[A cura di: Anammi – www.anammi.it] Dialogare con le istituzioni sui problemi del mondo condominiale, coinvolgendo i politici e proponendo soluzioni concrete. È questo l’obiettivo del webinar “La politica ascolta l’Anammi”, organizzato dal Centro Studi Privacy and Legal giovedì 28 maggio, a partire dalle ore 16.
Il dibattito vedrà Giuseppe Bica, presidente dell’Anammi (l’Associazione Nazional-europea AMMinistratori d’Immobili), confrontarsi con l’on. Roberto Cataldi, esponente M5 e componente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, ed il sen. Antonio Saccone, rappresentante di Forza Italia presso la Commissione Bilancio di Palazzo Madama.
Carlo Pikler, avvocato e fondatore del centro studi Privacy and Legal, modererà l’incontro.
“Chiediamo a chi fa politica dentro le istituzioni di ascoltare le nostre ragioni – sottolinea il presidente Bica – e di avere un confronto franco e diretto con gli amministratori. Per molto, troppo tempo, siamo stati lasciati soli e l’iniziativa del Centro studi Privacy and Legal ci aiuta”.
Tra le tematiche che saranno approfondite durante il webinar, la necessità di chiarire l’attuazione del superbonus del 110% per le ristrutturazioni, ancora da definire per quanto riguarda il bonus facciate.
Altre tematiche d’attualità sono i rischi legati alla nomina dell’amministratore che sia anche condomino, quindi chiamato a gestire i beni comuni senza alcuna preparazione e senza alcuna copertura assicurativa, requisiti richiesti invece ai professionisti, e le numerose lacune del DM 140 sulla formazione periodica degli amministratori condominiali.
In particolare, la categoria lamenta da tempo come la scarsa chiarezza del decreto ministeriale sui requisiti degli enti formatori abbia consentito il proliferare di associazioni “fantasma”, che organizzano corsi-truffa.
Sull’aggiornamento periodico, l’Anammi propone di rivedere il DM 140, introducendo la possibilità di effettuare la verifica finale del corso “da remoto”, in un’ottica di distanziamento sociale, come raccomandato dalle autorità sanitarie competenti.
Infine, la questione delle teleassemblee condominiali, la cui fattibilità, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista giuridico e della privacy, presenta molte criticità.