del dettato normativo di cui all’art. 28 della legge n. 392/1978, la giurisprudenza ha, infatti, escluso che la rinnovazione tacita di un rapporto locatizio, ove le parti abbiano previsto una durata del primo periodo contrattuale superiore al minimo fissato dalla legge (sei anni), possa comportare una durata superiore al minimo suddetto, e cioè pari a quella stabilita convenzionalmente all’inizio del rapporto (in tal senso, Cass. sent. n. 2316 del 2.2.2007).