L’avvocato Gabriele Bruyère è stato nuovamente eletto, per acclamazione, presidente nazionale dell’Uppi dal Congresso dell’associazione svoltosi a Firenze il 4 e 5 dicembre 2015. Assieme al presidente nazionale, il Congresso ha confermato, sempre per acclamazione, tutti componenti della Direzione nazionale uscente e delle Commissioni giuridica, urbanistica e fiscale, con alcune new entry.
“Sono molto onorato della fiducia accordatami e di questo incarico che mi è stato nuovamente affidato e che affronto con entusiasmo nella continuazione dell’opera e del lavoro svolto fino ad oggi, nel quale mi hanno sempre affiancato il segretario generale, avvocato Fabio Pucci, e tutta la Direzione nazionale – ha commentato Bruyère -. Il programma futuro deve proseguire sulla strada che è stata tracciata molto bene durante il precedente mandato. L’Uppi è l’unica associazione sindacale di proprietari immobiliari a carattere nazionale riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a sensi della Legge 311/73. È una grande associazione che tutela eaffianca i cittadini in tutte le problematiche relative alla casa, che è un diritto costituzionalmente garantito e che deve restare tale. In questo grave momento si pone alle autorità del Paese il compito urgente dell’uscita dalla difficile situazione economica che ingenera instabilità ed insicurezza in ciascuno, ed in tal senso si sta peraltro intravedendo una luce in fondo al tunnel. Il cosiddetto bene rifugio mattone è oggi più che mai fonte di perplessità e problematiche di diversa natura anche e soprattutto economica e fiscale, ma deve ritornare ad essere un volano per l’Italia, ed il mercato immobiliare deve assolutamente riprendere a volare”.
In questo contesto, ovviamente, anche i proprietari immobiliari devono fare la loro parte. “Però – puntualizza Bruyère – non possono essere sempre e solo loro pagare per tutti in funzione del dato certo quale è quello della proprietà immobiliare, e continuare ad essere oggetto di inique e sconvenienti vessazioni particolarmente fiscali. È necessario, pertanto, ricercare percorsi innovativi per favorire la tutela dei piccoli proprietari, i quali con estremi sacrifici sono riusciti ad acquistare un immobile quale prima casa ovvero ad investire in esso i risparmi di una vita. Occorrerà pertanto continuare nel tavolo permanente per lo sviluppo delle problematiche relative alla casa, con particolare riferimento ai temi della locazione, del condominio, della sicurezza, della tutela dell’abitare e particolarmente dell’ambiente”.
Una strada che richiede in potenziamento delle sinergie già in atto. “A tale proposito – conferma il presidente Uppi – continuerò a proporre momenti di incontro formativo per i piccoli proprietari al fine di prepararli ad essere locatori ma anche condòmini rispettosi delle leggi e normative vigenti e nel contempo risoluti nella difesa e nel rispetto dei propri diritti. E credo che queste tematiche siano condivise anche dalle associazioni e sindacati degli inquilini con le quali sarà necessario confrontarsi maggiormente per tentare di risolvere l’annoso problema degli sfratti, soprattutto quelli per morosità”.
Altro tema caldo, quello del condominio. “La precedente Direzione nazionale – spiega Bruyère – aveva già dato corso ad uno studio per un disegno di legge non certo di riforma della legge sul condominio ma di semplice correzione di alcune lacune ed incongruenze che si sono riscontrate onde rispondere alle reali necessità ed esigenze dei condòmini e dell’amministratore del condominio nel tentativo di ridurre le liti ed il contenzioso giuridico. Ci affiancheranno sicuramente per il raggiungimento di tali obiettivi l’Anaci, che da sempre tutela la categoria degli amministratori italiani, e la Federproprietà. In tal modo riuscirò a portare alle istituzioni i nostri punti di vista, le nostre critiche e le nostre proposte per la proprietà immobiliare che sono e sono sempre state serie, pertinenti e competenti, e che tali ci sono state riconosciute. L’impegno sarà quello di continuare a lavorare anche a fianco delle Autorità: critici, anche aspramente, quando sarà necessario, ma promotori di appropriate soluzioni ed iniziative quando dovessero insorgere problematiche di qualsiasi genere per la istituzionale tutela della proprietà immobiliare e dei piccoli proprietari”.