CONDÒMINI INCAPIENTI? L’ECOBONUS UTILIZZATO PER LE SPESE DI RISCALDAMENTO
[A cura di: Achille Colombo Clerici – pres. Assoedilizia]
Nel corso di un incontro svoltosi a Milano alla presenza del presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici, il viceministro dell’Economia Enrico Morando (nella foto), nell’ambito di un’ampia esposizione tesa ad illustrare l’azione del Governo nella presente congiuntura economica e le logiche sottese ai rapporti con l’Europa (che il Governo italiano si adopera per spostare dalla concezione del consolidamento dei conti come obiettivo a quella della crescita economica come obiettivo e del consolidamento come limite ), ha illustrato alcune misure volte allo sviluppo della nostra economia, attualmente allo studio da parte del’Esecutivo; misure valutate di grande interesse da Assoedilizia.
In particolare, il secondo progetto consiste in una nuova idea per favorire gli interventi edilizio-impiantistici volti all’efficientamento energetico di molti edifici condominiali. Soprattutto quando si tratti di immobili di scarsa qualità realizzati negli anni ’60 ed abitati da famiglie a basso reddito, è frequente il caso che, pur in presenza del bonus fiscale, non ci sia interesse da parte dei condòmini a compiere gli interventi, perché il reddito delle singole famiglie è incapiente in rapporto alla entità della prevista detrazione fiscale del 65 % della spesa, pur diluita in 10 anni.
L’idea, dunque, è quella di favorire la formazione di operatori che siano in grado, a seguito dell’intervento di efficientamento (attraverso un meccanismo finanziario analogo alla cartolarizzazione n.d.r.), di sostituirsi al singolo condomino nel pagamento della spesa per il riscaldamento, per un determinato arco temporale.
Insomma, la detraibilità avverrebbe non sul piano fiscale, bensì sul piano dei costi di funzionamento dell’impianto, dai quali il condomino, verrebbe sollevato. Lo Stato incassa l’Iva, incrementa il Pil, riqualifica il tessuto urbano delle città, riduce l’inquinamento atmosferico. Il condomino migliora la qualità dell’edificio, aumenta il valore della sua proprietà, risparmia nelle spese di riscaldamento e ammortizza il costo dell’intervento “detraendolo” attraverso il meccanismo della esenzione dalla relativa spesa per un certo numero di anni.