Multimediale e on line: agli amministratori condominiali piace sempre di più la formazione ipertecnologica. Lo dimostrano i dati diffusi da Anammi, che indicano come i professionisti, aspiranti oppure già in carriera, siano sempre più interessati alle formule all’avanguardia.
Nel biennio 2012-2014, la formazione online è aumentata del 38%. “Un dato che non deve stupire – afferma Giuseppe Bica, presidente dell’associazione -. Per motivi di tempo e di organizzazione, l’aspirante professionista punta sullo studio e l’aggiornamento da modulare in maniera autonoma”. Non è un caso che, a prediligere la formazione on line, siano spesso persone già impegnate professionalmente e coinvolte nel settore, come avvocati e commercialisti, oppure persone in cerca di nuove opportunità professionali, con esperienza di contabilità e amministrazione.
Per l’aggiornamento che, con il D.M. 140 del ministero della Giustizia è divenuto obbligatorio, si registra un fortissimo interesse. Il decreto, infatti, ha imposto a tutti gli amministratori un totale di 15 ore. L’Anammi ha puntato su una struttura e-learning: in pratica, i singoli docenti approfondiscono specifici argomenti in una serie di videoregistrazioni, visionabili attraverso un apposito link alla piattaforma per la formazione a distanza. L’aggiornamento è a titolo gratuito per gli iscritti all’associazione.
“Grazie a questa scelta – spiega il presidente Bica – siamo in grado di quantificare e garantire effettivamente le 15 ore richieste dal decreto ministeriale. Inoltre, questa tipologia di corso consente una formazione veloce ed efficace. I video sono facilmente consultabili e basta un computer per consentire al professionista di aggiornarsi sulle singole materie dal suo studio o da casa”.
Sempre secondo i dati diffusi da Anammi, sono già un migliaio gli iscritti all’associazione che, nei primi quindici giorni di gennaio, hanno avviato l’attività di aggiornamento. “Un segnale positivo – commenta Bica – che esprime la maturità della nostra categoria per quel che riguarda la necessità di essere al passo con l’evoluzione normativa e, al tempo stesso, con le richieste dei nostri utenti finali, cioè i condòmini”.
Una volta completato il corso di aggiornamento, l’amministratore dovrà, come richiesto dal D.M. 140, sostenere l’esame finale, che consisterà in un test a risposta multipla, da svolgere presso una sede dell’associazione a scelta del professionista. Al superamento dell’esame, l’Anammi invierà la Certificazione attestante l’aggiornamento effettuato a norma del D.M. 140. Questo attestato, come emerge anche dalla norma, è fondamentale per lo svolgimento della professione di amministratore di condominio. “Chiunque, in assemblea – sottolinea il presidente Bica – può verificare se l’aggiornamento è stato effettuato oppure è in via di completamento. Se l’amministratore non effettua corsi, rischia di essere escluso dal mercato”.