È l’Anammi, l’Associazione nazional-europea di amministratori d’immobili, la prima associazione del mondo condominiale a fregiarsi della nuova ISO 900:2015. Il nuovo sistema organizzativo, che si basa su una corretta individuazione e gestione dei rischi, vuole migliorare i servizi forniti agli amministratori di condominio iscritti, rendendo più efficace anche l’attività che l’associazione effettua nei confronti di tutti i suoi interlocutori esterni, come la pubblica amministrazione.
Ad oggi, il Sistema di Gestione per la Qualità ISO 9001 è il più famoso standard per il miglioramento della qualità e conta oltre un milione di organizzazioni certificate in centottanta Paesi. L’Anammi, che conta più di 13mila soci ed ha una presenza capillare sul territorio italiano, è stata la prima associazione a certificarsi in qualità, nel 1999. Una scelta che, a distanza di 18 anni, si rinnova.
“Con la nuova ISO 9001 – afferma il presidente Giuseppe Bica – diamo una risposta forte ai nostri soci, che ci chiedono di essere sempre al passo con i tempi. Il professionista del condominio, costretto a dividersi tra una giurisprudenza in continuo divenire e numerose incombenze professionali, oggi ha bisogno di essere sostenuto e l’associazione ha assunto nei suoi confronti il ruolo di partner privilegiato. Investire in qualità diventa quindi un percorso obbligato per lavorare al meglio”.
La certificazione, affidata a Bureau Veritas, azienda leader in questo ambito, si articola in una serie di procedure che sistematizzano e rendono trasparenti le più importanti attività svolte dall’Associazione. La nuova ISO 9001 si concentra soprattutto sulla prevenzione dei rischi di tutte le attività associative, che devono essere ridisegnate sulla base del nuovo sistema organizzativo.
Per quanto riguarda l’ANAMMI, il nuovo sistema di gestione riguarda i corsi di formazione e l’erogazione dei servizi associativi, in particolare l’aggiornamento annuale obbligatorio, le consulenze (legali, fiscali, tecniche e amministrative) e la rivista “CondominioOggi”. In questo modo, si affrontano numerose criticità, con un obiettivo ben preciso: individuare percorsi di costante miglioramento dei servizi.
Un lavoro complesso ma che ha consentito all’Associazione di valorizzare i servizi offerti ai soci, qualificandoli dal punto di vista professionale. “Una delle procedure più importanti, per noi, è quella relativa alla formazione iniziale e all’aggiornamento periodico – spiega il presidente Bica –. Attraverso l’impiego dei questionari, che testano la soddisfazione degli amministratori, riusciamo a comprendere meglio, le richieste formative del socio, indicandoci chiaramente cosa funziona e cosa può essere perfezionato. In questo modo, si anticipano molti dei problemi che potrebbero verificarsi nel lavoro quotidiano del nostro iscritto”.
L’ANAMMI, ben prima che lo imponesse la legislazione nazionale, ha avviato al proprio interno un continuo monitoraggio dell’operato dei soci, introducendo un costante aggiornamento professionale ed un codice etico, al quale tutti gli iscritti devono attenersi. “Tutte regole che si legano a doppio filo alla scelta della certificazione – osserva il numero uno dell’ANAMMI – e che si sono rivelate fondamentali anche rispetto alla riforma del condominio del 2012 e al decreto 140 del 2014”.