[A cura di: Anapic – www.anapic.it] La ripresa dopo le ferie più strane degli ultimi anni dovrebbe auspicabilmente coincidere con la ripresa delle attività lavorative rallentate, o sospese, dalla pandemia.
Non sarà necessario spiegare quale ruolo abbia l’edilizia nella ripresa economica, sia direttamente che indirettamente e non da oggi, almeno nelle intenzioni il bonus del 110% è un volano per la ripresa.
Dal punto di vista normativo è indubbio che, malgrado l’impegno degli operatori del settore che hanno fatto quanto in loro potere per spiegare e chiarire, la disciplina è complessa, così come la sua attuazione, perché presenta e presenterà problemi applicativi di non immediata soluzione.
Anche senza voler dare letture troppo pessimistiche è infatti prevedibile che gli operatori del settore, nell’incertezza, avendo non solo il fine di assicurare il bonus, ma anche quello di mettersi al riparo dall’accusa di aver commesso errori che hanno impedito di goderne, attenderanno.
Volendo soffermarsi su un solo aspetto, per esempio, è facile notare che il bonus del centodieci per cento è strettamente legato alla questione delle assemblee condominiali e poiché il problema delle assemblee condominiali è ancora lontano dall’essere risolto, è evidente che ci troviamo di fronte a una pietra che rischia di bloccare l’ingranaggio.
Ricordiamo in quest’ottica il parere della Cassazione che getta non poche ombre sulla validità ed efficacia delle assemblee da remoto o, peggio ancora, miste. Ma, soprattutto, non si può tacere che buona parte del Paese non è in grado, per ragioni tecniche o informatiche, di tenere assemblee da remoto, sicché, ammesso e non concesso che il problema assemblee venga risolto (quando?) per via normativa o giurisprudenziale, la soluzione rischia di essere solo teorica. In pratica, le assemblee non si potranno svolgere.
Considerata la crisi di liquidità di sistema e considerato che il condominio non sarà tra i beneficiari diretti del recovery fund, è probabile che molti condomini si ritrovino nelle condizione di non poter fruire delle agevolazioni previste dall’ecobonus 110%.
Tenuto presente che l’ordinamento prevede dei rimedi quali la crisi da sovra-indebitamento cui il condominio potrebbe accedere ovviando alla scarsa liquidità, ANAPIC si è attivata per accedere a simili procedure siglando un accordo con Ordine Avvocati di Milano nella persona del suo presidente, avv. Vinicio Nardo e l’Associazione commercialisti cattolici (ACC) presieduta dalla dott.ssa Marcella Caradonna. E allora, forse, anziché procedere di proroga in proroga – con problemi di corse normative dell’ultimo minuto e non pochi problemi di diritto transitorio, ad avviso di chi scrive, meglio sarebbe, prevedere sin da subito una lunga proroga.
Per informare tutti gli operatori del settore, ANAPIC E ACC hanno organizzato un webinar il giorno 14 settembre alle ore 15,30 dal titolo: “Superbonus 110% – I professionisti incontrano gli amministratori”.