Si è insediato presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze il Tavolo tecnico voluto dal Ministro Padoan e presieduto dal suo portavoce, Roberto Basso (nella foto con Federica De Pasquale), che ha il compito di valutare e intraprendere azioni comuni per la casa, intesa come abitazione privata, ma anche come proprietà in condominio. Base di partenza della discussione, le misure messe in atto per sostenere il progetto “casa”, esaminate a inizio luglio durante il seminario “Fare Casa: sostegno al credito e agevolazioni fiscali per l’abitare delle famiglie italiane”, organizzato dal Ministero in collaborazione con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI). Siedono al tavolo, in rappresentanza delle associazioni degli amministratori condominiali e immobiliari, l’Anaci, l’Anaip e l’Unai.
A farsi portavoce delle istanze degli amministratori Anaip, la responsabile dei rapporti con le associazioni e le istituzioni, Federica De Pasquale: “Il Ministero ci ha coinvolto nel Tavolo tecnico con la prospettiva di farlo diventare un momento permanente di confronto con tutte le realtà che a vario titolo rappresentano il mondo della casa. Si tratta di capire come possiamo dare il nostro apporto anche dal punto di vista della comunicazione, valutando insieme quale sia la maniera più adeguata per diffondere le agevolazioni e le opportunità che già esistono. Da parte nostra vi è la massima disponibilità ad instaurare un rapporto collaborativo coinvolgendo il MEF già nei nostri convegni e nei nostri corsi di formazione e aggiornamento rivolti agli amministratori. Il nostro dialogo quotidiano con l’utenza condominiale ci permette, non meno, di essere un importante veicolo di scambio di informazioni, come abbiamo sottolineato al dottor Basso, dal punto di vista propositivo, fornendo nuovi spunti al Ministero rispetto alle agevolazioni fiscali per i proprietari”.
LA PROPOSTA
Sono tre le considerazioni che stanno alla base della proposta di Anaip, oltre a quelle per veicolare la comunicazione. La prima è che, quando si parla di ristrutturazioni e agevolazioni fiscali, bisogna tenere presente che in Italia circa l’80% dei cittadini vive in condominio e, dunque, le decisioni devono essere prese in assemblea e non dal singolo. Il secondo aspetto riguarda il profilo del “condomino tipo”: spesso single, pensionato o comunque monoreddito, in difficoltà con il pagamento delle rate condominiali. Se si andassero ad aggiungere altre spese per la ristrutturazione del condominio, il risultato sarebbe l’aumento della morosità e del numero, già elevato, di contenziosi giudiziari. La terza considerazione, infine, riguarda lo stato di salute del patrimonio immobiliare italiano, notoriamente vetusto, che necessita di un’importante opera di risanamento e messa a norma.
IL COMMENTO
“Alla luce di queste evidenze – ha spiegato De Pasquale – il Ministero dovrebbe pensare a nuove politiche per sostenere e agevolare le persone che vivono in condominio e, quindi, distinguere tra agevolazioni per le ristrutturazioni della propria abitazione e agevolazioni per le ristrutturazioni dell’intero condominio. In quest’ultimo caso, le semplici detrazioni spalmate sui più anni non bastano e non sbloccano la situazione. Sicuramente vanno mantenute, ma per le ristrutturazioni dell’intero condominio occorre nuovamente mettere mano a una maggiore riduzione dell’Iva, a partire dalla prossima legge di Stabilità. Come Anaip siamo disponibili a mettere in atto campagne di informazione, purché mirate e attente: non vogliamo passino messaggi fuorvianti, ad esempio quello del video diffuso per il decreto Sblocca Italia, che diceva la casa è tua e puoi farci quello che vuoi e che rischiano di generare la convinzione che all’interno del proprio appartamento si possono abbattere muri portanti e quant’altro. Non è così e situazioni limite come quella di piazzale Flaminio del gennaio scorso sono lì a testimoniarlo”.