Dopo quello di ANACI, si moltiplicano gli appelli a Governo e Parlamento da parte delle rappresentanze dell’amministrazione condominiale per chiedere interventi e soluzioni che mettano in grado condominio e gestori immobiliari di portare avanti più efficacemente le proprie attività.
L’Unione Nazionale Camere Condominiali, per voce del presidente, avvocato Michele Zuppardi, e del vice-presidente, avvocato Roberto Rizzo, si è rivolta direttamente al presidente del Consiglio, concentrandosi su due aspetti: rendicontazione condominiale e formazione degli amministratori.
Di seguito una sintesi delle istanze al premier:
Illustrissimo Presidente,
in considerazione della grave situazione di emergenza determinata dalla diffusione del Covid -19 sull’intero territorio nazionale, ed a proposta di completamento delle importanti misure emergenziali da Ella adottate quale Presidente del Consiglio dei Ministri, l’associazione che ci pregiamo di rappresentare – preso atto dell’assenza di norme specifiche in materia – le chiede formalmente a nome dei propri associati e di tutti coloro che operano nel settore dell’amministrazione immobiliare di intervenire con immediatezza su due particolari questioni che necessitano di deroga all’attuale regolamentazione.
- Il termine semestrale decorrente dalla chiusura degli esercizi finanziari per l’approvazione dei bilanci consuntivi annuali dei condomini non potrà essere verosimilmente rispettato per evidenti motivazioni di carattere sanitario e organizzativo, e necessita pertanto di una proroga i cui termini e contenuti Le chiediamo di valutare.
- Il conseguimento dell’attestazione annuale di avvenuto aggiornamento professionale degli amministratori condominiali – che il D.M. 140/2014 prevede in forma di “presenza fisica” del candidato all’esame conclusivo presso la sede indicata dal Responsabile Scientifico dell’Ente di formazione, entro il giorno 8 ottobre di ogni anno – non potrà verosimilmente avvenire per evidenti motivazioni di carattere sanitario e organizzativo e necessita pertanto anch’esso di una proroga, oppure – in alternativa – della possibilità di sostenere il colloquio finale da remoto.
Nell’auspicio di un suo celere intervento, volto ad assicurare all’intera categoria dei professionisti del settore la necessaria serenità utile a preservare lo svolgimento del proprio lavoro nel migliore rispetto delle relative, numerose incombenze, Le porgiamo anticipatamente i più vivi ringraziamenti per le disposizioni che vorrà impartire in relazione alle istanze avanzate.
Un’altra missiva è stata indirizzata, nei giorni scorsi, da 6 associazioni condominiali ai presidenti e ai capigruppo di Camera e Senato.
A sottoscriverla:
Marco Quagliariello (APICE)
Concetta Cinque (ASSIAC)
Giovanni Zullo (BMItalia)
Peter Lewis Geti (CondoAssociazione)
Francesco Vittorio Sciubba (FIGIAC)
Marco Venier (UNICONDOMINIO)
Di seguito una sintesi della lettera, che ha come oggetto “Gestione delle epidemie e delle emergenze da parte degli amministratori e gestori di immobili – Proposta di intervento in sede di conversione del DL 6 e 9 del 2020”.
La presente per rappresentare la opportuna necessità di un intervento di ampio respiro che assicuri la corretta gestione degli adempimenti e delle emergenze anche da parte degli Amministratori e gestori di immobili. Gli attuali accadimenti hanno imposto l’assunzione di determinazioni per la gestione dell’emergenza e coinvolgono la necessaria collaborazione di tutti gli operatori e professionisti per il raggiungimento degli obiettivi di contenimento della pandemia. Emerge altresì la necessità di assumere interventi adeguati e organici per consentire ai professionisti della gestione immobiliare di rispettare i limiti per la convocazione delle assemblee, per la resa del conto e l’obbligatorio rispetto delle scadenze fiscali, onde scongiurare il rischio di sanzioni in danno al Condominio, con connessa responsabilità dell’Amministratore.
Le Associazioni in intestazione sottopongono alla Vs. attenzione l’opportuna necessità di assumere idonei provvedimenti per consentire a tutti i professionisti operanti nel settore condominiale ed immobiliare di svolgere il proprio lavoro rispettando e collaborando attivamente alla gestione delle emergenze nazionali e locali. Tali interventi possono essere validamente assunti in occasione della conversione in legge del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 e del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, intervenendo nei termini seguenti:
- espressa introduzione, anche al di fuori della contingente emergenza sanitaria, quindi in via ordinaria, della possibilità di consentire la partecipazione dei condòmini in videoconferenza, assicurando: o La certa identificazione dei partecipanti o La garanzia di discussione, vocalmente e in chat;
- sospensione dei termini di legge previsti per il ruolo professionale relativamente alla predisposizione e approvazione del rendiconto condominiale annuale della gestione e per il forzoso recupero delle somme dovute dai condòmini, per cui è previsto un termine perentorio di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio
- la sospensione degli adempimenti fiscali per il condominio per l’anno 2020
- la proroga dei termini dell’aggiornamento professionale annuale, con specifica determinazione dell’anno formativo, allineato con l’anno solare
- la proroga delle agevolazioni fiscali “bonus facciate” ed “Eco-bonus” all’anno 2021
Le prospettate misure della sospensione e della proroga possono validamente trovare estensione a tutte le ipotesi di emergenza straordinaria che si dovessero verificare nel Paese quali, a titolo esemplificativo, alluvioni, incendi, terremoti ecc. L’estensione in questione consentirebbe di gestire le situazioni straordinarie nel modo migliore possibile, consentendo ai professionisti del settore immobiliare, soggetti a termini operativi molto stringenti, di poter operare con la necessaria serenità.
Al tempo stesso, l’introduzione di una normativa straordinaria unificata consentirà di gestire situazioni straordinarie analoghe con la medesima modalità, senza ingenerare inaccettabili disparità di trattamento.
Le associazioni scriventi sono disponibili ad attivare un Tavolo di confronto per la definizione degli opportuni interventi di attuazione delle richieste formulate.