Concludiamo oggi la carrellata di commenti con cui diverse delle principali associazioni del mondo condominiale e della proprietà edilizia tracciano un bilancio del 2016 e valutano le prospettive per il 2017. L’ultimo appuntamento è dedicato ad Acap, che per voce del presidente nazionale Andrea Tolomelli, coglie l’occasione per fare ai lettori di Quotidiano del Condominio e di Italia Casa gli auguri di un sereno Natale e un felice 2017.
IL 2016
Quello che sta per chiudersi è stato un atto impegnativo, soprattutto vista la questione dell’adeguamento degli impianti centralizzati di riscaldamento alla normativa sulla contabilizzazione del calore che, come sappiamo, ha coinvolto praticamente tutti gli amministratori di condominio d’Italia. Impegnativo lo è stato anche per la nostra associazione, sempre in prima linea nel garantire agli associati un aggiornamento costante e puntuale, strumento necessario e imprescindibile per la categoria. Proprio in quest’ottica, abbiamo aumentato la frequenza dei corsi professionali e dei momenti di riflessione sulla tematica condominiale.
IL 2017
Spero che nel prossimo anno la categoria degli amministratori riceva quel riconoscimento che le spetta, non tanto da parte dello Stato, quanto della società civile e degli inquilini. Bisogna rendersi conto dell’importante ruolo professionale che gli amministratori svolgono. E ciò merita un’attestazione tangibile che, a nostro avviso, passa anche dal riconoscimento economico: il che, peraltro, vuol dire cifre comunque basse, che corrispondono a poco più che un rimborso spese. Ma è impensabile che il professionista debba, allo stesso tempo, risolvere le problematiche del condominio, essere costantemente aggiornato sulle normative e partecipare a corsi di formazione, per poi mettersi sul mercato a prezzi da svendita. Non è questa la forma di concorrenza che può fare crescere la professione e chi la svolge.
Dobbiamo fare in modo che la categoria abbia la sua dignità professionale: anche per l’amministratore, investire nella professione costa. E, d’altra parte, il professionista che sa fare il suo lavoro fa risparmiare molti soldi alle famiglia che amministra. Dunque, investire sui professionisti conviene. Lo dice uno che ha formato oltre 500 amministratori, anche tanti giovani che si sono poi agevolmente collocati sul mercato del lavoro.
Per gli amministratori e i proprietari di immobili, principali lettori di Italia Casa, auguro che il 2017 sia un anno nel quale l’immobile non costituisca più un debito. È bene che sia lo Stato sia i Comuni, capiscano che la casa è un patrimonio delle famiglie e non può diventare lo strumento per far quadrare il bilancio, tutte le volte che i conti non tornano. Gli immobili hanno già tutta una serie di spese di mantenimento da affrontare e non possono essere anche tartassati.